Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. (P. Neruda)
mercoledì 25 dicembre 2019
martedì 24 dicembre 2019
CARA STO AMANDO UN'ALTRA DONNA ...🖤❤️...
Sto amando un'altra donna
e la sto amando
con tutta quella serenità
che tu
non mi hai mai concesso,
ora capisco
che l'amore è questo, mettere in fila
giorni di felicità
non per forza conquistata con continue lotte.
Lei è bellissima
e coerente,
la magia della coerenza
è così stupefacente
che non saprei descrivertela, a te
quest'incantesimo
non è mai riuscito.
Sto bene,
lei ha preso in mano
la mia vita
e la mia testa
e ha fatto combaciare
ogni cosa,
ha dato un senso
e un ordine
alla mia casa,
è stata il posto in cui
mi sono salvato.
Ci sono giorni di sole
e tutti mi dicono
che sono una persona nuova e anche io
mi sento come se potessi mangiare le nuvole.
Esco prima dal lavoro
perché a volte
mi manca troppo
e ho bisogno di vederla,
ci vediamo tutti i giorni
ma solo quando sono con lei non penso a niente
e credo
di poter salvare il mondo quindi capiscimi
perché ogni volta
corro per abbracciarla
il prima possibile.
Non ti amo più
e non mi ami più
ma io ti scrivo
perché
quando ci incontriamo
io lo vedo
come mi guardi
e posso anche vedere
come io guardo te,
io BG
non ti amo più
ma tu resti
l'amore della mia vita,
esiste
un solo amore della vita
e noi lo abbiamo conosciuto, amato
e poi abbiamo smesso
di sentirne la mancanza
ma tu resti
l'amore della mia vita,
è difficile
farlo capire
agli altri
ma io mi smonto
quando ti vedo,
cambio occhi e cuore,
ritorno vecchio,
dura solo un attimo
perché io,
e neppure tu,
possiamo più permetterci noi,
però quell'attimo
c'è sempre,
come quando ti chiamo
al telefono
per sapere come stai, quell'attimo c'è sempre perché tu
sei l'amore della mia vita, l'incoerenza,
le lotte,
le ostinazioni
io con te
e per te
tutto questo
lo potevo sopportare.
Se devo descrivere l'amore
io parlo di lei
ma se mai mi chiedessero
di qualcosa
che va oltre l'amore
io parlerei di te
perché tu resisti
nonostante io
abbia smesso di amarti molto tempo fa.
Charles Bukowski
venerdì 20 dicembre 2019
sabato 7 dicembre 2019
sabato 23 novembre 2019
mercoledì 13 novembre 2019
NUBE CHE SCORRE
Continuo a sognare tutte le notti i lupi,i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine..
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine..
Lakota\Teton
domenica 10 novembre 2019
mercoledì 6 novembre 2019
IO SONO IL LUPO
Io sono il lupo.
La fame è la mia compagna,
la solitudine la mia sicurezza
un'eterna, triste condanna.
Io sono l'istinto.
Passi svelti nella notte,
il freddo è il mio giaciglio,
il vento la mia sola coperta.
Io sono il silenzio.
Un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume
occhi di brace nel profondo buio.
Io sono il mistero.
Canti d'amore alla luna,
lunghe corse inseguendo fantasmi,
ombre e tracce di odori e suoni.
Io sono il sogno.
La libertà pura, assoluta
che tracima violenta
su stagioni senza tempo.
Io sono alfa e omega
neve rossa d'ignare prede,
soffio di nuova vita
chiusura del naturale anello.
Io sarò forse ucciso,
mai disperso, cancellato
come immortale spirito del bosco
di nuovo vigore sarò creato.
Io sono il lupo.
La fame è la mia compagna,
la solitudine la mia sicurezza
un'eterna, triste condanna.
Io sono l'istinto.
Passi svelti nella notte,
il freddo è il mio giaciglio,
il vento la mia sola coperta.
Io sono il silenzio.
Un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume
occhi di brace nel profondo buio.
Io sono il mistero.
Canti d'amore alla luna,
lunghe corse inseguendo fantasmi,
ombre e tracce di odori e suoni.
Io sono il sogno.
La libertà pura, assoluta
che tracima violenta
su stagioni senza tempo.
Io sono alfa e omega
neve rossa d'ignare prede,
soffio di nuova vita
chiusura del naturale anello.
