venerdì 18 dicembre 2020

STARE CON ME...

Stare con me è difficile, lo so e l’ho sempre saputo. Sono una di quelle che vive di piccoli gesti e di attenzioni. Un fiore, qualche bella parola, una cena fuori, una canzone, una porta tenuta aperta per farmi passare per prima, uno sguardo ogni tanto. Sono una di quelle che danno peso alle parole. A quali vengono scelte, come vengono dette, al tono di voce. E le parole, quelle che segnano, devi dirle bene. Devi dimostrarle bene. Sono una di quelle che non si accontenta, mai. Non mi accontento di un amore mediocre, di una relazione mediocre, di un uomo mediocre. Sono una di quelle che ama la propria libertà, e proprio perchè la amo mi rifiuto di metterla da parte per il primo che promette amore eterno. Che poi si sa, le parole se le porta via il vento. Sono una di quelle che è capace di mettersi a ballare senza musica sotto la pioggia, solo per sentirsi un po’ più viva, un po’ più libera, un po’ più selvaggia. Sono una di quelle che se c’è una strada dritta, spianata, distesa sceglie quella più tortuosa, più diroccata e insidiosa, ma che in un modo o nell’altro arriva alla meta. Sono una di quelle che non rimane indifferente o zitta se una cosa non le sta bene. No. Io sono una di quelle che sbatte pugni contro il muro, che si incazza e bestemmia contro il cielo per farsi sentire. Sono una di quelle che non tieni in un angolo, perchè se voglio stare in disparte mi ci metto da sola. Sono una di quelle che non sceglie chi giura amore o chi ostenta affetto in pubblico, ma che sceglie quelli con l’anima in fiamme, delusi e feriti e che per strappargli uno sguardo amorevole devi pregare, perchè se scegli loro stai sicura che ti distruggeranno, ma ti ameranno davvero. Sono una di quelle che fa ciò che vuole, come vuole, con chi vuole, anche pentendosene ma lo fa perchè in quel momento vuole così. Sono una di quelle che indossa un sorriso e la sua armatura e non la vedi crollare manco se ti impegni, anche se poi magari crollo a casa da sola. Sono una di quelle che passa le nottate sveglia, perchè la notte è per persone vere. Sono una di quelle che vede e sente tutto, ma che non lo dà a vedere per poi colpirti e farti male quando vuole. Sono una di quelle che incassa colpi su colpi ma non cade, e se cade si rialzerà sempre una volta in più. Perchè mi è stato insegnato così: toccare il fondo per avere più spinta. Sono una montagna russa, io. E voi preferite le giostre a cavalli.
 

sabato 5 dicembre 2020

NON MI FERIRE


 

Non mi ferire,
perché ci ha già duramente pensato la vita.
Non giudicarmi,
perché non hai mai portato il mio dolore.
Non mi riversare addosso colpe,

quando già fatico a portare le mie.
Non mettermi il peso di parole amare,
quando ho macigni sulle spalle.
Sfiorami con una carezza,
quando mi vedi tremare.
Baciami con parole di pace,
quando vorrei piangere.
Avvicinati con comprensione,
se non capisci i miei silenzi.
Fasciami le ferite dell’anima,
con la dolcezza di uno sguardo.
Sollevami dalla fatica della solitudine,
con un sorriso sincero.
E amami con la stessa certezza,
con cui un’alba pone fine alla notte
❤️

@nelmio cuore per sempre

lunedì 26 ottobre 2020

LA DONNA CHE ASCOLTAVA IL MARE


La trovavo lì.. la mattina quando mi svegliavo.. Su quella terrazza che dava sul mare.. Quel suo mare che stringeva in un cuore malato di pensieri... Si abbracciava in silenzio.. Immobile avvolta in quella quiete che sembrava fosse lei a scriverne la storia.. regina di un vento lontano.. Amante dei mari... Una sirena fuori luogo che rimpiageva un mare così lontano Ma ancor tanto vicino al suo cuore da farne parte.. Le portavo solo un caffè io!! Lei afferrava la tazza tenendola tra le due mani e mi ringraziava con un timido gesto. Nascosto in un sorriso dal sapore di salsedine.. Poi si rigirava verso il mare... L'abbracciai dal dietro stringendo le mie mani al suo ventre.. Appogiai il mio mento alla sua spalla e le chiesi con voce timida...cosa guardano i tuoi occhi??? Rispose con un tono che pareva una voce uscita da una vecchia conchiglia che parlava all'orecchio di chi vuol conoscere le maree... Non penso a nulla..!! I miei occhi sono chiusi.. Mentre le mie orecchie ascoltano questo mare.. Che tu non puoi sentire... Le accarezzai I capelli e abbandonai il suo corpo In silenzio.. Entrai in casa e mi misi a sedere.. La guardai tra tende baciate dal vento.. .e.. . In quello scorcio di vita.. ascoltai i suoi pensieri!!!

" la donna che ascoltava il mare"

(Marco Bonanomi).

 

mercoledì 21 ottobre 2020

ESSERCI SEMPRE

La definizione assoluta dell'amore: esserci sempre.
 

