giovedì 30 dicembre 2010

Sono..



Io non posso darti di più

Non sono più di quello che sono.


Ah come vorrei essere

sabbia, sole in estate!

Che ti sdraiassi

rilassata a rilassarti.

Che mi lasciassi

il tuo corpo quando te ne vai, orma,

tenera, tiepida, indimenticabile.

E che con te se ne andasse

su di te, il mio bacio lento:

colore,

dalla testa ai piedi

bruno.


Ah come vorrei essere

vetro, o stoffa o legno

che conserva il suo colore

qui, il suo profumo qui,

e nacque a tremila chilometri!

Essere

la materia che ti piace,

che tocchi tutti i giorni

e che vedi già senza guardare

vicino a te, le cose

-collana, boccetta, seta antica -

di cui, quando senti la mancanza

chiedi: "Ah! dov'è?"


A come vorrei essere

un'allegria fra tutte,

una sola, l'allegria

di cui ti rallegri tu!

Un amore, un amore solo:

l'amore di cui tu ti innamoreresti.


Però

non sono più di quello che sono.


(Pedro Salinas)

sabato 11 dicembre 2010

episodio dell'anima..


Nella nostra vita a volte le tragedie si susseguono una dopo l'altra, senza darci tregua, sofferenza su sofferenza. La nostra mente può sembrare forte, ma di fronte a certi dolori si rivela tanto fragile. Vivere, continuare a vivere, sopravvivere. Chi lo avrebbe mai detto che potesse diventare così difficile, così soffocante. In quel momento io dovevo decidere, fare una scelta. Nell'istante dell'incontro tra la vita e la morte, sarei riuscita a vivere come una donna?

- tratto dall'anteprima di un episodio dell'anime

giovedì 9 dicembre 2010

Amami




Mi trasporto in punta di piedi

mi trasporto nel galoppo della mia vista.

Mi avvolgo nelle fasce della mia pelle.

Mi abbraccio desiderandomi.

Benedico il mio flusso, lo zampillare che da me proviene.

Mi cullo sul mio seno.

Alle mani germoglianti infilo i guanti della poesia.

Reclamo la rivelazione,

le mie incisioni sono su pietra.

La mia immagine reca acqua alla sete

ed esche alla rete dei pescatori.

Trascorro i rintocchi delle campane della sera

scolpendo.

Dormo nella mia stessa ombra.

Indosso la mia natura beduina

quando sono stanca.

Entro in un giardino

che non mi istiga contro me stessa.

Amo la mia anima impossibile,

quella i cui piedi

sono ignoti alla terra.
 
 "Amal Musa" 

venerdì 3 dicembre 2010

Di questi tempi non sò il dolore



non so il sapore
non conosco l’acqua di rosa nè il dolce stil novo
è dolore ciò che sento in molte tristezze, esso si dirama
il tempo va via e portandosi dietro le paure crede
io no
avanti armate, giocate agli assassini
avanti armate, io vi conosco
avanti assassini del dolce parlare
venite a me, uomini del segreto
vendute puttane dell’assoluto
in voi non credo più
ora dei tempi giocatene il ruolo, io conosco il bugiardo “voi”
del “voi” giusto
del “lei” strozzato
del vecchio gioco dell’illusione
delle trappole del credo
del non so dove andare
della tristezza del mio cuore
e ancora le parole
dietro al grande fiume, dietro alla siepe della tristezza
piangete, piangete ancora
e poi il silenzio
e poi..

mercoledì 1 dicembre 2010

Mi sono persa.. sola..

                                 


Mi sono persa.. sola..

in realtà  voglio ritrovarmi..

il vento mi sussurra le risposte che non voglio sentire..

La luna illumina tutto ciò che mi circonda..

e tutto.. ha un suo perchè..

ma io e te no..

noi non abbiamo un perchè..

sin dall'inizio non l'abbiamo avuto..

ma non era importante..

ora lo è?..

No non lo è nemmeno ora.. non per te..

non ha senso parlare se non esiste un perchè..

ma lo facciamo.. si parla.. si urla.. non ci si capisce..

come prima.. e ancora non abbiamo trovato un nostro perchè..

E' un peso.. mi sento quasi oppressa..

è una morsa che si chiude lentamente.. e non ti lascia respirare..

Ma non sai quando si chiude.. è subdola.. ti prende all'improvviso..

Mi opprime.. questo amore utopistico..

vero nella mia testa.. no.. non me l'ero immaginato..

lo sentivo.. percepivo il tuo amore..

percepivo il tuo volermi accanto..

più del mio.. chissa perchè poi..

una domanda che mi perseguita..

e ora.. è tutto scomparso..

