lunedì 29 novembre 2010

Sapere ascoltare

Un affetto sincero si sente anche da lontano ,
la gioia della condivisione, 
un sorriso sincero,
la comprensione,
sono emozioni che si sentono con il cuore basta saperle ascoltare.

Per te


Per me è davvero molto semplice: la vita deve essere vissuta all’estremo, sempre sul filo. Bisogna esercitarsi alla ribellione. Rifiutare di adeguarsi alle regole, rifiutare il proprio successo, rifiutare di ripetersi, e vedere ogni giorno, ogni anno, ogni idea come una nuova sfida. Solo così si vivrà sempre su una corda tesa, vivere da selvaggio col cuore alla comunicazione di massa..

domenica 28 novembre 2010

Lascia che te lo dica


Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene
quanto tu sei stato sempre per me,
come hai arricchito la mia vita.
Per te non avrà molta importanza.
Tu sei abituato all’amore,
esso non è nulla di strano per te
sei stato amato e viziato da tante donne.
Per me è un’altra cosa. La mia vita è
stata povera d’amore, mi è mancato il meglio.
Se tuttavia so che cos’è l’amore,
è per merito tuo.
Te ho potuto amare,
te solo fra gli uomini.
Tu non puoi misurare ciò che significhi.
Significa la sorgente in un deserto
l’albero fiorito in un terreno selvaggio.
A te solo debbo che il mio cuore non sia
inaridito,che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.

Hermann Hesse

sabato 27 novembre 2010

So che sei spaventato..



So che sei spaventato..

ma ne vale la pena, credimi, resisterai anche a questo, come hai sempre fatto..

Quello che amo


Quello che amo
Mi ha detto
Che ha bisogno di me
Per questo ho cura di me stessa
guardo dove cammino e
temo che ogni goccia di pioggia
mi possa uccidere

B. Brecht

venerdì 26 novembre 2010

Perche' ti amo


Perche' ti amo, di notte son venuto da te
cosi' impetuoso e titubante
e tu non me potrai piu' dimenticare
l' anima tua son venuto a rubare.

Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potra' salvare.
Herman Hesse

mercoledì 24 novembre 2010

Vertigine..


Era la vertigine.L'ottenebrante,irresistibile desiderio di cadere.La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancor più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso, ancora più in basso.
 [L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera]

lunedì 22 novembre 2010

Nessuno balla



Nessuna balla

una musica un poco stonata

dimentica del tempo

e di essersi svegliata.


Nessuno balla..

ballo da sola volteggio

per non cadere..

ma non prendo il volo..



Musica nelle mie parole

senza pretesa

canzone nel vento

nella notte appesa

di essere ascoltate

in attesa

prima di sciogliersi al sole.



Musica nelle mie parole..

canticchio stonata

senza pretesa semplicemente

un leggero suono al vento

prima di sciogliermi del nuovo dì..

di exnoglobal & Cla. F.

domenica 21 novembre 2010

Sono cieca di silenzio..


Se chiudo gli occhi risento benissimo la tua voce, perfetta, con una leggera inflessione dialettale.

Le aveva telefonato..
-Tu ci credi al destino?
-Sono convinto che nulla accade per caso,
tu ed io dovevamo conoscerci.

Il destino lavora, giorno e notte tesse la sua tela,
e come aveva immaginato, sentiva la sua presenza...
stava rompendo l'equilibrio che così faticosamente cercava di costruirsi.
Si abbandonò sul letto, chiusi gli occhi e
cominciò a sentire solo il silenzio...
Non sarebbe stato impossibile ignorare quella sensazione..
un'energia carica che la muoveva come una cieca in cerca di una verità..
cominciò a canticchiare per rompere quell'infinito silenzio!
C.F.

sabato 20 novembre 2010

Se mi vieni a trovare



Se mi vieni a trovare vieni lentamente e con gentilezza

 per non spezzare la fragile porcellana

 della mia solitudine.



Sohrab Sepehri 

mercoledì 17 novembre 2010

La favola del riccio


Durante l'era glaciale molti animali morirono per il freddo.I ricci se ne accorsero e decisero di unirsi in gruppo e aiutarsi. In questo modo si proteggevano, ma le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini che davano calore. Perciò decisero di allontanarsi e iniziarono a congelare e a morire.
Così capirono che o accettavano le spine del compagno vicino oppure sparivano dalla terra e morivano in massa. Con saggezza decisero di tornare tutti insieme. In questo modo impararono a convivere con le piccole ferite che un compagno vicino può causare, dato che la cosa più importante era il calore dell'altro.
In questo modo sopravvissero...
Le relazioni migliori non sono quelle con delle persone perfette, ma quelle nelle quali ogni individuo impara a vivere con i difetti degli altri e ad ammirarne le qualità.