R.E.M. (Everybody Hurts)

Scelse di essere semplicemente se stessa un fiore selvatico

CI MANCHEREMO

Sai cosa succederà a noi due?
Ci cercheremo, ancora.
Ci cercheremo nelle canzoni,
nelle citazioni,
nei libri.

Ci cercheremo tra gli sguardi della gente.
Magari la sera, che ci frega sempre.
Avremo voglia di scriverci, ancora.
Magari nei sogni, di entrambi.
Nonostante tutte le litigate,
nonostante le brutte parole urlate contro,
nonostante i ”con te ho chiuso, sei fuori dalla mia vita”
Ci penseremo, di nascosto,
e fingeremo.
Fingeremo il mattino seguente di aver pensato ad altro.
Ci mancheremo, eccome.
E questa sarà la nostra punizione.
La punizione di non aver provato a tenerci quando tutto tra noi stava per crollare.


C. Bukowski

 

LA MIA AMANTE


Starti vicino è ciò che mi viene più facile. Vicino di corpo, di pensieri, di anima. Non mi devo sforzare di stare bene con te. Nel tempo, ho imparato a conoscerti e a riconoscerti. Gesto sottile di attenzione, cresciuto annusando i tuoi vestiti sparsi per casa quando vai in bagno (dopo aver fatto l’amore) o guardandoti di traverso, con la testa un po’ piegata in abbracci di letto sempre un po’ scomodi, ma i più belli del mondo. L’immagine di te sembra fotocopia all’interno del mio sguardo... Chiudo gli occhi e ti vedo. Vedo i tuoi sorrisi, sento la tua voce, quelle sfumature di tono che mi raccontano - senza parole - la tua stanchezza, la tua indignazione, il tuo dolore, la tua gioia. Sei in me ricordo presente. Memoria del nostro tempo come compagnia di ogni tua assenza. Ti amo raccontandoti di parole confuse, dedicandoti poesie cariche di noi. È il mio modo di ritagliarmi spazio in una vita in cui sono incognita tra le incognite, eppure presenza. Eppure presente. Che tu possa trovare in me risposta a ogni solitudine.

Letizia Cherubino, La MIA Amante

 

domenica 18 ottobre 2020

E TI CHIEDI...


E ti chiedi: “Dove sono i tuoi sogni?”, e scuotendo la testa dici: “Come volano in fretta gli anni!”. E di nuovo ti chiedi: “Che cosa hai fatto con i tuoi anni? Dove hai sepolto il tuo tempo migliore? Hai vissuto o no?”. Diciamo a noi stessi: “Guarda come nel mondo si gela. Passeranno ancora altri anni, a loro seguirà una triste solitudine, arriverà la vecchiaia barcollante sulle grucce, e poi l'angoscia e la tristezza. Impallidirà il tuo mondo fantastico, svaniranno, appassiranno i tuoi sogni, e cadranno come le foglie gialle dagli alberi.

(Fëdor Dostoevskij, "il sommo")

 

ACCADRA'

Accadrà, non preoccuparti.

qualcuno ti guarderà con gli occhi che aspetti

che poi in realtà non saranno gli occhi che aspetti

saranno diversi

saranno più belli

più pieni di difetti

perché l'amore non è mai come lo disegni,

ma credimi

più bello

di come hai immaginato nelle notti lunghe quando pensavi

“perché a tutti e a me mai?”

accadrà, vedrai.

qualcuno ti toccherà con le mani più calde che ha

ti sfiorerà le guance e ti sentirai bruciare

sarà come andare all'inferno e poi ritornare,

ti sfiorerà le mani e penserai “non te ne andare”

e a dire il vero avrai paura di restare

di continuare, andare a fondo e farti male

e finire senza sapere più chi sei,

avrai il terrore di amare

e proprio in quel momento amerai più forte,

lo sapevi che ogni amore più bello nasce sempre da una paura enorme?

lo sapevi che arriva sempre in ritardo?

in ritardo sui tuoi desideri, sulle volte che eri troppo sola, su tutti i tuoi “vorrei..”

accadrà, non preoccuparti.

anche tu sentirai un vuoto nello stomaco che non saprai spiegarti

quella sensazione che un abbraccio non sia mai abbastanza e che ne servano duemila per sentirti soddisfatta,

anche tu sentirai le mani tremare al terrore di perdere chi ti fa stare bene,

so che adesso non ci credi perché ti ritrovi col cuore di pietra

pensi ancora “perché non io?”

non c'è nessun motivo.

accadrà, vedrai.

arriverà qualcuno a cui non dovrai spiegare niente

e capirà tutto

qualcuno che ti porterà in ogni posto possibile senza muovervi d'un passo,

accadrà, non preoccuparti

un amore che ti farà pensare finalmente

“ora non devo più preoccuparmi.”