Momenti felici, indimenticabili.. onde..

momenti tristi.. di rabbia.. momenti confusi..

si confonde l'amore a volte.. anche se è cosi chiaro..

forse siamo noi che mentiamo a noi stessi.. quando c'è..

onde.. le maree.. sono subdole..

ti allontanano.. aiutate dalle correnti..

riescono a portarti cosi distante che ti chiedi..

come facevi a essere cosi vicino...

e non ti dai una risposta.. ti dici.. che è l'amore..

ci siamo allontanati..

perchè?.. non ci è dato sapere..

noi non abbiamo un perchè.. lo sappiamo..

tutto il nostro percorso.. non ha un perchè..

ma l'abbiamo voluto fare lo stesso..

innamorati.. tu lo eri.. si?..

Io non lo so se lo eri.. è una domanda che mi sono posta..

seduta qui al chiaro di luna...

non vorrei mentire.. non vorrei ferirti..

mi sto cercando.. forse quando mi troverò saprò la risposta..

ti ho dato tutto quello che potevo..

no.. non è vero..

tu mi hai dato tanto.. lo sai..

io.. io ho avuto paura.. o forse mi sono cullata

in quel che mi davi tu..

non voglio ferirti.. mi ucciderebbe..

ti ho dato meno di quel che avevo da darti..

non l'ho fatto apposta.. ma tu questo lo sai..

sai molto più di quello che lasci trasparire..

ma non ti ho dato tutto quello che avresti meritato..

forse lo hai capito.. per questo te ne sei andato..

Non ti ho fermato.. perchè non ti ho fermato?...

avevo paura... no.. non volevo fermarti..

perchè.. non c'è un perchè..

é bello vederti correre.. lasciarti andare lontano..

fa male.. pensavo non facesse male.. ma lo fa..

ma questo è amore. si.. credo.. di si..

lo è stato.. lo è stato mentre ridevamo.. mentre il mare ci cullava nei sogni..

senza un perchè.. proprio come è iniziato..

noi non abbiamo un perchè..

la luna me l'ha sussurrato.. è stato un suo regalo..
 
Luna

lunedì 29 novembre 2010

Sapere ascoltare

Un affetto sincero si sente anche da lontano ,
la gioia della condivisione, 
un sorriso sincero,
la comprensione,
sono emozioni che si sentono con il cuore basta saperle ascoltare.

Per te


Per me è davvero molto semplice: la vita deve essere vissuta all’estremo, sempre sul filo. Bisogna esercitarsi alla ribellione. Rifiutare di adeguarsi alle regole, rifiutare il proprio successo, rifiutare di ripetersi, e vedere ogni giorno, ogni anno, ogni idea come una nuova sfida. Solo così si vivrà sempre su una corda tesa, vivere da selvaggio col cuore alla comunicazione di massa..

domenica 28 novembre 2010

Lascia che te lo dica


Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene
quanto tu sei stato sempre per me,
come hai arricchito la mia vita.
Per te non avrà molta importanza.
Tu sei abituato all’amore,
esso non è nulla di strano per te
sei stato amato e viziato da tante donne.
Per me è un’altra cosa. La mia vita è
stata povera d’amore, mi è mancato il meglio.
Se tuttavia so che cos’è l’amore,
è per merito tuo.
Te ho potuto amare,
te solo fra gli uomini.
Tu non puoi misurare ciò che significhi.
Significa la sorgente in un deserto
l’albero fiorito in un terreno selvaggio.
A te solo debbo che il mio cuore non sia
inaridito,che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.

Hermann Hesse

sabato 27 novembre 2010

So che sei spaventato..



So che sei spaventato..

ma ne vale la pena, credimi, resisterai anche a questo, come hai sempre fatto..

Quello che amo


Quello che amo
Mi ha detto
Che ha bisogno di me
Per questo ho cura di me stessa
guardo dove cammino e
temo che ogni goccia di pioggia
mi possa uccidere

B. Brecht

venerdì 26 novembre 2010

Perche' ti amo


Perche' ti amo, di notte son venuto da te
cosi' impetuoso e titubante
e tu non me potrai piu' dimenticare
l' anima tua son venuto a rubare.

Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potra' salvare.
Herman Hesse

mercoledì 24 novembre 2010

Vertigine..


Era la vertigine.L'ottenebrante,irresistibile desiderio di cadere.La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancor più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso, ancora più in basso.
 [L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera]

lunedì 22 novembre 2010

Nessuno balla



Nessuna balla

una musica un poco stonata

dimentica del tempo

e di essersi svegliata.


