giovedì 24 giugno 2010

Pomigliano dice «lavoro e dignità»





Il giorno dopo il clamoroso voto dei lavoratori, intervista a Maurizio Landini, segretario generale della Fiom: «Fiat deve riflettere sul risultato e riaprire il negoziato, sgombrando il tavolo dagli elementi che non c'entrano nulla con l'organizzazione della produzione» Venti giorni da segretario generale sono bastati per scoprirne la statura, preso com'è stato nel mezzo della battaglia più difficile per il mondo del lavoro da molti anni a questa parte. Maurizio Landini, il giorno dopo il voto di Pomigliano.

36% HANNO DETTO «NO» AL piano
62,2% sono stati invece i «sì». Al termine dello scrutinio dei 4.642 voti i «sì» hanno ottenuto 2.888, i «no» sono stati 1.673, 59 le schede nulle e 22 le bianche


L'accordo di Pomigliano rappresenta una delle peggiori schifezze mai firmate da un sinadacato: questa è la sola e immediata considerazione da fare rispetto a ciò che sta avvenendo nella vicenda FIAT.

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi ha affermato che: "L'accordo di Pomigliano è un accordo cha farà scuola". Da questa dichiarazione si comprende quale sia veramente la posta in gioco.

Orgogliosa di essere una Fiom, sempre di più, senza se e senza ma, senza ni o mi sol da si do!!!..

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