lunedì 24 dicembre 2018

TI MERITI QUALCOSA DI VERAMENTE SPECIALE

"Non guardare il cellulare, non controllare se è ancora sveglio, non ti fissare sulle cose che ha fatto qualche volta, non avere aspettative. Non immaginare che alcune persone possano cambiare, non immaginare che possano nascere attenzioni e sentimenti che non ci sono stati fino ad ora. Non essere malinconica anche stasera, molto probabilmente non ne vale la pena. Non rincorrere. Chi ti vuole, ti saprà trovare, non ti lascerà ore ad aspettare un segno di vita o una risposta, non creerà silenzi ma riempirà il vuoto che qualche volta pensi ti accompagni da sempre. A volte capita solo di volere bene alle persone sbagliate. Sbagliate per noi. Perché se non sei tu la priorità, se non sei tu il centro del cuore, vuol dire che qualcosa non va, uno sbaglio da qualche parte c'è. Lo sbaglio però non sei tu. Ti meriti qualcosa di più, ti meriti una carezza, delle parole che sappiano strapparti un sorriso. Ti meriti la buonanotte, un messaggio in cui qualcuno ti dice che non riesce a smettere di pensare a te. Ti meriti qualcosa di veramente speciale; non accontentarti, non sprecare lacrime, non sprecare sogni. Lascia andare."

venerdì 23 novembre 2018

PREDA

Preda
non parlare con estranei
non usare gonnellini
non essere provocante
non chiamare l’attenzione
dimmi dove sei
con chi sei
a che ora torni
attenta
non essere giovane
non essere bella
non essere donna
non cercare lavoro
non uscire
non fidarti.
Nulla.
C’è un lupo libero
e tu, la preda.


(Ceci Berro)

martedì 13 novembre 2018

IL VENTO DISPERDE LE MIE EMOZIONI


DEDICATO


DEDICATO ALLE AMICHE

Sei bella.
E non per quel filo di trucco.
Sei bella per quanta vita ti è passata addosso,
per i sogni che hai dentro
e che non conosco.

Bella per tutte le volte che toccava a te,
ma avanti il prossimo.
Per le parole spese invano
e per quelle cercate lontano.

Per ogni lacrima scesa
e per quelle nascoste di notte
al chiaro di luna complice.
Per il sorriso che provi,
le attenzioni che non trovi,
per le emozioni che senti
e la speranza che inventi.

Sei bella semplicemente,
come un fiore raccolto in fretta,
come un dono inaspettato,
come uno sguardo rubato
o un abbraccio sentito.

Sei bella
e non importa che il mondo sappia,
sei bella davvero,
ma solo per chi ti sa guardare.


#Noallaviolenzasulledonne

TI SENTO...


sabato 8 settembre 2018

PARLAMI

Parlami! Ti ho invocato nelle notti
serene, ho spaventato gli uccelli
addormentati tra i silenziosi rami per
chiamare te… Ho risvegliato i lupi
montani, ho appreso alle caverne a
riecheggiare invano il nome tuo
adorato; tutto rispose tranne la tua
voce.

Parlami!Ho errato sulla terra e non ho mai trovato a te l’uguale.
Parlami!T’ho cercata tra le stelle a venire, ho contemplato il cielo inutilmente senza trovarti mai.Parlami!
Guarda!

I demoni a me attorno hanno pietà di me che non li temo. E ho pietà per te soltanto.
Parlami! Sdegnata se vuoi, ma parlami, dimmi non so che cosa ma che io ti senta una volta ancora …

lunedì 3 settembre 2018

LA PRIMA VOLTA CHE SONO NATA


La prima volta che sono nata mi è stata regalata una scatola piena di dubbi.

Mi ci è voluto un po’ per capire che anche quello era un dono.

Sono andata avanti tra sottrazioni ed esclusioni e per apprezzare il buono, di tanto in tanto, ho dovuto inciampare nel cattivo.