Nessuno balla..

ballo da sola volteggio

per non cadere..

ma non prendo il volo..



Musica nelle mie parole

senza pretesa

canzone nel vento

nella notte appesa

di essere ascoltate

in attesa

prima di sciogliersi al sole.



Musica nelle mie parole..

canticchio stonata

senza pretesa semplicemente

un leggero suono al vento

prima di sciogliermi del nuovo dì..

di exnoglobal & Cla. F.

domenica 21 novembre 2010

Sono cieca di silenzio..


Se chiudo gli occhi risento benissimo la tua voce, perfetta, con una leggera inflessione dialettale.

Le aveva telefonato..
-Tu ci credi al destino?
-Sono convinto che nulla accade per caso,
tu ed io dovevamo conoscerci.

Il destino lavora, giorno e notte tesse la sua tela,
e come aveva immaginato, sentiva la sua presenza...
stava rompendo l'equilibrio che così faticosamente cercava di costruirsi.
Si abbandonò sul letto, chiusi gli occhi e
cominciò a sentire solo il silenzio...
Non sarebbe stato impossibile ignorare quella sensazione..
un'energia carica che la muoveva come una cieca in cerca di una verità..
cominciò a canticchiare per rompere quell'infinito silenzio!
C.F.

sabato 20 novembre 2010

Se mi vieni a trovare



Se mi vieni a trovare vieni lentamente e con gentilezza

 per non spezzare la fragile porcellana

 della mia solitudine.



Sohrab Sepehri 

mercoledì 17 novembre 2010

La favola del riccio


Durante l'era glaciale molti animali morirono per il freddo.I ricci se ne accorsero e decisero di unirsi in gruppo e aiutarsi. In questo modo si proteggevano, ma le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini che davano calore. Perciò decisero di allontanarsi e iniziarono a congelare e a morire.
Così capirono che o accettavano le spine del compagno vicino oppure sparivano dalla terra e morivano in massa. Con saggezza decisero di tornare tutti insieme. In questo modo impararono a convivere con le piccole ferite che un compagno vicino può causare, dato che la cosa più importante era il calore dell'altro.
In questo modo sopravvissero...
Le relazioni migliori non sono quelle con delle persone perfette, ma quelle nelle quali ogni individuo impara a vivere con i difetti degli altri e ad ammirarne le qualità.

Baciami dietro la schiema

Baciami dietro la schiena,
 provaci, 
solo allora capirai chi sono,
 potrai accettarmi,
 con le mie ansie, 
paure e brutture.

 Baciami dietro la schiena,
 chissà se potrai amarmi 
e vedere il mio viso?
 Forse ti piacerà d'avvero, 
credimi.

 Baciami dietro la schiena, 
scenderà una lacrima 
e capirai che sono una donna 
che piange e sorride, 
non sapendo neppure il perché. 

lunedì 15 novembre 2010

Donna


Sarà che i miei sogni spaventano il tiranno
come un lontano canto,
come sepolte campane,
come tutte le voci che non capisce.
Sarà che i miei sogni,
di donna e di poeta,
sono coperti dal ferro
che mi rinchiude la vita
e ora sogno spade allegre.
Sarà, mi domando,
che ancora non capiscono
che incarcerarono la donna
perché non furono capaci,
dell'assalto vincente
al forte dei suoi sogni
che con più forza lo fa sognare.

Incatenata



Non portarmi a volare 
se scopri di non saper volteggiare
Non portarmi a volare
se i miei tremori ti portano affanni.
Non portarmi nel volo dei desideri
ho già pagato fino a martoriare la mia anima.

Insonne mi aggrappo a te
mentre tu teneramente
custodisci i miei segreti
Dilaniata da ciò che sono e ciò che vorrei essere..
N

venerdì 12 novembre 2010

Un'idea che non sia pericolosa, è indegna di chiamarsi idea.


C'è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo,
 e questa è un'idea il cui momento è ormai giunto..
Senti il richiamo lo annusi nell'aria della notte,
non è la solitudine che distoglie il pensiero,
né la promessa fatta, sei un'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti..
Un'idea che non trova posto a sedere è capace di fare la rivoluzione..
Tu stai correndo incontro a quest'idea.
Sei disposto a tutto per degli ideali,
 perché vivi per essi!!!


"O siamo capaci di sconfiggere le opinioni contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le opinioni con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza. 
Ernesto Che Guevara " 

mercoledì 10 novembre 2010

Ti ascolto




Quando dicono che il piacere è un bene completo,

devo dire che è un bene assoluto.

Il solo sentirti mi causa un'ondata di euforia,

si la tua voce mi toglie il respiro.