 

lunedì 21 settembre 2020

Manu Chao - Bella Ciao

ADDIO


Lui non ti darà più il buongiorno, né la buonanotte.
Non ti chiederà più come stai o che fai. Non ti dirà che gli manchi, che ti pensa, che sei bella.
Non ti raggiungerà più là dove tu gli avevi detto di essere.
Perché anche tu non gli scriverai più. Non gli darai il buongiorno e il pensiero di te, di un tuo messaggio non lo sveglierà più la mattina. Non gli dirai che ti manca o che stai andando a far la spesa, ne che stai facendo le pulizie o che stai ascoltando la stessa canzone per la ventesima volta. Non saprà che, mai, ti abituerai alla sua assenza e che per sempre un pezzo di te rimarrà a lui. Il silenzio è l'unica risposta che ti rimane. Un silenzio assordante che non sai decifrare, ma a cui ti dovrai abituare.

 

venerdì 18 settembre 2020

ANNEGO ...

Se sei mio amico…
aiutami a lasciarti.
Se sei il mio amante…
aiutami a guarire da te.
Se avessi saputo che l’amore era così pericoloso…
non avrei amato.
Se avessi saputo che il mare era così profondo…
non avrei navigato.
Se avessi saputo quale sarebbe stata la mia fine…
non avrei iniziato.
Ti desidero,
insegnami a non desiderare…
Insegnami
come sradicare dal più profondo le radici del tuo amore…
Insegnami
come le lacrime muoiono negli occhi…
Insegnami
come muore il cuore…e come si suicidano le passioni.
Se sei profeta,
liberami da questo incantesimo,
salvami da questa miscredenza.
Il tuo amore è blasfemia,
purificami…
Se sei forte…
portami via da questo mare in tempesta…
io non so nuotare
e le onde azzurre nei tuoi occhi…mi trascinano verso
l’abisso.
Io non ho esperienza nell’amore,
e non ho neanche un battello.
Se ti sono così cara, allora…prendimi la mano.
Io sono innamorata dalla testa ai piedi.
Io respiro sott’acqua…
Io annego…
annego…
annego…

Nizar Qabbani


 

NULLA DA OFFRIRE


 

Non ho tanto da offrirti. Ho questi occhi che non stanno mai zitti e questo cuore che forse ama male perche ama troppo.


martedì 15 settembre 2020

STRINGITI A ME


“Stringiti a me”

 

Stringiti a me,
abbandonati a me,
sicura.
Io non ti mancherò
e tu non mi mancherai.

Troveremo,
troveremo la verità segreta
su cui il nostro amore
potrà riposare per sempre,
immutabile.

Non ti chiudere a me,
non soffrire sola,
non nascondermi il tuo tormento!

Parlami,
quando il cuore
ti si gonfia di pena.
Lasciami sperare
che io potrei consolarti.

Nulla sia taciuto fra noi
e nulla sia celato.
Oso ricordarti un patto
che tu medesima hai posto.

Parlami
e ti risponderò
sempre senza mentire.
Lascia che io ti aiuti,
poiché da te

mi viene tanto bene!

Gabriele D’Annunzio

 

 

venerdì 4 settembre 2020

A MANO A MANO...

A mano a mano ti accorgi che il vento
Ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso
La bella stagione che sta per finire
Ti soffia sul cuore e ti ruba l'amore
A mano a mano si scioglie nel pianto
Quel dolce ricordo sbiadito dal tempo

A mano a mano

giovedì 3 settembre 2020

IL MIO LUPO

- "Allora, com' è andata? Com'è stato ritrovarsi?"
- " Beh, come ti senti tu quando, dopo tanto, tempo torni a casa?"
- " Non capisco!!"
- "Come chiami tu il luogo in cui ti senti libera di essere te stessa,ti senti protetta, al sicuro, amata,desiderata e, soprattutto, felice?
Le sue braccia per me sono tutto questo, sono la mia casa!!"
-" Troppa dolcezza, mi fai venire il diabete!!"
-" Sarò pure sdolcinata,ma lui è l'Amore... è la persona che mai avrei pensato di trovare, di meritare... in un attimo mi è entrato dentro e mi ha incasinato la vita. È lui il mio sorriso, il mio pensiero fisso,le mie farfalle nello stomaco...lui la mia incertezza, la paura di non essere abbastanza, la paura di perderlo, la paura che alla fine non trovi il coraggio di volare.
Lui è tutto questo e molto di più. Se non lo avessi trovato, l'avrei cercato disperatamente, ovunque, in qualunque luogo e in qualunque tempo..."
- " Wow,sembra una favola, hai trovato il tuo principe azzurro!"
- No, non il mio principe azzurro, il mio lupo!!!"


Corinna Aghelopulos

Leonard Cohen A Thousand Kisses Deep

giovedì 27 agosto 2020

LUPO

- Ma quindi Cappuccetto
anche tu hai giorni “no”.