Baciami dietro la schiema

Baciami dietro la schiena,
 provaci, 
solo allora capirai chi sono,
 potrai accettarmi,
 con le mie ansie, 
paure e brutture.

 Baciami dietro la schiena,
 chissà se potrai amarmi 
e vedere il mio viso?
 Forse ti piacerà d'avvero, 
credimi.

 Baciami dietro la schiena, 
scenderà una lacrima 
e capirai che sono una donna 
che piange e sorride, 
non sapendo neppure il perché. 

lunedì 15 novembre 2010

Donna


Sarà che i miei sogni spaventano il tiranno
come un lontano canto,
come sepolte campane,
come tutte le voci che non capisce.
Sarà che i miei sogni,
di donna e di poeta,
sono coperti dal ferro
che mi rinchiude la vita
e ora sogno spade allegre.
Sarà, mi domando,
che ancora non capiscono
che incarcerarono la donna
perché non furono capaci,
dell'assalto vincente
al forte dei suoi sogni
che con più forza lo fa sognare.

Incatenata



Non portarmi a volare 
se scopri di non saper volteggiare
Non portarmi a volare
se i miei tremori ti portano affanni.
Non portarmi nel volo dei desideri
ho già pagato fino a martoriare la mia anima.

Insonne mi aggrappo a te
mentre tu teneramente
custodisci i miei segreti
Dilaniata da ciò che sono e ciò che vorrei essere..
N

venerdì 12 novembre 2010

Un'idea che non sia pericolosa, è indegna di chiamarsi idea.


C'è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo,
 e questa è un'idea il cui momento è ormai giunto..
Senti il richiamo lo annusi nell'aria della notte,
non è la solitudine che distoglie il pensiero,
né la promessa fatta, sei un'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti..
Un'idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione..
Tu stai correndo incontro a quest'idea.
Sei disposto a tutto per degli ideali,
 perché vivi per essi!!!


"O siamo capaci di sconfiggere le opinioni contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le opinioni con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza. 
Ernesto Che Guevara " 

mercoledì 10 novembre 2010

Ti ascolto




Quando dicono che il piacere è un bene completo,

devo dire che è un bene assoluto.

Il solo sentirti mi causa un'ondata di euforia,

si la tua voce mi toglie il respiro.

Puoi parlare con un filo di voce, non osando confessare,..

o leggera per portare le notizie del tuo giorno.

Strillando, percepisco un campanello di coraggio, automaticamente,

come spinta da un istinto cieco, ascolto il tuo aggredire il mondo,

e delicatamente non ti chiedo spiegazioni, fotografi bene la realtà,

i tuoi non sono mai blablablà!!!

La tua voce così sensuale, calda che coccola tutto il mio essere,

provo una tale ebbrezza che vorrei sprofondare, davvero,

però siccome è solo un modo di dire perché la terra non si apre mai,

non mi resta che un turbamento nell'anima.

Il tuo ridere quasi ironico, nella tua certezza, sicuro,

 legge sempre il mio turbamento.

La tue battute di spirito non sono mai fuori posto.

C.F.

sabato 6 novembre 2010

NOTA DI UN COMPAGNO!!!!!



Cari compagni / e e non solo
seguendo un istinto improvviso vi scrivo queste parole che spero giungano alle vostre menti e ai vostri cuori. Vi scrivo perché cammino accanto a voi su questa strada , perché condivido il vostro oggi e il vostro domani. Vi scrivo perché confido in voi tutti .

Mi rivolgo in particolare ai più giovani a coloro che sono figli di questo tempo dove io e la mia generazione si è ritrovata...voi potete capirla meglio di me, voi potete vedere cose che io non posso vedere, avete in mano il potere che io non ho.

Non sono vecchio, ho solo mezzo secolo, eppure sento che una distanza millenaria mi divide da voi più giovani...perché io sono figlio di un tempo che non esiste più...mentre voi lo siete dell'oggi e lo sarete del domani. Vi scrivo perché io ho vissuto ciò che era, ho sognato e lottato per ciò che era, ho creduto fortemente in ciò che era...ed ora mi ritrovo senza più alcun orizzonte conosciuto...sperduto in una landa che vedo piena di messaggi che io non so leggere perché nessuno mi ha insegnato il loro vocabolario.