Puoi parlare con un filo di voce, non osando confessare,..

o leggera per portare le notizie del tuo giorno.

Strillando, percepisco un campanello di coraggio, automaticamente,

come spinta da un istinto cieco, ascolto il tuo aggredire il mondo,

e delicatamente non ti chiedo spiegazioni, fotografi bene la realtà,

i tuoi non sono mai blablablà!!!

La tua voce così sensuale, calda che coccola tutto il mio essere,

provo una tale ebbrezza che vorrei sprofondare, davvero,

però siccome è solo un modo di dire perché la terra non si apre mai,

non mi resta che un turbamento nell'anima.

Il tuo ridere quasi ironico, nella tua certezza, sicuro,

 legge sempre il mio turbamento.

La tue battute di spirito non sono mai fuori posto.

C.F.

sabato 6 novembre 2010

NOTA DI UN COMPAGNO!!!!!



Cari compagni / e e non solo
seguendo un istinto improvviso vi scrivo queste parole che spero giungano alle vostre menti e ai vostri cuori. Vi scrivo perché cammino accanto a voi su questa strada , perché condivido il vostro oggi e il vostro domani. Vi scrivo perché confido in voi tutti .

Mi rivolgo in particolare ai più giovani a coloro che sono figli di questo tempo dove io e la mia generazione si è ritrovata...voi potete capirla meglio di me, voi potete vedere cose che io non posso vedere, avete in mano il potere che io non ho.

Non sono vecchio, ho solo mezzo secolo, eppure sento che una distanza millenaria mi divide da voi più giovani...perché io sono figlio di un tempo che non esiste più...mentre voi lo siete dell'oggi e lo sarete del domani. Vi scrivo perché io ho vissuto ciò che era, ho sognato e lottato per ciò che era, ho creduto fortemente in ciò che era...ed ora mi ritrovo senza più alcun orizzonte conosciuto...sperduto in una landa che vedo piena di messaggi che io non so leggere perché nessuno mi ha insegnato il loro vocabolario.

Ma voi potete farlo ed io vi imploro di farlo.

Leggo in molti di voi il rimpianto per quello che è stato e che io non rinnego, ma vi esorto a passare avanti, a non lasciarvi imbrigliare dal rimpianto, a non seguire vecchi stereotipi pensando che questi siano la verità, perché l'attimo cessa di aver senso nell'istante stesso in cui trascorre e non conta più niente, non ha più potere di cambiare gli eventi.

Conta solo l'ora, ed è solo nell'ora che si crea il dopo.

Naturalmente non vi sto chiedendo di dimenticare quel che è stato, vi chiedo solo di superarlo, di fare in modo che questo diventi un punto di partenza e non di arrivo per i vostri pensieri. C'è stato un tempo in cui esisteva un mondo, il mondo della mia gioventù, in cui miti forti e veri guidavano le azioni e i pensieri miei e dei miei coetanei.... come quelli dei nostri antagonisti,. Essi, nel bene e nel male , erano i collanti della nostra generazione, ci si univa sotto quelle bandiera, ci si divideva e ci si detestava e spesso anche ci si menava sotto quelle bandiere....ma ora questi miti sono lontani nel tempo, sono vecchi ( o lo sarebbero se fossero sempre vivi ) hanno le ossa acciaccate, la mente ferma al tempo che fu...forse non del tutto in grado di aggiornarsi e comprendere fino a fondo il tempo che è ora, in questo preciso momento..

E questo deve essere il vostro compito.....studiare, informarvi, analizzare, riscrivere quelle vecchie parole con il vostro linguaggio, portarle al giorno d'oggi, attualizzarle....renderle comprensibili a coloro che verranno.

Lo dovete fare perché il potere vuole che nulla cambi...vuole che voi continuate a lottare , non per il vostro futuro e quello dei vostri figli, ma per conservare le cose come sono...illudendovi di cambiarle.

Il potere per sopravvivere ha bisogno che voi siate divisi, che vi combattiate ed odiate tra di voi affinché non rivolgiate verso di lui la vostra rabbia . Ed è per questo che vuole che certi stereotipi restino immutabili perché non si può odiare per cose che ancora non esistono, ma si può farlo in eterno sul ricordo.

Berlusconi è un esempio lampante di tutto questo, continua a chiamare i suoi “ nemici “ comunisti...nonostante sappia bene che i comunisti a cui lui fa riferimento non esistono più, o meglio, esistono ma non sono più quelli di una volta.....lo fa perché sa bene che questa parola evoca ciò di cui ho parlato sopra...odio, rancore,...è un collante per i suoi sostenitori...una bandiera rossa sbandierata davanti ai tori a renderli furiosi, ciechi, incapaci di vedere la verità dei suoi tanti misfatti e di quelli della sua cricca...e di vedere solo gli odiati nemici da caricare a testa bassa, su cui sfogare il loro rancore......sui quali scaricare tutte le loro frustrazioni.