Io sarò forse ucciso,
mai disperso, cancellato
come immortale spirito del bosco
di nuovo vigore sarò creato.
Io sono il lupo.
venerdì 25 ottobre 2019
mercoledì 23 ottobre 2019
LEI
Lei è quella che all'inizio incanta. Poi, col tempo, sazia, ingombra, chiede troppo, infine stanca.
Lei è una caramella morbida col cuore alla menta.
Fa giocare la lingua e poi un poco l'addormenta.
Lei è quella che tace e che va fatta parlare.
Poi però basta.
Perché non sa farlo più come si deve.
Lei è una caramella morbida col cuore alla menta.
Fa giocare la lingua e poi un poco l'addormenta.
Lei è quella che tace e che va fatta parlare.
Poi però basta.
Perché non sa farlo più come si deve.
Lei è quella che nasce miele e diventa improvvisamente sale.
Che non sa più di nulla, dopo.
Che sopportarla diventa quasi un dovere.
Lei è l'unica, la sola, quella davvero speciale.
Così preziosa che a un certo punto, però, te la devi conservare.
Se piange è vittima, se ride è sciocca.
Se stessa è troppo.
Se si difende, sbrocca.
Lei è una montagna di problemi, una frana da evitare.
Il solito disco che gira, la tempesta che però piace tanto cercare.
Lei è quella che un giorno uscirà da questa stanza.
E smetterà di farsi guerre contro eroi di carta.
Quel giorno tornerà, camminando da sola.
E sarà forte. Sarà forte abbastanza.
Web
Che non sa più di nulla, dopo.
Che sopportarla diventa quasi un dovere.
Lei è l'unica, la sola, quella davvero speciale.
Così preziosa che a un certo punto, però, te la devi conservare.
Se piange è vittima, se ride è sciocca.
Se stessa è troppo.
Se si difende, sbrocca.
Lei è una montagna di problemi, una frana da evitare.
Il solito disco che gira, la tempesta che però piace tanto cercare.
Lei è quella che un giorno uscirà da questa stanza.
E smetterà di farsi guerre contro eroi di carta.
Quel giorno tornerà, camminando da sola.
E sarà forte. Sarà forte abbastanza.
Web
martedì 22 ottobre 2019
ADESSO VOGLIO DIRTELO
Ti voglio bene quando sei incazzata, quando stai per i fatti tuoi perché hai pensieri che nessuno comprende, o semplicemente perchè sono i tuoi pensieri. Ti voglio bene quando sorridi ma poi ti si girano i coglioni, la vita è così imprevedibile e non mi piace chi tiene lo stesso sorriso ebete per paura di esser trasparente.
Ti voglio bene perché non stai in superficie, tu vai a fondo, a fondo perché lì, dove attingi ossigeno trovi anche quelle risposte che i superficiali, quelli che rimangono a guardare non vogliono. Risposte che altri preferiscono non conoscere, realtà che evitano, che temono quindi da cui è più facile scappare.
Ti voglio bene quando sei triste e quando mi fai sconquassare dalle risate con due parole ed un punto esclamativo.
Ti voglio bene perché non sarai mai uguale a nessuno e nessuno potrebbe mai essere come te.
Ti voglio bene perché sei come sei e niente, nessuno potrebbe far sì che questo cambi.
I fatti invece, quelli si cambiano anche in modo improvviso e di conseguenza cambia il "sentire" ed è per questo che ognuno di noi può passare da un bel momento di gioia ad un dolore profondo, ma tu rimarrai sempre la stessa, tu rimarrai la sorella che mi tengo stretta, la sorella che ho trovato e che non vorrei perdere per nessuna ragione al mondo perché tanto, tanto preziosa.
Non conosco persona più autentica di te ♡
Ecco fatto!
Se a qualcuno sembra troppo, sappia che invece non è nemmeno tutto...
venerdì 18 ottobre 2019
GAZZELLA
Io sono la tua indomita gazzella,
il tuono che rompe la luce sul tuo petto
Io sono il vento sfrenato sulla montagna
e il fulgore intenso del fuoco dell’ocote.
Io scaldo le tue notti,
accendendo vulcani nelle mie mani,
bagnandoti gli occhi col fumo dei miei crateri.
Io sono arrivata fino a te
vestita di pioggia e di ricordi,
ridendo la risata immutabile degli anni.