Ma voi potete farlo ed io vi imploro di farlo.

Leggo in molti di voi il rimpianto per quello che è stato e che io non rinnego, ma vi esorto a passare avanti, a non lasciarvi imbrigliare dal rimpianto, a non seguire vecchi stereotipi pensando che questi siano la verità, perché l'attimo cessa di aver senso nell'istante stesso in cui trascorre e non conta più niente, non ha più potere di cambiare gli eventi.

Conta solo l'ora, ed è solo nell'ora che si crea il dopo.

Naturalmente non vi sto chiedendo di dimenticare quel che è stato, vi chiedo solo di superarlo, di fare in modo che questo diventi un punto di partenza e non di arrivo per i vostri pensieri. C'è stato un tempo in cui esisteva un mondo, il mondo della mia gioventù, in cui miti forti e veri guidavano le azioni e i pensieri miei e dei miei coetanei.... come quelli dei nostri antagonisti,. Essi, nel bene e nel male , erano i collanti della nostra generazione, ci si univa sotto quelle bandiera, ci si divideva e ci si detestava e spesso anche ci si menava sotto quelle bandiere....ma ora questi miti sono lontani nel tempo, sono vecchi ( o lo sarebbero se fossero sempre vivi ) hanno le ossa acciaccate, la mente ferma al tempo che fu...forse non del tutto in grado di aggiornarsi e comprendere fino a fondo il tempo che è ora, in questo preciso momento..

E questo deve essere il vostro compito.....studiare, informarvi, analizzare, riscrivere quelle vecchie parole con il vostro linguaggio, portarle al giorno d'oggi, attualizzarle....renderle comprensibili a coloro che verranno.

Lo dovete fare perché il potere vuole che nulla cambi...vuole che voi continuate a lottare , non per il vostro futuro e quello dei vostri figli, ma per conservare le cose come sono...illudendovi di cambiarle.

Il potere per sopravvivere ha bisogno che voi siate divisi, che vi combattiate ed odiate tra di voi affinché non rivolgiate verso di lui la vostra rabbia . Ed è per questo che vuole che certi stereotipi restino immutabili perché non si può odiare per cose che ancora non esistono, ma si può farlo in eterno sul ricordo.

Berlusconi è un esempio lampante di tutto questo, continua a chiamare i suoi “ nemici “ comunisti...nonostante sappia bene che i comunisti a cui lui fa riferimento non esistono più, o meglio, esistono ma non sono più quelli di una volta.....lo fa perché sa bene che questa parola evoca ciò di cui ho parlato sopra...odio, rancore,...è un collante per i suoi sostenitori...una bandiera rossa sbandierata davanti ai tori a renderli furiosi, ciechi, incapaci di vedere la verità dei suoi tanti misfatti e di quelli della sua cricca...e di vedere solo gli odiati nemici da caricare a testa bassa, su cui sfogare il loro rancore......sui quali scaricare tutte le loro frustrazioni.

E così come Berlusconi agiscono anche Bossi e quelli come lui, perché sanno bene che per crearsi intorno una comunità di sostenitori ciechi e servili devono alimentare un odio forte e continuo verso gli altri, i diversi, gli stranieri, i non omologati al loro pensiero.

Non dovete cadere nel loro inganno, non dovete lasciarvi trascinare in un gioco in cui sono loro a dettare le regole...voi dovete e potete elaborare idee nuove, miti nuovi, visioni della vita nuove...dovete diventare cultura....una cultura che sappia superare questi steccati, sappia riprendersi in mano la sua creatività.....

Voi avete l'istruzione per farlo, voi avete studiato ( cosa che gran parte dei vostri padri e nonni non hanno fatto ) , avete la tecnologia per potervi confrontare tra di voi continuamente, per poter imparare l'uno dagli altri...voi siete futuro mentre loro sono il passato.

Smettete quindi di cercare persone su cui omologarvi, di pescare nel passato più o meno recente il vestito da indossare ma prendete spunto da quello che è stato per confezionare un abito nuovo, siate creativi della vostra vita.