- Si Lupo, più di quanti immagini.
- Pensavo di essere l’unico fra noi due.
- A parte unghie e pelliccia siamo uguali io e te .

lunedì 20 luglio 2020

INFELICE


Appartengo a quella categoria di persone che non sono in grado di essere felici - ma non lo dico per sembrare melodrammatica, e nemmeno per autocommiserazione. È solo che è così. Per essere felici bisogna saper non pensare troppo, e io questo non sono capace a farlo: probabilmente c'è un interruttore da qualche parte, ma non l'ho mai trovato.
Per essere felici bisogna essere in grado di immergersi completamente nel singolo istante che si sta vivendo, cancellare tutto il resto - quello che c'era prima, quello che ci sarà dopo, quello che c'è attorno. Ma io no - non ho un cervello normale, è una specie di radar: deve sempre scandagliare distanze lunghissime, scavare chilometri sotto la superficie, non sta mai fermo, non è mai contento. È pignolo: si imbatte nelle cose, e forse potrebbe anche lasciarle correre, ma no - formula sempre dieci ipotesi diverse, propaga diagrammi pieni di domande, fa biopsie di ogni centimetro quadrato. Analizza, è spietato. È ansioso anche - per forza, vuole sempre avere tutto sotto controllo, e dovrebbe sapere che non si può, ma no, lo vuole lo stesso.
Quindi è così, sono fisiologicamente non in grado di essere felice, non è colpa di nessuno. Ma proprio per questo, invece, so far tesoro più degli altri dei momenti felici.
 
(Catherine Black)

lunedì 8 giugno 2020

Quanti uomini ho sentito dire che desiderano una donna intelligente nella loro vita!..

Quanti uomini ho sentito dire che desiderano una donna intelligente nella loro vita!..

Io li incoraggierei a pensarci bene.

Le donne intelligenti
Prendono decisioni da sole, hanno desideri propri e mettono limiti.


Tu non sarai mai il centro della sua vita perché questa gira intorno a se stessa.

Una donna intelligente non si lascerà manipolare né ricattare, lei non ingoia colpa, si assume responsabilità.

Le donne intelligenti
mettono in discussione, analizzano, litigano,
non si accontentano, avanzano.


Quelle donne hanno avuto una vita prima di te e sanno che continueranno ad averla una volta che te ne sarai andato.

Lei sta per avvisare, non per chiedere il permesso.

Queste donne non cercano nella coppia un leader da seguire,
a un papà che risolva la vita, né un figlio da salvare.


Loro non vogliono seguirti né segnare la strada a nessuno,
Vogliono camminare accanto a te.

Lei sa che la vita senza violenza è un diritto,
non un lusso né un privilegio.

Loro esprimono rabbia, tristezza,
gioia e paura allo stesso modo,
Perché sanno che la paura
non le rende deboli nello stesso modo in cui la rabbia non le rende "maschili".


Queste due emozioni e le altre, tutte insieme, la rendono umana e basta!

Una donna intelligente è libera perché ha lottato per la sua libertà.

Ma non è una vittima, è sopravvissuto.

Non cercare di incatenarla
perché lei saprà come scappare.


Ricorda che l'ha già fatto prima.

La donna intelligente sa che il suo valore non risiede nell'aspetto del suo corpo
Né in quello che faccio con lui.


Pensaci due volte prima di giudicarla per età, altezza, volume o comportamento sessuale,
perché questa è violenza emotiva e lei lo sa.


Quindi... prima di aprire la bocca per dire che desideri
a una donna "intelligente" nella tua vita, chiediti se sei davvero fatto per inserirti alla sua.

sabato 16 maggio 2020

“Si dice che la vita sia composta da 12 stanze.

“Si dice che la vita sia composta da 12 stanze.
12 stanze in cui lasceremo qualcosa di noi che ci ricorderanno. 12 le stanze che ricorderemo quando saremo arrivati all’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza dove è stato, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo.
Stanza, significa fermarsi, ma significa anche affermarsi. “La libertà che riprende stanza” è un modo dire.
Quando abbiamo trovato finalmente un posto dove fermarci abbiamo inventato le stanze. E gli abbiamo dato nomi, numeri e significati. La stanza dei giochi. La stanza della musica. le stanze della memoria. Sono infinite le stanze. Ma non ci pensiamo mai.
Sono così comuni nella nostra vita che le releghiamo ad essere vane chiamandole vani.
Poi ci sono le stanze con un carattere. Le stanze della gioia o del dolore. E stanze in cui rifugiarsi e quelle in cui recludersi.