Io sono l’inesplorata strada,
la chiarezza che rompe la tenebra.
Io metto stelle tra la tua pelle e la mia
e ti percorro completamente,
sentiero dopo sentiero,
scalzando il mio amore,
denudando la mia paura.
Io sono un nome che canta e si innamora
dall’altro lato della luna,
sono il prolungamento
del tuo sorriso e del tuo corpo.
Io sono qualcosa che cresce,
qualcosa che ride e piange.
Io,
quella che ti ama.
il tuono che rompe la luce sul tuo petto
Io sono il vento sfrenato sulla montagna
e il fulgore intenso del fuoco dell’ocote.
Io scaldo le tue notti,
accendendo vulcani nelle mie mani,
bagnandoti gli occhi col fumo dei miei crateri.
Io sono arrivata fino a te
vestita di pioggia e di ricordi,
ridendo la risata immutabile degli anni.
Io sono l’inesplorata strada,
la chiarezza che rompe la tenebra.
Io metto stelle tra la tua pelle e la mia
e ti percorro completamente,
sentiero dopo sentiero,
scalzando il mio amore,
denudando la mia paura.
Io sono un nome che canta e si innamora
dall’altro lato della luna,
sono il prolungamento
del tuo sorriso e del tuo corpo.
Io sono qualcosa che cresce,
qualcosa che ride e piange.
Io,
quella che ti ama.
Gioconda Belli
mercoledì 16 ottobre 2019
martedì 15 ottobre 2019
UNA LETTERA DEDICATA A ME E A TE ...
Una Lettera Dedicata a Me e a Te...
“So che stai passando un momento difficile, che ti senti a disagio in questa situazione, e non vedi l’ora che tutto questo passi.
Passerà. Te lo prometto.
Presto, tutte le sfide, gli ostacoli, le lacrime saranno solo un ricordo.
La vita non ci pone mai davanti a prove che non siamo in grado di affrontare.
Sei più forte di quanto pensi e, dentro di te, hai tutte le risorse che ti servono per superare anche queste difficoltà.
Tutto avviene per il nostro massimo bene. Tutto. Anche ciò che stai passando adesso.
E fa niente se in questo istante non credi alle mie parole.
Accogli i tuoi dubbi, le tue paure, la tua rabbia. Accogli ogni sensazione che si presenta dentro di te.
Io ti avvolgerò comunque in un morbido abbraccio di amore, comprensione e tenerezza.
Ogni difficoltà è un’opportunità che la Vita ti sta donando.
È il suo modo di dirti che è arrivato il momento di aprire gli occhi, vedere ciò che non hai visto finora e imparare nuove lezioni di consapevolezza.
Guardati indietro. Quante altre prove hai già affrontato!
E sei ancora qui. Ce l’hai fatta in passato e ce la farai anche questa volta.
Respira, proprio come quando sei venuto al mondo e ti sei affacciato alla vita per la prima volta.
Respira profondamente e riempi di calma, tranquillità e pace ogni cellula del tuo corpo.
Va tutto bene. Non c’è nulla di cui avere paura o pre-occuparsi.
Lei al sicuro. È solo cambiamento.
E quando ti sentirai solo e perso,ricordati che IO sono e sarò sempre qui per te, pronto a sostenerti.
Sempre, in ogni istante, in ogni tuo passo, in ogni tua decisione.
Un abbraccio di luce e amore,
Il tuo Io più profondo.”
“So che stai passando un momento difficile, che ti senti a disagio in questa situazione, e non vedi l’ora che tutto questo passi.
Passerà. Te lo prometto.
Presto, tutte le sfide, gli ostacoli, le lacrime saranno solo un ricordo.
La vita non ci pone mai davanti a prove che non siamo in grado di affrontare.
Sei più forte di quanto pensi e, dentro di te, hai tutte le risorse che ti servono per superare anche queste difficoltà.
Tutto avviene per il nostro massimo bene. Tutto. Anche ciò che stai passando adesso.
E fa niente se in questo istante non credi alle mie parole.
Accogli i tuoi dubbi, le tue paure, la tua rabbia. Accogli ogni sensazione che si presenta dentro di te.
Io ti avvolgerò comunque in un morbido abbraccio di amore, comprensione e tenerezza.
Ogni difficoltà è un’opportunità che la Vita ti sta donando.