Ho eliminato i saccenti, gli ipocriti e i falsi parlatori.

Ho buttato via le strette di mano mollicce, i film demenziali, i colori sgargianti, le scarpe lucide, i calcoli, le pretese e le perdite di fiato.

E ho smesso di contare il tempo in primavere perché, in fondo, ciò che conta non sono gli anni, ma come si passa il tempo fra un anno e l’altro.

Quando ho capito di non essere nata per stare sotto i riflettori, sono nata un’altra volta.

Perché il centro dell’attenzione mi imbarazza, perché non so fare tante cose, ma soprattutto non so fare finta.

Se arriva il mio momento, al massimo, sciolgo i capelli, li lascio cadere sulle spalle e sto.

Sorridendo di certi spettacoli di cui mai farò parte.

L’ultima volta che sono nata ho sbagliato epoca. O forse pianeta.

Questo tempo fatto di troppe grida e questo mondo incupito da troppe banalità, non mi somigliano.

Fosse stato per me, avrei fatto un viaggio con Cristoforo Colombo o partecipato ad un certame poetico con Lorenzo de’ Medici.

Oppure avrei giocato con la luce e le ombre insieme a Van Gogh.

La prossima volta che nasco, invece, voglio avere i capelli ricci e gli occhi verdi, crescere in una terra lontana dove capire meglio e di più e fare la restauratrice di affreschi.

Web

domenica 2 settembre 2018

LA FELICITA' HA POCO MEMORIA

“Non ricordo se dovevo aspettare qualcuno o se qualcuno avrebbe dovuto aspettarmi.
Non ricordo cosa ho mangiato ieri, se mi piaceva più il dolce o preferivo il salato.
Non ricordo dove ho nascosto il tesoro e a chi ho dato l'altra metà della mappa.
Non ricordo cosa avrei dovuto fare e cosa invece non andava fatto.
Non ricordo se ero in quel luogo, quel giorno, a quell'ora e chi c'era o non c'era.
Non ricordo se ho spento la luce, chiuso la porta, annaffiato le viole.
Non ricordo chi è il debitore, quale era l'importo e il fluttuante interesse.
Non ricordo se ieri pioveva, l'umore del cielo, il fuoco d'agosto.
Non ricordo se ho l'età giusta, se il risultato è corretto, se ho saltato un passaggio.
Non ricordo se ho qualche bacio in sospeso, se sono in difetto o eccedo in qualcosa.
Non ricordo le lettere perse, rispedite al mittente e imbucate di notte.
Non ricordo il viso della paura, l'indirizzo del dubbio e il domicilio del forse.
Non ricordo se ho avuto torto e a tutti gli altri è toccata la ragione.
Non ricordo se il gioco vale la candela, se è importante solo il viaggio o anche la meta.
Non ricordo le frasi dei libri che leggo di notte e che sogno di giorno.
Non ricordo se la memoria era un'amica, una compagna di giochi o una perfida strega"

Monologo di un palloncino - R. Sorrentino

MI DICI DI TACERE

Mi dici di tacere
perché le mie opinioni mi fanno meno bella.
Ma io non sono nata con un fuoco in pancia
così da potermi spegnere.
Non sono nata con una leggerezza sulla lingua,
così da essere facile da inghiottire.
Sono nata pesante.
Mezza lama e mezza seta.
Difficile da scordare
e non facile per la mente da seguire.

giovedì 30 agosto 2018

U2 - Every Breaking Wave (Traduzione In Italiano)

