domenica 14 marzo 2021

BEATI VOI...


Beati voi che sapete sempre qual è la cosa giusta.
Che non sbagliate mai.
Che avete le idee chiare, non vi sfiora mai il dubbio e non vi mettete in discussione.
Che avete sicurezze granitiche e verità assolute.
Che non vivete come funamboli sul filo di incoerenza, volubilià, contrasti e contraddizioni.
Beati voi che non avete paure, che non avete limiti.
Che fate tutto senza pensarci.
Voi che non sapete quanto fortunati siete.
Voi che date tutto per scontato.
Voi che non vi godete mai la bellezza delle piccole cose: andare a comprare il giornale a piedi, godersi un pomeriggio di sole, bere un caffè con un amico.
Beati voi che sentite di meno, che non vi fate scalfire da niente ,che mantenete distacco.
Beati voi che non sapete cos'è la paura di qualcosa che non c'è, che non sapete com'è quando non puoi scappare né staccare da te stesso, da ciò che hai dentro.
Beati voi che non dovete lottare costantemente con qualcosa di così grande e che non vi sudate i momenti.
Beati voi che non avete nausea e rigurgiti di insofferenza per questa decadenza imperante.
Beati voi che non sapete la fatica che ci vuole a sorridere comunque, a parlare, a fare conversazione, a dissimulare.
Sempre, continuamente, incessantemente.
Beati voi che avete vite lineari prive di tempeste.
Che non sentite il caldo e il freddo, che vi nutrite di pasti preriscaldati tiepidi e insipidi.
Che non mettete pepe, che avete una routine consolidata e rigida.
Che non avete sogni troppo grandi e ingombranti.
Che non pretendete il massimo da voi stessi.
Voi che trovate scuse e pretesti.
Che vivete di alibi.
Che non siete così maledettamente inadatti a una vita che stride con l'anima e il sentire.
Beati voi che non avete ideali, che non ascoltate le parole delle canzoni, che non leggete e non vi immedesimate nei personaggi dei film.
Che non fantasticate mai prima di addormentarvi e che non vi aprite mai davvero con nessuno.
Beati voi che non avete mostri, fantasmi e demoni.
Voi che fate psicoanalisi per moda e date gli abbracci cosmici per vezzo.
Voi che avete bisogno della bifamiliare col cane e il giardino.
Voi che fate lavori che vi rendono infelici per risparmiare soldi per comprare cose di cui non avete bisogno per illudervi di essere felici.
Voi che vivete amori sintetici, misto acrilico e cellulosa.
Voi che neanche quando scopate vi lasciate andare, perché non si fa, non è perbene.
Che fingete gli orgasmi e vi censurate.
Che date baci in plexiglas e vi anestetizzate anima e cuore con lo spritz campari del sabato sera, perché "si sboccia poveri" come stile di vita.
Che siete così morbosamente legati all'ossessione della fedeltà e vi dimenticate della lealtà.
Che l'importante è l'etichetta, non l'intensità.
Beati voi che ogni due mesi trovate il grande amore e l'amore vero non l'avete mai provato.
Che scambiate passione e bisogno.
Amore e necessità.
Sentimento e possessione.
Sesso e intimità.
Che avete la vostra lista di priorità e vi dimenticate delle cose veramente importanti.
Che usate il profumo di Hugo boss e avete il cuore incrostato.
Che vi pettinate i capelli ma mai i pensieri.
Che volete bene un po' a tutti e nessuno.
Beati voi che non vi innamorate ogni giorno a prima vista e non dovete fare i conti con l'incapacità di amare.
Che non siete consapevoli di tutte le balle che dite, specialmente a voi stessi.
Che non siete obbligati a fingere di non sapere, di non capire, di non volere.
Beati voi che voglia e volontà son la stessa cosa.
Che bisogno e desiderio vi sembrano sinonimi.
Che mai, mai, vi interrogate su qualcosa.
Qualsiasi cazzo di cosa.
Sopratutto su voi stessi.
Beati voi che non avete la testa che va per i cazzi suoi e non dovete rincorrerla.
Voi che fate le foto posate e non vi importa di sembrare finti.
Voi che esibite con orgoglio la vostra merda, la vostra schiavitù, la vostra inconsistenza.
Che non importa la sostanza ma la forma.
Che parlate ore senza dire niente, che cianciate e non comunicate.
Voi che stringete mani senza convinzione, che non ridete troppo forte per non rovinare il trucco, che non sapete neanche cosa volete, di cosa avreste bisogno.
Beati voi che tutti i venerdì pesce e due volte a settimana carne rossa.
Che i carboidrati la sera mai.
Che cantate le stesse canzoni e percorrete sempre le stesse strade.
Che andate ogni anno nello stesso lido ad Ostia o viaggiate per il mondo per accumulare miglia e lo fate da turisti, non da viaggiatori.
Beati voi che potete decidere di essere la versione più opaca di voi stessi.
Voi che non piangete leggendo un libro, che non subìte l'influenza della pioggia e delle stagioni.
Voi che vi annoiate con voi stessi.
Voi che siete superficiali e mai leggeri.
Che non conoscete la soavitá della profondità.
Voi che non conoscete altri modi, altri mondi, altre realtà.
Voi che non volete essere nient'altro che ciò che siete.
Beati voi, perché per gli altri è un fottuto casino.

 

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