giovedì 10 giugno 2010

Non desiderare è l'unica "Perfezione"



Sono io la luna
nelle notti buie
quando non mi vedi.
Tra le nuvole delle tue certezze
io sono l'incertezza
che fa di te una nota nuova
al di fuori del pentagramma
dove solo orecchie divine
possono udire
la musica primordiale
del nulla prima di tutto
che comprende quel poco
che tu chiami vita.

Non voglio più
che qualcuno s'innamori di me.
Dovrei amarlo d'un amore oltre me
e ciò sarebbe già dolore e finitezza
in un cielo che sa ormai d'infinito
e non ha più né fine né principio.

Sul filo spinato dell'anima
non ci sono lacci né nodi
al di là del bene e del male.
Né certezze al di fuori del dubbio.

E non desiderare è l'unica perfezione
in una vita imperfetta
poiché tutto è possibile
solo se lasci indefinito il confine
e trovi complimento nell'esistere.

Voglio solo carezzarti l'anima
e non morderti il cuore.
E' così facile stregare corpi al mio corpo
e strappare consensi con i miei occhi.
Se solo i miei occhi decidessero
di diventare cortigiani d'altre realtà.

No sono e voglio essere
altro oltre l'amore
sarò per te solo
improvvisa vertigine
oltre le tue emozioni.
Perdizione e sogno
oltre l'illusione d'esistere
l'illusione mia tua.

E ti sto toccando dentro
da lontano
oltre lo spazio e il tempo
oltre la mia e la tua essenza
oltre il dicibile
di stupide parole in rima
oltre te e me
nell'infinitezza di un noi
che non esiste.

E tu ricorderai un giorno
questo momento
nella sua assurdità d'esistere
nel delirio al di fuori del tempo
oltre il solco che la realtà traccia
per paura di un sogno
che tu non puoi sognare.

E scambierai per poesia il miraggio
di stringere un corpo forse ambito
ma al di la del quale non coglieresti
che il calore della carne
effimera e finita
e l'immortalità degli dei
ti sfuggirebbe tra le dita.

Quando grande può essere il mondo
tutto nella nostra anima
se si scioglie dei lacci del possibile
reso possibile della libertà
d'infrangere le barriere
costruite da altri per altri.
Barriere che non appartengono
né alla mia né alla tua essenza.

In questo tuo silenzio adesso
io colgo la perfezione d'un attimo
senza il rumore della ragione
oltre il tempo
oltre te e me
e il mondo
e Dio

Grazia Longo

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