IL LUPO E IL BAMBINO

Non voglio aspettare più, sono stanca di cercare risposte
Portami in un posto dove ci siano musica e risate
Non so se ho paura di morire ma ho paura di vivere troppo velocemente, troppo lentamente
Rimpianto, rimorso, aspetta, oh no devo andare
Non si riparte da zero, niente nuovi inizi, il tempo corre
E tu devi semplicemente continuare ad andare avanti
Devo continuare ad andare, guardando la strada
Non posso preoccuparmi di cosa c'è dietro o di cosa c'è più avanti
Cerco di non aggrapparmi a cosa è svanito, cerco di correggere ciò che è sbagliato
Cerco di continuare ad andare avanti
Esatto, continuo ad andare avanti


Sento una voce che chiama
Che chiama me
Queste catene che ho fatto nel tentativo di essere libera
O per ragione, o per amore
Non prenderò la strada facile


Mi sono svegliata in una stanza di hotel, con le mie preoccupazioni grandi come la luna
Non avendo idea di chi o dove fossi
Qualcosa di buono viene con il brutto
Una canzone non è mai solo triste
C'è speranza, c'è un lato positivo
Mostrami il mio lato positivo
Mostrami il mio lato positivo


Sento una voce che chiama
Che chiama me
Queste catene che ho fatto nel tentativo di essere libera
O per ragione, o per amore
Non prenderò la strada facile

Non prenderò la strada facile
La strada facile, la strada facile


Mostrami il mio lato positivo
Cerco di continuare ad andare avanti
Mostrami il mio lato positivo
Cerco di continuare ad andare avanti
Mostrami il mio lato positivo
Cerco di continuare ad andare avanti
Mostrami il mio lato positivo
Cerco di continuare ad andare avanti

SENTIERO SACRO

Mitakuye Oyasin !
La Via che cammino mi ha insegnato che devo camminare.
Durante il percorso ho incontrato aspetti duri e scomodi ho intravisto nuovi sentieri.
Ero presente alle mia morte, ho assistito alla mia nascita.
Mi sono accorto di quanta bellezza ci sia intorno e che per molto tempo non l'ho vista.
Ho imparato che ogni cosa, su questa Terra, vive e che tutto è collegato.
Ho sentito le mie ali e ho volato come l'Aquila.
Ho imparato a pregare.
Ho sentito la voce degli Avi che mi chiamavano e ho pianto.
Ho provato dolore e pena. Mi sono sentito piccolo e immeritevole.
Prego, sudo e danzo.
Ho sentito l'appartenenza al mio popolo e la compassione per la vita.
Ho imparato che il giudizio, il pettegolezzo, la volgarità e l'odio fanno male allo spirito e portano separazione tra le persone!
Ho capito che nulla è stato inutile finora nella mia vita,
neanche i momenti più bui e di solitudine.
Oggi so che posso ringraziare per questo.
Grazie a te Madre Terra e a te Aquila.
Mi sono sentito accanto ad ogni forma di vita e ogni suo respiro accanto a me.
Ho provato stupore quando ho seguito la voce degli spiriti e ho scoperto una nuova faccia di me stesso.
Grazie ai miei Insegnanti.
Mi hanno insegnato ad essere gentile e a non far sentire nessuno sbagliato.
Durante il percorso ho incontrato sfumature dello spirito, molte ancore sono celate ai miei occhi e mi affido a te, Tunkashila,
per avere occhi, orecchie, cuore e ali per riconoscere come Tu vuoi che le riconosca.
Grazie a questa Via così insondabile, così lunga da non vedere mai la fine e
che così generosamente mi accoglie, mi guida e mi permette ancora di camminare.

domenica 12 agosto 2018

IO SONO...

Io sono fra quelle poche persone che non si sono lasciate né allettare , né corrompere dal potere.
Ho rinunciato a ciò che mi piaceva più fare pur di fare vale
re la mia dignità e non me ne sono mai pentita.
Questo qualche mio vecchio amico lo sa bene!
Ho sempre lottato contro le ingiustizie di ogni genere, offrendo una mano disinteressatamente per diverse cause... oggi, come ieri, non ne sono pentita. Forse ho perso quello che molti chiamano posto di prestigio, ma non ho perso la mia coerenza e la mia dignità.
Sono una guerriera che non conosce padroni e continuerò a lottare per le cose in cui credo fino alla fine. Questa è Rivoluzione !