E così come Berlusconi agiscono anche Bossi e quelli come lui, perché sanno bene che per crearsi intorno una comunità di sostenitori ciechi e servili devono alimentare un odio forte e continuo verso gli altri, i diversi, gli stranieri, i non omologati al loro pensiero.

Non dovete cadere nel loro inganno, non dovete lasciarvi trascinare in un gioco in cui sono loro a dettare le regole...voi dovete e potete elaborare idee nuove, miti nuovi, visioni della vita nuove...dovete diventare cultura....una cultura che sappia superare questi steccati, sappia riprendersi in mano la sua creatività.....

Voi avete l'istruzione per farlo, voi avete studiato ( cosa che gran parte dei vostri padri e nonni non hanno fatto ) , avete la tecnologia per potervi confrontare tra di voi continuamente, per poter imparare l'uno dagli altri...voi siete futuro mentre loro sono il passato.

Smettete quindi di cercare persone su cui omologarvi, di pescare nel passato più o meno recente il vestito da indossare ma prendete spunto da quello che è stato per confezionare un abito nuovo, siate creativi della vostra vita.

So bene che questa mia è lunga e so anche che molti di voi non la leggeranno nemmeno, che in tanti penseranno “ parole , parole Parole !!!! “ ma io sono così, faccio quel sento di dover fare e scrivo ciò che mi viene dal cuore.... e vi parlo a tutti come se voi foste dei miei figli e figlie.....non obbligo nessuno a seguire le mie idee ( non lo faccio nemmeno con mio figlio ) ma spero che questa mia possa far nascere uno spunto per il confronto tra di noi, tra di voi.

Perdonate la lunghezza....lo so, sono prolisso....spero non noioso....ma se anche uno solo di voi si sarà preso la briga di leggere fino a questo punto e avrà ragionato sopra...anche per dissentire in parte o totalmente …. su quanto ho scritto.. il mio impegno non sarà stato vano.
F.I.

A modo mio..


Sono un sognatore, sono un uomo 
con i piedi fermamente ancorati alle nuvole;
 perchè, in fondo, non c'è nulla di male a riempirsi gli occhi di Cielo, 
a macchiarsi le dita di dolci sfumature cobalto.
Sono un uomo selvaggio, fatto a modo mio..

martedì 2 novembre 2010

So che ci sei



So che ci sei..
come la malinconia 
gonfiandosi graffia
penetra dentro la pelle.
So che ci sei..
come questa nostalgia
non si separa da me
mi sta accanto 
segue la mia ombra.
So che ci sei..
in questo minuto
in questo istante
vero come il chiarore della luna.
So che ci sei..
come un sogno la tua immagine 
riflette l'anima della tua voce.
So che ci sei..
sento il sapore 
di queste lacrime salate.
So che ci sei..
come la verità e la menzogna
attraverso questa follia.
So che ci sei..
mi sento prigioniera
in una cella di passione
So che ci sei..
sento il tuo odore
come il vento nella notte
veglierò nelle tenebre
ore ed ore
perchè
so che ci sei..

C.F.