Per ogni stanza che percorriamo apriremo una porta che ci porterà dentro e fuori da esse.
Le stanze sono vuote o piene e siamo noi a deciderlo. Come se le nutrissimo.
Ho dovuto percorre stanze immaginarie, per necessità. Perché nella mia vita ho dei momenti in cui entro in una stanza che non mi è molto simpatica detto sinceramente.
E’ una stanza in cui mi ritrovo bloccato per lunghi periodi, una stanza che diventa buia, piccolissima eppure immensa e impossibile da percorrere. Nei periodi in cui sono lì ho dei momenti dove mi sembra che non ne uscirò mai.
A volte si trova in un ospedale a volte a casa ma diventa sempre la stessa stanza. E’ una stanza talmente buia che anche gli affetti fanno fatica ad entrarci. Lo avverto, me lo hanno detto.
Ma anche lei mi ha regalato qualcosa, mi ha incuriosito, mi ha ricordato la mia fortuna. Mi ha fatto giocare con lei. Mi ha fatto cercare il significato di stanza, mi ha fatto incontrare storie di stanze. E delle stanze dentro al lavoro degli uomini. Che ne condizionano le scelte o ispirano loro malgrado. Quasi tutte le creazioni dell’uomo avvengono in una stanza. Che la vita quindi non è un tempo ma uno spazio. Infinito.
E mi ha fatto ridisegnare il concetto di stanza.
La mia stanza antipatica mi ha insegnato che Chopin scrisse i suoi Preludi dopo che avevano bruciato la sua stanza a Mallorca, che Cage compose stanze, che Bach fu il primo compositore ufficiale di stanze. Lo sapevate che le canzoni prima si chiamavano stanze? Si, perché la stanza è anche una poesia.
E poi che Orfeo entrò nelle stanze internali per fare il patto, che Rachmaninov si chiuse in una stanza e ne uscì suonando un brano di Sgambati su Orfeo e altro ancora.
E così ho imparato a inventare stanze da percorrere e mi ha dato la possibilità di scrivere queste 12 stanze nascoste, di costruirle. Mi ha fatto diventare oltre che compositore meteorologo, compositore pneumologo o compositore oceanografo anche un compositore carpentiere”.
Ezio Bosso

È morto Ezio Bosso, il pianista che sapeva commuovere. 15/05/2020

IO LI CONOSCO I DOMANI CHE NON ARRIVANO MAI
Ezio Bosso è morto oggi all’età di 48 anni, dopo che nel 2011 gli era stata diagnosticata una malattia neuro-degenerativa.
Direttore d’orchestra, compositore e pianista capace di emozionare come pochi, Ezio Bosso possedeva anche il dono della scrittura.
Esattamente un mesa fa, sulla sua pagina Facebook, il compositore aveva postato una riflessione su quanto stava accadendo.
Una poesia sulla fragilità della vita, sull’incertezza del domani, sulla possibilità di rinascere quanto tutto sembra perduto.
La sua sensibilità straordinaria, la sua capacità di cogliere i suoni e le vibrazioni del mondo e del cuore umano, non saranno cancellate e continueranno a vivere nella sua musica e nelle parole che ci ha lasciato.

IO LI CONOSCO I DOMANI CHE NON ARRIVANO MAI
Io li conosco i domani che non arrivano mai
Conosco la stanza stretta
E la luce che manca da cercare dentro

Io li conosco i giorni che passano uguali
Fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore

Conosco la paura di quei domani lontani
Che sembra il binocolo non basti

Ma questi giorni sono quelli per ricordare
Le cose belle fatte
Le fortune vissute
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci

Questi sono i giorni per ricordare
Per correggere e giocare
Si, giocare a immaginare domani

Perché il domani quello col sole vero arriva
E dovremo immaginarlo migliore
Per costruirlo

Perché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognare

Perché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per uno

Adesso però state a casa pensando a domani
E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo

giovedì 14 maggio 2020

STARE CON ME...

Stare con me è difficile...impegnativo, lo so e l’ho sempre saputo.
Sono una di quelle che vive di piccoli gesti e di attenzioni.
Un fiore, qualche bella parola, una cena fuori, una canzone, una porta tenuta aperta per farmi passare per prima, uno sguardo ogni tanto.
Sono una di quelle che danno peso alle parole. A quali vengono scelte, come vengono dette, al tono di voce. E le parole, quelle che segnano, devi dirle bene. Devi dimostrarle bene.
Sono una di quelle che non si accontenta, mai. Non mi accontento di un amore mediocre, di una relazione mediocre, di un uomo mediocre.
Sono una di quelle che ama la propria libertà, e proprio perchè la amo mi rifiuto di metterla da parte per il primo che promette amore eterno. Che poi si sa, le parole se le porta via il vento.
Sono una di quelle che è capace di mettersi a ballare senza musica sotto la pioggia, solo per sentirsi un po’ più viva, un po’ più libera, un po’ più selvaggia.
Sono una di quelle che se c’è una strada dritta, spianata, distesa sceglie quella più tortuosa, più diroccata e insidiosa, ma che in un modo o nell’altro arriva alla meta.
Sono una di quelle che non rimane indifferente o zitta se una cosa non le sta bene. No. Io sono una di quelle che sbatte pugni contro il muro, che si incazza e bestemmia contro il cielo per farsi sentire.
Sono una di quelle che non tieni in un angolo, perchè se voglio stare in disparte mi ci metto da sola.
Sono una di quelle che non sceglie chi giura amore o chi ostenta affetto in pubblico, ma che sceglie quelli con l’anima in fiamme, delusi e feriti e che per strappargli uno sguardo amorevole devi pregare, perchè se scegli loro stai sicura che ti distruggeranno, ma ti ameranno davvero.
Sono una di quelle che fa ciò che vuole, come vuole, con chi vuole, anche pentendosene ma lo fa perchè in quel momento vuole così.
Sono una di quelle che indossa un sorriso e la sua armatura e non la vedi crollare neanche se ti impegni, anche se poi magari crollo a casa da sola e piango... piango fino a finire le lacrime...
Sono una di quelle che passa le nottate sveglia, perchè la notte è per persone vere.
Sono una di quelle che vede e sente tutto, ma che non lo dà a vedere per poi colpirti e farti male quando vuole.
Sono una di quelle che incassa colpi su colpi ma non cade, e se cade si rialzerà sempre una volta in più. Perchè mi è stato insegnato così: toccare il fondo per avere più spinta.
Sono una montagna russa, io.
E tu preferisci le giostre a cavalli...
Vai...fai il giro sulla tua giostra a cavalli...
Tanto poi avrai solo voglia di scendere sognando e ricordando l’effetto che fa... andare sulle montagne russe.

