giovedì 27 gennaio 2011

Nel giorno della memoria 27 gennaio 1945 "Ieri come Oggi"



"Devi stare attenta perche' e' come un cane! Se vede qualcosa 

prova a scoparla, se non riesce a scoparla prova a mangiarla......

se non riesce a mangiarla ci piscia sopra".


venerdì 21 gennaio 2011

Forse il tentare porta persino all’infelicità.


Forse tutto il rumore del mio desiderio ha tenuto lontano lo strano uccello dalle mie spalle.
Ho inseguito la felicità così a lungo e così fortemente.
Ho cercato nei luoghi più remoti, in lungo e in largo.
Ho sempre immaginato che la felicità fosse un’isola nel fiume.
Forse essa è il fiume.
Pensavo che la felicità fosse il nome di una taverna in fondo alla strada.
Forse essa é la strada.
Credevo che la felicità fosse sempre domani, e poi domani e domani ancora.
Forse essa è qui.... Forse essa è ora....
E io ho guardato in qualsiasi altro luogo.

“Il canto della meditazione” di Osho

lunedì 17 gennaio 2011

Mi mancherai....



Poteva esistere un insulto maggiore di una simile
magnanimità?....
A riflettere, il mio dolore
sarebbe stato lenito....
se mi fossi presa
esplicitamente da lui
ancora un solo, un ultimo
insulto!!!.....
Cl@.

sabato 8 gennaio 2011

l'inno a Iside



Perchè io sono la prima e l'ultima,
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la mamma e la figlia,
...Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato,
Io sono la consolazione dei dolori del parto,
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che mi creò,
Io sono la madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figlio respinto.
Rispettami sempre,
Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.

sabato 1 gennaio 2011

La voce a te dovuta


Non ho bisogno di tempo

per sapere come sei:

conoscersi è luce improvvisa.

Chi ti potrà conoscere là dove taci

o nelle ore in cui tu taci?

Chi ti cerchi nella vita

che stai vivendo, non sa

di te che allusioni,

pretesti in cui ti nascondi. [...] Io no.

Ti ho conosciuto nella tempesta.

Ti ho conosciuto, improvviso,

in quello squarcio brutale

di tenebra e luce,

dove si rivela il fondo

che sfugge al giorno e alla notte.

Ti ho visto, mi hai visto ed ora [...]

sei così anticamente mio

da tanto tempo ti conosco

che nel tuo amore chiudo gli occhi

e procedo senza errare,

alla cieca, senza chiedere nulla

a quella luce lenta e sicura...

Pedro Salinas