giovedì 30 dicembre 2010

Sono..



Io non posso darti di più

Non sono più di quello che sono.


Ah come vorrei essere

sabbia, sole in estate!

Che ti sdraiassi

rilassata a rilassarti.

Che mi lasciassi

il tuo corpo quando te ne vai, orma,

tenera, tiepida, indimenticabile.

E che con te se ne andasse

su di te, il mio bacio lento:

colore,

dalla testa ai piedi

bruno.


Ah come vorrei essere

vetro, o stoffa o legno

che conserva il suo colore

qui, il suo profumo qui,

e nacque a tremila chilometri!

Essere

la materia che ti piace,

che tocchi tutti i giorni

e che vedi già senza guardare

vicino a te, le cose

-collana, boccetta, seta antica -

di cui, quando senti la mancanza

chiedi: "Ah! dov'è?"


A come vorrei essere

un'allegria fra tutte,

una sola, l'allegria

di cui ti rallegri tu!

Un amore, un amore solo:

l'amore di cui tu ti innamoreresti.


Però

non sono più di quello che sono.


(Pedro Salinas)

sabato 11 dicembre 2010

episodio dell'anima..


Nella nostra vita a volte le tragedie si susseguono una dopo l'altra, senza darci tregua, sofferenza su sofferenza. La nostra mente può sembrare forte, ma di fronte a certi dolori si rivela tanto fragile. Vivere, continuare a vivere, sopravvivere. Chi lo avrebbe mai detto che potesse diventare così difficile, così soffocante. In quel momento io dovevo decidere, fare una scelta. Nell'istante dell'incontro tra la vita e la morte, sarei riuscita a vivere come una donna?

- tratto dall'anteprima di un episodio dell'anime

giovedì 9 dicembre 2010

Amami




Mi trasporto in punta di piedi

mi trasporto nel galoppo della mia vista.

Mi avvolgo nelle fasce della mia pelle.

Mi abbraccio desiderandomi.

Benedico il mio flusso, lo zampillare che da me proviene.

Mi cullo sul mio seno.

Alle mani germoglianti infilo i guanti della poesia.

Reclamo la rivelazione,

le mie incisioni sono su pietra.

La mia immagine reca acqua alla sete

ed esche alla rete dei pescatori.

Trascorro i rintocchi delle campane della sera

scolpendo.

Dormo nella mia stessa ombra.

Indosso la mia natura beduina

quando sono stanca.

Entro in un giardino

che non mi istiga contro me stessa.

Amo la mia anima impossibile,

quella i cui piedi

sono ignoti alla terra.
 
 "Amal Musa" 

venerdì 3 dicembre 2010

Di questi tempi non sò il dolore



non so il sapore
non conosco l’acqua di rosa nè il dolce stil novo
è dolore ciò che sento in molte tristezze, esso si dirama
il tempo va via e portandosi dietro le paure crede
io no
avanti armate, giocate agli assassini
avanti armate, io vi conosco
avanti assassini del dolce parlare
venite a me, uomini del segreto
vendute puttane dell’assoluto
in voi non credo più
ora dei tempi giocatene il ruolo, io conosco il bugiardo “voi”
del “voi” giusto
del “lei” strozzato
del vecchio gioco dell’illusione
delle trappole del credo
del non so dove andare
della tristezza del mio cuore
e ancora le parole
dietro al grande fiume, dietro alla siepe della tristezza
piangete, piangete ancora
e poi il silenzio
e poi..

mercoledì 1 dicembre 2010

Mi sono persa.. sola..

                                 


Mi sono persa.. sola..

in realtà  voglio ritrovarmi..

il vento mi sussurra le risposte che non voglio sentire..

La luna illumina tutto ciò che mi circonda..

e tutto.. ha un suo perchè..

ma io e te no..

noi non abbiamo un perchè..

sin dall'inizio non l'abbiamo avuto..

ma non era importante..

ora lo è?..

No non lo è nemmeno ora.. non per te..

non ha senso parlare se non esiste un perchè..

ma lo facciamo.. si parla.. si urla.. non ci si capisce..

come prima.. e ancora non abbiamo trovato un nostro perchè..

E' un peso.. mi sento quasi oppressa..

è una morsa che si chiude lentamente.. e non ti lascia respirare..

Ma non sai quando si chiude.. è subdola.. ti prende all'improvviso..

Mi opprime.. questo amore utopistico..

vero nella mia testa.. no.. non me l'ero immaginato..

lo sentivo.. percepivo il tuo amore..

percepivo il tuo volermi accanto..

più del mio.. chissa perchè poi..

una domanda che mi perseguita..

e ora.. è tutto scomparso..

Momenti felici, indimenticabili.. onde..

momenti tristi.. di rabbia.. momenti confusi..

si confonde l'amore a volte.. anche se è cosi chiaro..

forse siamo noi che mentiamo a noi stessi.. quando c'è..

onde.. le maree.. sono subdole..

ti allontanano.. aiutate dalle correnti..

riescono a portarti cosi distante che ti chiedi..

come facevi a essere cosi vicino...

e non ti dai una risposta.. ti dici.. che è l'amore..

ci siamo allontanati..

perchè?.. non ci è dato sapere..

noi non abbiamo un perchè.. lo sappiamo..

tutto il nostro percorso.. non ha un perchè..

ma l'abbiamo voluto fare lo stesso..

innamorati.. tu lo eri.. si?..

Io non lo so se lo eri.. è una domanda che mi sono posta..

seduta qui al chiaro di luna...

non vorrei mentire.. non vorrei ferirti..

mi sto cercando.. forse quando mi troverò saprò la risposta..

ti ho dato tutto quello che potevo..

no.. non è vero..

tu mi hai dato tanto.. lo sai..

io.. io ho avuto paura.. o forse mi sono cullata

in quel che mi davi tu..

non voglio ferirti.. mi ucciderebbe..

ti ho dato meno di quel che avevo da darti..

non l'ho fatto apposta.. ma tu questo lo sai..

sai molto più di quello che lasci trasparire..

ma non ti ho dato tutto quello che avresti meritato..

forse lo hai capito.. per questo te ne sei andato..

Non ti ho fermato.. perchè non ti ho fermato?...

avevo paura... no.. non volevo fermarti..

perchè.. non c'è un perchè..

é bello vederti correre.. lasciarti andare lontano..

fa male.. pensavo non facesse male.. ma lo fa..

ma questo è amore. si.. credo.. di si..

lo è stato.. lo è stato mentre ridevamo.. mentre il mare ci cullava nei sogni..

senza un perchè.. proprio come è iniziato..

noi non abbiamo un perchè..

la luna me l'ha sussurrato.. è stato un suo regalo..
 
Luna