Vento ribelle

ERA ANIMALESCA , LEI OLTRE CHE UMANA

Aveva gli occhi un poco dilatati, ma non certo per paura. Quegli occhi: assorbivano e esprimevano ogni cosa. Era animalesca, lei, oltre che umana.
C. Bukowski.

CI RITROVEREMO

Ci rivedremo ...
ci ritroveremo ...
e ci riconosceremo fra tutti.

J. W. Goethe

do you believe in loneliness? `♥´ Marc Anthony

mercoledì 20 giugno 2018

MI CHIAMO

Mi chiamo Sbarella
Sono Rom
Sono Migrante
Sono clandendestino
Sono palestinese

Sono clochard
Sono lesbica
Sono trans
Sono femminista
Sono antifascista
Sono pacifista
Sono " buonista "
Sono a fianco degli " Ultimi "
Sono una donna libera
Sono Anarchico

Sono qualsiasi cosa vorrai schedare, sciacallo leghista pentastellato

E adesso? Adesso #censuriamocitutti

giovedì 26 aprile 2018

LUI LA RACCHIUSE IN UNA SOLA PAROLA ABBRACCIAMI

Lei era un sorriso lui una smorfia di fumo, che facevano questi due insieme , perché si parlavano come da sempre e perché si tenevano per mano? La domanda era così grande che decisero che l'unica risposta erano loro e in quel momento senza darsi conto si baciarono.
Lei sapeva come disegnare i giorni e lui li riempiva di parole che rincorrevano ai disegni indefiniti che raccontavano all’uno e all’altro come non si può mescolare parola e disegno, ma non importava, tutto aveva il proprio colore e tutto aveva la giusta confusione e lei sorrideva e lui fumava e di tanto in tanto, per non perdere l’abitudine, si baciavano o si davano una carezza, che erano molto di più che disegni e parole.
C’erano dei momenti in cui entrambi si alzavano lasciando la matita e la penna e incominciavano a disegnare sui corpi e riempirli con parole che solo loro potevano vedere e sentire ... erano momenti fantastici, i loro corpi si disegnavano e nell’aria le loro parole erano cuscini di nuvole. Lei sempre aveva il sorriso finale.
Lei non conosceva che aspetto avesse e lui ignorava quello di lei. Erano come due fotografie una di fronte all'altra e solo guardandole con molta attenzione si potevano scoprire i dettagli che le formavano . Ma per loro due non sembrava essere importante, era sufficiente che l' una disegnasse e l’altro scrivesse . Solo gli occhi erano quelli del suo disegno senza tratti, quelli di lui che erano parole senza fogli. Il mistero era che lui vedeva i disegni e lei leggeva le parole.
Loro inconsapevolmente avevano scoperto questa rara bellezza di incontrarsi. Questa bellezza che non ha linee né lettere, non è dipinta né scritta, è come il passare delle nuvole nel cielo dell’altipiano. Sono nuvole, volti, baci, desideri e carezze , ma non erano questo, erano nuvole. Come dire una bellezza che ha la forma di una fantasia, che possono condividere solo quelli che sentono senza vedere, vedendosi come si vedono le nuvole che forse non sono nuvole ... Si baciarono un’altra volta.
E la paura? Che paura potevano avere questi disegnatori parlanti con uno sconosciuto. Senza dubbio solo quella di conoscersi. Gli occhi d’entrambi ridevano, lei disegnava e lui scriveva, lei beveva il caffè e lui si accendeva una sigaretta e solo si guardavano e sorridevano, anche se non si erano mai guardati. Sapevano che all’incontrarsi i loro occhi avrebbero avuto la stessa complicità, i gesti dell’abbandonarsi, la stessa armonia. Si erano toccati molto prima, quando si disegnò la prima parola : Ciao.
Lui pensava seriamente che la desiderava tanto, che avrebbe voluto toglierle il pennello di mano e baciarla e solo lasciarle vedere niente di più che il suo cuore anelante . Ma senza un gesto di lei mai avrebbe potuto farlo, necessitava di quello sguardo che volge le nuvole in pioggia o sole. Non si può toccare una fantasia se lei non ti da il permesso . Lei disegnò un sorriso lento e distante. Lui capì solo che doveva raggiungerla per toccarla, lei tracciò due braccia aperte lui le racchiuse in una sola parola: abbracciami.