lunedì 1 novembre 2010

Non (mi) basta che sia femmina



Squilli di trombe e trombette per l'elezione di una donna alla segreteria della Cgil. Mah.
 Il Sole 24 Ore si aggiunge all'orchestrina: "Disponibilità al dialogo e al compromesso", dice il quotidiano degli industriali. E allora puzza due volte.
Insomma, chi è Susanna Camusso? Camusso è stata socialista e la carriera in Cgil l'ha fatta in quota alla consorteria legata al vecchio Psi. Così, per dire. Spiega splendidamente Il Sole: "Un percorso, segnato da un profilo pragmatico-riformista, che 35 anni fa inizia fuori dagli steccati ideologici".
In cosa consiste il "pragmatismo-riformista" ? E'roba che si mangia?
 «L'affiliazione socialista le risparmia qualunque fascinazione, ancora presente in parte della Fiom di matrice comunista, verso un'idea di sindacato come palestra per allenare i lavoratori alla lotta di classe». Ah bhe, sì bhe. Merda.
 Merda due volte. Perchè chi non vuole chinare la testa non si è dimenticato che nel 1996 la Fiom di Claudio Sabattini (che era onesto) la rimosse dalla segreteria perché fu proprio lei ad aver voluto ad ogni costo un accordo integrativo con la Fiat sul lavoro notturno, che gli iscritti alla Fiom contestarono duramente, tra l'altro proprio perché penalizzava fortemente le donne (ma va?).Dopo un breve passaggio in Flai (il sindacato agroalimentare Cgil sul quale risparmio ogni commento) la reimbarcò Cofferati (l'uomo del "è sorprendente"), volendola segretaria generale della Cgil lombarda.
Un ex socialista come lei, ovvero Epifani (una delle maggiori colpe di Bruno Trentin), infine, la coopta a Roma.
Ri-chiosa Il Sole 24 Ore: "Al di là di queste alchimie interne, il problema è costituito da quanto il profilo modernizzatore e riformista della Camusso potrà cambiare un organismo pesante e novecentesco come la Cgil".
"Profilo modernizzatore e riformista"... Quando i padroni usano queste parole per un/una sindacalista non ci vuol molto  a capire.
 Non è che per caso, dico per caso,  Confindustria speri anche attraverso Camusso di piegare la Fiom e, trascinare la Cgil al tavolo del negoziato affinché sottoscriva, come Cisl e Uil han già velocemente fatto, il "Piano per l'Italia"?

E così, com'è come non è, non (mi) basta che sia femmina.

Larga la foglia, stretta la via
dite la vostra che ho detto la mia.

sabato 30 ottobre 2010

Il Meglio Deve Ancora Venire




Ti vengo a prendere perchè non ho scelta
perchè so vivere una sera per volta
io ti vengo a prendere perchè dove andiamo
non importa
Ti voglio credere per come cammini
per le promesse che comunque mantieni
io ti voglio credere per quello che chiedi
e che non chiedi
è una città piuttosto dura
dipende quanto puoi pagare
e tu che sai quali porte aprire
sembri sapere come va a finire
sei qui per dire,
che il meglio deve ancora venire
che il meglio deve ancora venire
ti voglio credere perchè tu ci credi
perchè sei dolce tanto quanto sei duro
io ti voglio credere perchè sei sicuro di qualcosa
ti vengo a prendere mi aspetto di tutto
e non dev’essere per forza perfetto
io ti vengo a prendere perchè ciò che è fatto
adesso è fatto
E la città ci fa passare
ha altri problemi a cui pensare
e tu che sai bene dove andare
devi sapere come va a finire
sei qui per dire
mi devi dire
che il meglio deve ancora avvenire
sei qui per dire
il meglio deve ancora venire
c’è qualcosa fra te e la vita
che non ho ancora conosciuto
mentre ridi così facilmente
c’è qualcosa fra te e la vita
chissà quanto vi conoscete
mentre ridi, mentre ridi
e la città risplende ancora
anche con poche luci fuori
e tu che non cambi direzione
sai di sicuro come va a finire
sei qui per dire
mi devi dire
il meglio deve ancora venire



lunedì 25 ottobre 2010

Domani


Non avessi sperato in te
 e nel fatto che non sei un poeta
 di solo amore
tu che continui a dirmi 
 che verrai domani 
 e non capisci che per me 
 il domani e' gia' passato.

AM.

sabato 23 ottobre 2010

Condivido



Condividere tutto l'impulso della tua potenza,
soltanto che mi sento meno libera di te..
oh tu sei incontrollabile!!!
Ho paura e tu lo sai.
Di crollare e frantumarmi in mille pezzettini,
tu vivi di estremi,
io non sono all'altezza.
Voglio solo farti capire che non ti può bastare.
I tuoi sogni li porti sempre ad allacciare la realtà
io invece mi sento inadeguata, i miei sogni li confondo con la realtà.
Vorrei riuscire a non sentirmi così.. ma è più forte di me..
Tu sei combattente delle tue idee,
intorno a te tutto è perfetto
nel punto che deve stare.
Mentre io sono un puntino messo a casaccio,
magari pure dove non ci deve stare.
Eppure condivido in te tutto,
ho solo paura che le mie paure vengono ombre.
Condivido con la paura che la mia fragilità
intrighi i tuoi progetti, la voglia di salvare il mondo.