ALLE DONNE PIACCIONO GLI UOMINI SICURI.

Alle donne piacciono gli uomini sicuri. Quelli che se si chiede "Dove andiamo oggi?" ti dicono un posto, e non il solito "Non so, decidi tu".
Alle donne piacciono gli uomini che se vogliono un bacio glielo danno, le prendono alla sprovvista, quando meno se lo aspettano.
Quegli uomini che se dicono una cosa la fanno, che non vivono nei "Ma", nei "Forse", che sanno decidere e che dimostrano di amare.

lunedì 11 maggio 2020

BENTORNATA SILVIA

Bentornata Silvia,
in un mondo diverso da quello che ti è stato impedito vivere durante la tua prigionia, che ritroverai ora, esso, prigioniero e preda di se stesso, proprio mentre tu sei tornata ad essere libera.
Bentornata Silvia, in quel mondo che ha scoperto un anno e mezzo dopo, ovvero parte di esso,
quella sovranista,
pronta a sentenziare e soprattutto dimenticare a comando
e per comodo,
l’importanza del volontariato.

Già, che cosa sarebbe successo ulteriormente in questo Paese abitato da anime nere,
se il volontariato, anzi i volontari, anzi le tante Silvie come te,
o le tante Roberta, Santa o Adriana non si fossero date da fare per portare aiuti e sorrisi.
Aiuti e carezze, a quelle anime in apnea di rapporti o peggio spesso messe dietro, all’ultimo banco della vita a soccombere di fronte alle priorità economiche e finanziare
che contemplano la morte altrui
per la ricchezza propria.

In questa direzione, il mondo che hai lasciato tempo fa
si è fatto ulteriormente barbaro e non animale, poiché come tu sai, loro, gli animali, danno prove di amori e sacrifici per la proprio prole, a volte ineguagliabili dal genere umano.

Bentornata Silvia,
in quel mondo che
si è tolta la maschera
rivelando il suo volto ipocrita, individualista e ha indossato ora
la mascherina della speranza.
Ma non per tutti cara Silvia.
In questo mondo che riscoprirai
non c’è posto per tutti,
e se bisogna scegliere tra salvare una vita tra quelle di un giovane o di un anziano si è già deciso per la vita del primo e la morte del secondo. Sai, è come se oramai ognuno di noi portasse un codice a barra dietro il collo e più ti avvicini alla scadenza naturale e prima puoi essere soppresso, omesso, ovvero ritenuto improduttivo o peggio essere un costo sociale da azzerare.

Loro però non conoscono l’importanza che un volontario da
ad ogni singola vita.
Come proprio la vita senza età, colori, religioni o orientamenti di genere sia sacra per un volontario
e che per questa, per ogni vita, capaci di sopportare quello che tu hai sopportato.

Bentornata Silvia,
in quel Paese che un attimo dopo al tuo rapimento scriveva sui social come marea incontenibile
in ossequio ai sui Duci e Subrette che dovevi morire, essere violentata, stuprata, lasciata in mano ad orde di musulmani per farne carne da macello.

Bentornata Silvia,
in quel Paese che ancora oggi chiede conto di quanti soldi
siano stati spesi per il tuo rilascio maledicendo il Governo poiché
quei soldi servono ad altre priorità del Paese e che in fondo tu te la sei cercata.
Che altro non sei che una zecca buonista da lasciare a sollazzo
dei terroristi prima,
e morire in Africa poi.

È vero, te la sei cercata Silvia,
lo sai tu, lo so io, lo sappiamo tutti quelli che si sono fatti uno zaino e sono partiti per un mondo migliore, per abitarlo di diritti, consapevolezza e progetti concreti
che seppur piccoli creano speranza. Certo ce la cerchiamo ogni giorno, poiché ogni giorno
vengono massacrati vite e diritti
di uomini e donne
in ogni angolo del mondo,
persino sullo stesso pianerottolo dei nostri palazzi.

Bentornata Silvia
in quel Paese dove una donna
è stata trascinata per i capelli per strada e presa a calci durante la quarantena.
Bentornata in quel Paese
dove a una donna è stato dato fuoco nella sua auto e dove solo nel 2019 ne sono state massacrate, deturpate, a centinaia.