 
Antonio Nazzaro

venerdì 6 aprile 2018

QUELLI COME ME SONO AMANTI.

Quelli come me vanno bene per il letto
Quelli come me, lo fanno bene il sesso, come più ti piace
perchè quelli come me sono nati per dare piacere.

Quelli come me ti danno dolore,che diventa piacere
quelli come me sanno di miele di cuoio e sigarette.

Quelli come me sono a loro agio nelle camere d'albergo, sulle scrivanie, sui divani, anche a
casa ma per un fine settimana.

Quelli come me si amano per l'eternità, purché l'eternita
non sia,per sempre.

Quelli come me non si condannano e nemmeno si perdonano,
si cancellano.

Quelli come me, dormono soli, mangiano soli, sognano soli
quelli come me sono, da bere, da farsi fare l'amore
quelli come me non sono mariti, né compagni.
Quelli come me vanno bene per ogni occasione
sono colti, eleganti, di piacevole aspetto, ironici
e ti fanno sorridere di gusto con gusto.

QUELLI COME ME SONO
AMANTI.

Lorenzo Vitaliani

mercoledì 21 febbraio 2018

MI MANCHI

Senti, ho provato a scrivere tutto quello che c’è tra me e te, tutto quello che penso, che provo, che sento, che spero, che giuro, che voglio, che imbroglio, che credo di aver capito, che sò di non aver capito e che comunque che.
Poi ho tolto tutto quello che non è essenziale, tutto quello che fa paura, tutto quello che non è sincero, tutto quello che non è vero, tutto quello che non importa, tutto quello che non conta, tutto quello che può essere frainteso, conteso, mistificato, dimenticato, perso: insomma tutto quello che.
Alla fine è rimasto questo:
sono felice quando sei felice,
sono triste quando sei triste.
E quando non ci sei,
mi manchi.

Carlo Lucarelli

VOGLIO...