                                                                                  

                                                          

                                                             



venerdì 22 ottobre 2010

Ritorno



Quando vivi tra sogno è realtà .. e come stare su un peschereccio, cullata da onde e mari calmi.
Un viaggio dentro un viaggio, un intrigo di idee, un  viaggio dentro i tuoi pensieri..  all'improvviso mi sembra la mia destinazione vicina,
eppure so che è distante, terribilmente lontana per arrivare nei momenti del grande bisogno..
 Un'attrazione la mia destinazione, un chiedermi se questo è una partenza o un punto d'arrivo..
Un arrivo di orizzonti carichi di attrazione di vita 
Le tue parole le ascolto, sono come valigie piene.. cariche di vita, di vissuto e desiderio di camminare,  sempre più lontano.
Le mie parole tu le ascolti, ci navighi dentro, sei come un pescatore che ritira le reti cariche del  racconto di una vita
nell'istante che il mio silenzio usce dal suo guscio.. 
Sento braccia forti sorreggermi, portarmi in porti sicuri ricchi di enormi emozioni..
Percepisco quel dolce navigare, la cui meta è il ritorno..


domenica 17 ottobre 2010

Ascolta




Ascolta la canzone che c’è qui nel mio cuore
una melodia che ho appena iniziato
ma che non riesco a completare

ascolta il suono dal profondo di me
sta appena iniziando a trovare uno sfogo

è venuto il momento per i miei sogni
di essere ascoltati
non saranno messi da parte
e trasformati nei tuoi
e solo perché tu non ascolti..

ascolta, sono sola a un incrocio
non sono a casa, a casa mia
e ho provato e riprovato
a dire cos’ho in mente
avresti dovuto saperlo
ora sono stanca di crederti
tu non sai quello che sento
valgo più di quello che tu hai fatto di me
ho seguito la voce che mi avevi dato
ma ora devo trovare la mia

avresti dovuto ascoltare
c’è qualcuno qui dentro
qualcuno che avrei creduto fosse morto
tanto tempo fa

sono libera adesso e lo sono anche i miei sogni
che possono essere ascoltati
non saranno messi da parte come parole
fra le tue braccia
tutto questo perché tu non ascolti..

ascolta, sono sola a un incrocio
non sono a casa, a casa mia
e ho provato e riprovato
a dire cos’ho in mente
avresti dovuto saperlo
ora sono stanca di crederti
tu non sai quello che sento
valgo più di quello che tu hai fatto di me
ho seguito la voce che mi avevi dato
ma ora devo trovare la mia

non so a quale luogo appartengo
ma me ne andrò
se non lo fai tu
se non lo farai tu

ascolta!!!
la canzone qui nel mio cuore
una melodia che ho iniziato
ma io la completerò

ora sono stanca di crederti
tu non sai quello che sento
valgo più di quello che tu hai fatto di me
ho seguito la voce che mi avevi dato
ma ora devo trovare la mia, la mia..