Bentornata Silvia
in quel Paese che ha il triste primato di femminicidi,
di violenza sulle donne,
dove nel 2017 sono state oltre
50 mila le donne che hanno denunciato di avere subito violenza
il che implica che almeno il doppio sfugge per vergogna o paura alla stima delle denunce.
Dove le migliaia e migliaia di denunce per incidenti domestici sostiene anche l’Inail in tanta parte nascondono di contro aggressioni familiari.

Bentornata Silvia
in quel Paese che ti ha chiamato
oca giuliva, puttana,
amante dei negri.

Bentornata in quel Paese che
a ben vedere ogni giorno,
non c’è un giorno, che risparmi ad una donna tutto quello che
xenofobi e suprematisti ti hanno augurato accadesse in Africa.
Ecco la mediocrità di questo Paese, l’ipocrisia che nasconde
le cicatrici dell’anima di centinaia di migliaia di donne violate nel corpo e nell’anima sotto la coperta di un apparente perbenismo
.
Bentornata in quel Paese che
non parla per sentito dire,
che pratica anzi tutto ciò che ti ha augurato ogni giorno alle nostre donne.
Si perché ognuno di noi ha la propria donna, madre, compagna, sorella, figlia, amica che sia
e che quel proprio è da riferirsi solo alla condizione di amore esclusivo che si può sentire per ognuna di loro che non deve,
ne può mai diventare ossessione.

Bentornata Silvia,
e sai, posso capire come presto sarà forte la tua voglia di ripartire poiché tu da volontaria hai già mille cose da fare, sogni da annaffiare,
giardini di anime da curare
e sorrisi ancora e ancora da donare a tutti quei bambini che riversandosi addosso come marea colorata ed innocente ci riempiono di emozioni e senso di responsabilità per il loro sempre più incerto e precario futuro. Soprattutto conosco quel sentimento che ti ha già portato
a perdonare ogni insulto poiché
le tue priorità albergano nell’amore e non nel rancore.
Quante emozioni si perdono quanti non conoscono cosa implichi essere volontari, fare una scelta,
stabilire da quale parte stare,
proprio come hai fatto tu Silvia.
Bentornata.

 di Maurizio Alfano
10 maggio 2020

lunedì 4 maggio 2020

SONO UN LUPO

"Sono un lupo e mi domando dove sei ora… uomo."
"Quando tornerai, entra con delicatezza nel mondo, abbraccialo con umiltà e ringrazialo per ogni istante di libertà che ti ha donato e ti donerà. La cultura non è sapere tutto, ma è sapere dove e come trovare le giuste risposte. Quelle risposte che ti dicono di non collezionare cose su cose, ma momenti ed emozioni. Sii pronto a rinnovarti e, come me, mettiti in ascolto di ciò che ti occorre veramente per vivere."

R.E.M. (Everybody Hurts)

NON ERO COSI'

Non ero così. Non lo ero per niente!!! Avevo l'abitudine di fidarmi sin da subito delle persone. Perché io partivo dal presupposto che, se fai del bene devi ricevere altrettanto bene. Ma mi sbagliavo alla grande. Il mio lato buono, disponibile, dolce è stato la mia condanna. Le stesse persone alle quali l'ho mostrato lo hanno usato per farmi del male. Mi si è rivoltato contro. Oggi sono cosi :
acida, fredda, scostante e a tratti anche strafotteente. Dalle persone mi aspetto solo il peggio. Preferisco pensar male, magari sbagliarmi, che vedere del buono in tutti e rimanere delusa. E credetemi, sarei disposta a dare ancora il meglio di me se non fosse per il fatto che è stato distrutto ....

AD UNA DONNA E' SUFFICIENTE NASCERE DONNA

Ad una donna non servono attributi maschili per essere coraggiosa.
Ad una donna è sufficiente nascere donna, per passare la vita a schivare mine antidonna: i pregiudizi ed il patriarcato.

domenica 26 aprile 2020

FATTA DI BARRIERE

Sei fatta di barriere tu, ed ogni barriera è composta da un lucchetto differente.
Poi credo che ci sia anche dell'acciaio in te per parare i colpi che la vita ti da, sei fatta anche di ghiaccio perche così non lo senti il calore che emanano certe emozioni e cosi fa meno male, ma sei fatta anche di sole
quello che butti fuori quando hai bisogno di accendere la tua vita e quella degli altri.
Sei fatta di poca memoria, che ti serve a dimenticare i momenti brutti quelli che ti hanno scheggiata.
E poi sei fatta di abbracci, quelli che ti mancano, quelli che ti hanno segnata, quelli che ti feriscono, quelli che si formano con addii che non sono mai davvero addii.
E sei fatta di super poteri, quelli che ti rendono più fragile di tutti e poi più forte di tutti, perché quando sorridi, sorridi di più e quando piangi, tu piangi di più.

Cit.