Voglio che tu esca a bere una birra con gli amici. Voglio che, nel pieno dei postumi di una sbornia, mi chieda di raggiungerti perché desideri stringermi tra le braccia, e voglio accoccolarmi accanto a te. Voglio che, appena sveglio, parli con me di tutto quello che ti passa per la testa, ma che ti senta libero di fare dei piani diversi per il resto della giornata. Io farò altrettanto.
Voglio che mi racconti delle tue serate con gli amici. Che tu mi dica di quella ragazza al bar che non smetteva di guardarti. Voglio che mi scrivi quando sei ubriaco per dirmi cose senza senso, solo per assicurarti che anche io ti sto pensando.
Voglio ridere mentre facciamo l'amore, magari perché ci sentiamo goffi, mentre sperimentiamo tra le lenzuola. Voglio che, mentre siamo con i nostri amici, tu mi prenda per mano e mi porti in un'altra stanza perché non resisti più e vuoi fare l'amore con me, proprio lì, in quel momento. Già ci vedo mentre cerchiamo di essere più silenziosi possibile, per non farci sentire.
Voglio mangiare con te, voglio sentirmi libera di parlarti di me, e che tu faccia lo stesso. Voglio immaginare l'appartamento dei nostri sogni, pur sapendo che forse non andremo mai a vivere insieme. Voglio che tu mi racconti dei tuoi piani senza capo né coda. Voglio che tu mi sorprenda, che tu mi dica “Prendi il passaporto, partiamo!”.
Voglio aver paura insieme a te. Voglio fare cose che non farei con nessun altro, solo perché con te mi sento sicura. Voglio rientrare a casa ubriaca dopo una serata con gli amici e voglio che tu mi prenda il viso tra le mani, mi baci e mi stringa forte.
Voglio che tu abbia la tua vita, che decida su due piedi di partire per un viaggio. Che mi lasci qui, sola e annoiata, ad aspettare che appaia un tuo “ciao” su Facebook. Non voglio sempre partecipare alle tue serate fuori, e non voglio sempre doverti invitare alle mie. Così potremo raccontarcele a vicenda il giorno dopo.
Voglio qualcosa che sia, allo stesso tempo, semplice, ma non troppo. Qualcosa che mi metta in testa mille domande ma che mi consenta di conoscere la risposta, appena sono vicina a te. Voglio che pensi che io sia bellissima, che tu sia orgoglioso di dirlo quando siamo insieme. Voglio sentirti dire che mi ami, proprio come farò io con te. Voglio che mi lasci camminare davanti a te, così puoi goderti la vista del mio sedere.
Voglio fare dei piani, anche se non sappiamo se li realizzeremo, oppure no. Voglio essere tua amica, la persona con la quale ami uscire e divertirti. Voglio che non perda il desiderio di flirtare con altre donne, ma che torni da me sempre, quando la serata volge al termine. Perché forse io sarò andata a casa prima, senza di te. Voglio essere la persona con cui adori fare l'amore, ed addormentarti subito dopo. La persona che si leva di torno, mentre lavori, e che adora osservarti quando ti perdi nella musica che ami. Voglio avere una vita da single, ma con te. Così la nostra vita di coppia potrà essere uguale a quella che abbiamo oggi, come single, ma vissuta insieme.
Un giorno ti troverò.

Web

domenica 28 gennaio 2018

MIA DOLCE RIVOLUZIONARIA

QUANTO TEMPO INUTILE SI PERDE FINGENDO CHE SI POSSA DIMENTICARE....

Forse mi sarò di te in qualsiasi epoca, dimensione, pianeta, oggi, ieri, domani, al di là, dimenticando chi ero, dimenticando chi sono e non sapendo più chi fossi o chi E 'cosi'.
E se proprio prima della fine del mondo, mi chiedevano cosa volessi recuperare da ieri, forse la nostra storia sarebbe rimasta senza futuro. Ma siccome è vero che la terra gira intorno al sole, tu sei il sole che gira intorno al mio cuore, il mio movimento, la mia rivoluzione.
E nel mezzo di tutte le innumerevoli trasformazioni del mondo, ti salvero'.
Sei il peccato che rifarei senza rimorso. Sei tutta l'aria del mare la mattina. E FINCHE 'non sarai vecchio, sprechi il tuo sonno per allungare la notte piu' a lungo possibile. Le cose che scopriamo dopo, sarebbe meglio non mai mai? Ma e ' quello che volevo. Contro tutto e tutti, ma io con te, tu con me, fino alla fine. Mi chiedo se lo sai.
Ti interessa saperlo, vero? Puoi mantenere la speranza silenziosa di crederci ancora, come una spia che sa rivelare un guasto, un'anomalia in un sistema di abbandono eterno, in grado di dare alla tua vita l'ebbrezza di perdere ancora il controllo.
Io l'ho fatto. Non ho mai smesso di ascoltare il tempo forte e il debole battito del mio cuore, l'ottimismo e il pessimismo del suo ritmo, il momento per riconoscere quando è davvero il momento, perché non puoi ingannare la verità perché si Non ottiene pace durante la guerra. Mi chiedo se sai quanto tempo abbiamo perso.
Quanto tempo inutile si perde fingendo che si possa dimenticare.....