La classe operaia è viva

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Corradino Mineo aveva preannunziato stamane la diretta su Rainew24 della manifestazione della FIOM. La manifestazione non è stata soltanto dei metalmeccanici ma ha trascinato con se  tanta parte del mondo del lavoro a cominciare dai professori e dai disoccupati e dell'intellighenzia italiana turbata dal declino e dall'incupimento del nostro Paese, intellighenzia che è stata svillaneggiata, come oggi purtroppo si usa fare, da un esponente del PD, un tale Boccia sconfitto da Niki Vendola in Puglia e da allora con il dente avvelenato per tutto quello che sta alla sua sinistra.
  Mi sono messo comodo davanti la TV sin dalle due e mezzo e per un paio d'ore non mi è mai capitato di vedere i cortei che attraversavano Roma. C'erano soltanto interviste e venivano inquadrati al massimo due personaggi. Inoltre la trasmissione si spostava ogni dieci minuti su Torino per riferire di non so quale iniziativa  pubblicizzata nei giorni scorsi da un sacerdote di non so quale mirabolante contenuto. Il giornalista che intervistava qualcuno dei partecipanti di Torino si sforzava  anche di mettere in contrapposizione i "giovani" sereni e pacifici di quella riunione differenti dai convenuti a Roma. Non diceva "violenti" e pronti a menare le mani ma lo lasciava capire.
 Esasperato e deluso per non aver visto quasi niente per un evidente oscuramento ho acceso il computer e finalmente ho potuto seguire dal sito di "Repubblica" la manifestazione ed ho potuto vedere la grandissima straordinaria umanità che riempiva lo schermo. Mi sono commosso fino alle lacrime. E' stato come ritrovare me stesso, la mia storia, la storia del movimento operaio italiano e della sua straordinaria  civile combattività dopo anni di smarrimento, di sofferenza, di sconfitte.
  Allora non è vero che la classe operaia è scomparsa! Non è vero che non esisteva più, non aveva più identità, non era più la classe generale di cui parlavano i nostri padri capaci di guidare un movimento non solo di lotte di resistenza ma anche di trasformazione della società in senso socialista....
  La  classe operaia esiste e rivendica i suoi diritti. Non è ancora ridotta a subire le condizioni imposte dal "padrone".Ed è questa la ragione per la quale l'obiettivo di Confindustria e dei suoi gregari Cisl ed UIL con l'assenso del PD è l'abolizione del contratto nazionale di lavoro, strumento fondamentale identitario e collettivo che fa dei dipendenti di una azienda un gruppo culturalmente e politicamente vivo ed agente.
  Certo, i lavoratori e le migliaia di professori, di  giovani studenti, disoccupati, ragazzi dei centri sociali criminalizzati dal poliziotto Maroni ma che io amo e rispetto per quello che fanno nei quartieri dai quali si tenta di sfrattarli, non sono più come i loro padri. I loro padri stavano meglio, molto meglio. Un metalmeccanico italiano riusciva a mantenere dignitosamente la famiglia e magari, con molti sacrifici, a  laureare un figlio. Ora la sua paga non basta alla sopravvivenza della famiglia. Il metalmeccanico di ieri si concedeva un poco di ferie, qualche gita fuori porta. Ogni tanto qualche fetta di carne buona. Ora non ha i soldi per comprare il giornale e per prendere un caffè al bar se deve comprare la merendina per il suo bambino.
  La classe operaia di oggi è sotto attacco. Viene brutalizzata da esponenti del governo e del padronato. Brunetta e la Marcegaglia si uniscono nell'insulto e Marchionne vorrebbe in Italia i sindacati guardiaspalle USA che spiano i lavoratori. Sacconi odia la CGIL ed ancora di più la Fiom. Si era lasciato andare, dopo la manifestazione Cisl ed UIL a considerare queste il nuovo primo sindacato italiano. Non aveva visto il fiume di esseri umani  della Fiom e cioè della sinistra italiana confluire verso la grande piazza del comizio. Mastica amaro e da domani organizzerà, magari con l’aiuto di Ichino, la sua vendetta  alla Camera dei Deputati con il varo del collegato lavoro che  vorrebbe distruggere lo Statuto dei Diritti ed inibire  ai lavoratori di ricorrere al giudice ed allo stesso giudice di intervenire anche in presenza di enormi violazioni del diritto.
  Dalla classe operaia di oggi (che per me comprende tutti anche i professori e gli ingegneri e gli scienziati che si vorrebbe umiliare nelle Università italiane) è venuta una reazione al processo di disgregazione dei diritti, all'impoverimento forzato di  generazioni di precari della malvagia legge Biagi. L'Italia rifiuta di ridursi come la Tunisia, come la Serbia, come la Romania. Vuole raggiungere la Germania, lasciare il fanalino di coda dei salari OCSE.
  Mi hanno commosso e coinvolto emotivamente gli interventi sulla scuola, sull'acqua, sulla pace della figlia di Gino Strada,  l'intervento di Paolo Flores D'Arcais che ha capito  il legame che c’è tra fascismo nelle fabbriche, fascismo nella società e berlusconismo, l'intervento di Maurizio Landini che lo ha oggi laureato dirigente di spessore nazionale, un dirigente capace, prudente, deciso ed appassionato. Come si diceva una volta, "un compagno quadrato".
 Contrariamente a quanto ha velenosamente chiosato Sacconi la manifestazione di oggi non è uscita dagli anni settanta. Viene dal futuro! Un futuro in cui il lavoro in tutto l'Occidente è sottratto al processo di sfruttamento ed alla crescente sperequazione con le  rendite e le retribuzioni dei dirigenti tutte nell'ordine di milioni di euro a fronte della media di quindicimila euro della maggior parte delle famiglie italiane.
  Ma la manifestazione ha bisogno di avere  una CGIL che ritrovi se stessa e che non sia quella di Epifani che rinvia a dicembre uno sciopero indispensabile subito e   un grande partito socialista che costituisca il suo referente in Parlamento. Il PD non è il referente della classe lavoratrice anche se gran parte di questa lo vota. Ha la testa altrove, vorrebbe conquistare il blocco sociale moderato e fascisteggiante di Berlusconi. Non escludo che cercherà un compromesso sul collegato lavoro e che tornerà ad insistere sulla FIOM perché accetti le condizioni del nuovo padrone delle ferriere. Nelle prossime settimane comprenderemo se sarà  possibile tradurre in risultati politici e sociali la grandissima giornata che ci ha regalato la generosa classe lavoratrice italiana.
  La classe operaia è viva, più viva che mai ed ha bisogno di un suo partito   che ne rappresenti gli interessi in Parlamento. Il grande lascito del Socialismo del Novecento non è morto!
  Pietro Ancona