TI NASCONDI

Ti nascondi perché hai paura di mostrare troppo di te. Scappi sempre così nessuno puó toccarti, nessuno puó ferirti ancora. Hai dentro un posto chiuso a chiave dove tieni te stessa, le tue fragilità, le tue paure vere, le volte che crolli, è tutto la dentro e non vuoi che qualcuno raggiunga quel punto.
Quel punto che hai faticato a costruire, quel punto esatto che ti fa correre, scappare, piangere da sola. Vuoi tante cose tu, piccola sognatrice, ma soprattuto vuoi non aver paura di lasciarti andare, vuoi non aver paura di fermarti e sapere che ne vale la pena mostrare ció che nessuno ha mai visto di te.

giovedì 23 aprile 2020

Scelse di essere semplicemente se stessa un fiore selvatico

PIU' TENEREZZA




RACCONTAMI

“Raccontami la verità: mi tormenterà meno della mia immaginazione.”

RISERVATA

Semplice
Sono riservata, non arrogante.
Sono sensibile, non debole.
Sono umile, non stupida.
Semplice.

TU FAI LA DIFFERENZA

Tu fai la differenza ❤️
"Esserci quando è il momento,
Non quando si ha un momento, è questa la differenza".

È proprio questa differenza
che tanto può cambiare le cose :
La differenza tra chi sa starti vicino,
anche quando ti è lontano.
La differenza tra lo stare accanto e l'esserci.
A volte la presenza di una persona
che è di fianco a noi non la notiamo neanche, altre volte invece riusciamo a sentire fortissimo la presenza di qualcuno che però
non è con noi.
È la differenza tra chi,
Anche dopo averti trovato, continua a cercarti
e chi invece vorrebbe solo essere rincorso.
Tra chi cerca di conquistarti ogni giorno,
Anche dopo averti già conquistato.
La differenza tra chi in amore ci dà soluzioni
È chi invece solo problemi.
Tra chi ci dà sicurezze, fiducia
È chi al contrario dubbi, paure.
La differenza che c'è quando parli con lui
Piuttosto che quando parli di lui.
Sta tutto lì, in questa sottilissima ma profonda differenza.
La stessa che c'è tra una cosa che ci piace e una che si ama:
Se ti piace una Margherita la strappi da terra
E la prendi con te,
Quando la ami, viceversa, la lasci dov'è
Ma inizi a innaffiarla tutti i giorni.

Quella Differenza, per me, sei tu.
Tu che a differenza degli altri riesci a darmi tutto, senza che io ti abbia chiesto nulla.

martedì 21 aprile 2020

MUOIONO

Muoiono.
Sta morendo la migliore delle generazioni,
Quella che senza studi, ha educato i suoi figli,
quella che senza risorse
li ha aiutati durante la crisi.
Stanno morendo
quelli che hanno sofferto di più
quelli che hanno lavorato come bestie
quelli quotati più di chiunque altro.
Muoiono quelli che hanno passato tante difficoltà
quelli che hanno sollevato il paese
quelli che ora desideravano solo
godersi i nipoti.
Stanno morendo da soli e spaventati.
Se ne vanno senza disturbare,
quelli che meno danno fastidio
Se ne vanno senza un addio.

Anonimo

LASCIA CHE VIVA.

Lascia che viva.
Non privarla delle sue abitudini, delle sue passioni, dei suoi amici più cari. Non pretendere di essere soltanto tu il centro della sua esistenza. Deve amarti liberamente. Deve sceglierti ogni giorno. Nonostante gli amici, nonostante le passioni, nonostante le abitudini.
Deve sceglierti perché sei tutto ciò che desidera e non perché sei tutto ciò che gli resta.

Cit.

mercoledì 15 aprile 2020

SE NE VANNO.

Se ne vanno.
Mesti, silenziosi, come magari è stata umile e silenziosa la loro vita, fatta di lavoro, di sacrifici. Se ne va una generazione, quella che ha visto la guerra, ne ha sentito l’odore e le privazioni, tra la fuga in un rifugio antiaereo e la bramosa ricerca di qualcosa per sfamarsi. Se ne vanno mani indurite dai calli, visi segnati da rughe profonde, memorie di giornate passate sotto il sole cocente o il freddo pungente. Mani che hanno spostato macerie, impastato cemento, piegato ferro, in canottiera e cappello di carta di giornale. Se ne vanno quelli della Lambretta, della Fiat 500 o 600, dei primi frigoriferi, della televisione in bianco e nero. Ci lasciano, avvolti in un lenzuolo, come Cristo nel sudario, quelli del boom economico che con il sudore hanno ricostruito questa nostra nazione, regalandoci quel benessere di cui abbiamo impunemente approfittato. Se ne va l’esperienza, la comprensione, la pazienza, la resilienza, il rispetto, pregi oramai dimenticati. Se ne vanno senza una carezza, senza che nessuno gli stringesse la mano, senza neanche un ultimo bacio. Se ne vanno i nonni, memoria storica del nostro Paese, patrimonio della intera umanità. L’Italia intera deve dirvi GRAZIE e accompagnarvi in quest’ultimo viaggio con 60 milioni di carezze...🙏
RICEVUTO da Dott.Begher,pneumologo ospedale S.Maurizio. Mi chiede di divulgarlo...aiutami!