So bene che questa mia è lunga e so anche che molti di voi non la leggeranno nemmeno, che in tanti penseranno “ parole , parole Parole !!!! “ ma io sono così, faccio quel sento di dover fare e scrivo ciò che mi viene dal cuore.... e vi parlo a tutti come se voi foste dei miei figli e figlie.....non obbligo nessuno a seguire le mie idee ( non lo faccio nemmeno con mio figlio ) ma spero che questa mia possa far nascere uno spunto per il confronto tra di noi, tra di voi.

Perdonate la lunghezza....lo so, sono prolisso....spero non noioso....ma se anche uno solo di voi si sarà preso la briga di leggere fino a questo punto e avrà ragionato sopra...anche per dissentire in parte o totalmente …. su quanto ho scritto.. il mio impegno non sarà stato vano.
F.I.

A modo mio..


Sono un sognatore, sono un uomo 
con i piedi fermamente ancorati alle nuvole;
 perchè, in fondo, non c'è nulla di male a riempirsi gli occhi di Cielo, 
a macchiarsi le dita di dolci sfumature cobalto.
Sono un uomo selvaggio, fatto a modo mio..

martedì 2 novembre 2010

So che ci sei



So che ci sei..
come la malinconia 
gonfiandosi graffia
penetra dentro la pelle.
So che ci sei..
come questa nostalgia
non si separa da me
mi sta accanto 
segue la mia ombra.
So che ci sei..
in questo minuto
in questo istante
vero come il chiarore della luna.
So che ci sei..
come un sogno la tua immagine 
riflette l'anima della tua voce.
So che ci sei..
sento il sapore 
di queste lacrime salate.
So che ci sei..
come la verità e la menzogna
attraverso questa follia.
So che ci sei..
mi sento prigioniera
in una cella di passione
So che ci sei..
sento il tuo odore
come il vento nella notte
veglierò nelle tenebre
ore ed ore
perchè
so che ci sei..

C.F.

lunedì 1 novembre 2010

Non (mi) basta che sia femmina



Squilli di trombe e trombette per l'elezione di una donna alla segreteria della Cgil. Mah.
 Il Sole 24 Ore si aggiunge all'orchestrina: "Disponibilità al dialogo e al compromesso", dice il quotidiano degli industriali. E allora puzza due volte.
Insomma, chi è Susanna Camusso? Camusso è stata socialista e la carriera in Cgil l'ha fatta in quota alla consorteria legata al vecchio Psi. Così, per dire. Spiega splendidamente Il Sole: "Un percorso, segnato da un profilo pragmatico-riformista, che 35 anni fa inizia fuori dagli steccati ideologici".
In cosa consiste il "pragmatismo-riformista" ? E'roba che si mangia?
 «L'affiliazione socialista le risparmia qualunque fascinazione, ancora presente in parte della Fiom di matrice comunista, verso un'idea di sindacato come palestra per allenare i lavoratori alla lotta di classe». Ah bhe, sì bhe. Merda.
 Merda due volte. Perchè chi non vuole chinare la testa non si è dimenticato che nel 1996 la Fiom di Claudio Sabattini (che era onesto) la rimosse dalla segreteria perché fu proprio lei ad aver voluto ad ogni costo un accordo integrativo con la Fiat sul lavoro notturno, che gli iscritti alla Fiom contestarono duramente, tra l'altro proprio perché penalizzava fortemente le donne (ma va?).Dopo un breve passaggio in Flai (il sindacato agroalimentare Cgil sul quale risparmio ogni commento) la reimbarcò Cofferati (l'uomo del "è sorprendente"), volendola segretaria generale della Cgil lombarda.
Un ex socialista come lei, ovvero Epifani (una delle maggiori colpe di Bruno Trentin), infine, la coopta a Roma.
Ri-chiosa Il Sole 24 Ore: "Al di là di queste alchimie interne, il problema è costituito da quanto il profilo modernizzatore e riformista della Camusso potrà cambiare un organismo pesante e novecentesco come la Cgil".
"Profilo modernizzatore e riformista"... Quando i padroni usano queste parole per un/una sindacalista non ci vuol molto  a capire.
 Non è che per caso, dico per caso,  Confindustria speri anche attraverso Camusso di piegare la Fiom e, trascinare la Cgil al tavolo del negoziato affinché sottoscriva, come Cisl e Uil han già velocemente fatto, il "Piano per l'Italia"?

E così, com'è come non è, non (mi) basta che sia femmina.

Larga la foglia, stretta la via
dite la vostra che ho detto la mia.