È il suo modo di dirti che è arrivato il momento di aprire gli occhi, vedere ciò che non hai visto finora e imparare nuove lezioni di consapevolezza.
Guardati indietro. Quante altre prove hai già affrontato!
E sei ancora qui. Ce l’hai fatta in passato e ce la farai anche questa volta.
Respira, proprio come quando sei venuto al mondo e ti sei affacciato alla vita per la prima volta.
Respira profondamente e riempi di calma, tranquillità e pace ogni cellula del tuo corpo.
Va tutto bene. Non c’è nulla di cui avere paura o pre-occuparsi.
Lei al sicuro. È solo cambiamento.
E quando ti sentirai solo e perso,ricordati che IO sono e sarò sempre qui per te, pronto a sostenerti.
Sempre, in ogni istante, in ogni tuo passo, in ogni tua decisione.
Un abbraccio di luce e amore,
Il tuo Io più profondo.”
venerdì 11 ottobre 2019
giovedì 10 ottobre 2019
IO VADO MADRE
Io vado, madre.
Se non torno,
sarò fiore di questa montagna,
frammento di terra per un mondo
più grande di questo.
Io vado, madre.
Se non torno,
il corpo esploderà là dove si tortura
e lo spirito flagellerà,
come l’uragano,
tutte le porte.
Io vado... madre...
Se non torno,
la mia anima sarà parola...
per tutti i poeti.
Se non torno,
sarò fiore di questa montagna,
frammento di terra per un mondo
più grande di questo.
Io vado, madre.
Se non torno,
il corpo esploderà là dove si tortura
e lo spirito flagellerà,
come l’uragano,
tutte le porte.
Io vado... madre...
Se non torno,
la mia anima sarà parola...
per tutti i poeti.
Abdulla Goran
Ai selvaggi, Ai Bizzarri, Ai Meravigliosi.
Ai selvaggi, ai bizzarri, ai meravigliosi.
A coloro che cavalcano le onde del mare e perdono di vista la riva.
A chi si libera delle regole, dell'etichetta, delle catene e parte alla ricerca della verità del proprio cuore.
A tutti i pezzi del puzzle scombinati, che non vengono invitati a partecipare al gioco della società, che restano indietro per imparare il proprio modo di volare, che nella sacra solitudine abbelliscono i cieli con le ali piene di libertà e la grazia del loro destino nato dall'anima incendiata.
Per i rari esseri ultraterreni che percorrono la strada meno affollata, che affrontano l'avventura con scopo e passione.
Ai ribelli, agli originali, alla solitudine che alimenta il loro spirito.
A chi non si conforma, nè torna indietro e non si fa da parte.
Per quelli che non sono nati per adattarsi ma per camminare gloriosamente altrove.
Per la tribù dei disturbatori che pensano fuori dagli schemi e sognano sui bordi dell'infinito.
A coloro che danzano anche se non conoscono i passi, che cantano anche se sono stonati e fuori sintonia.
Ai risvegliati il cui scopo è alimentare la propria anima e non morire di fame, il cui mantra è il battito del tamburo del proprio cuore e le infinite possibilità che scintillano all'orizzonte.
A quelli che hanno il coraggio di essere aperti, d'amare e vivere.
Ai maghi, ai mistici, agli incompresi.
Ai saggi che si muovono tra l'ombra e la luce.
A coloro che ululano alla Luna Piena e danzano nudi nei ruscelli.
A coloro che seguono la bussola dei loro cuori e credono nella stella polare del loro spirito.
Per chi ha il coraggio di cadere, di rompersi e frantumarsi.
Ai cacciatori di tempeste, a voi anime antiche che camminate su questa Terra.
Allo spirito selvaggio, queste parole sono per te.
A coloro che cavalcano le onde del mare e perdono di vista la riva.
A chi si libera delle regole, dell'etichetta, delle catene e parte alla ricerca della verità del proprio cuore.
A tutti i pezzi del puzzle scombinati, che non vengono invitati a partecipare al gioco della società, che restano indietro per imparare il proprio modo di volare, che nella sacra solitudine abbelliscono i cieli con le ali piene di libertà e la grazia del loro destino nato dall'anima incendiata.
Per i rari esseri ultraterreni che percorrono la strada meno affollata, che affrontano l'avventura con scopo e passione.
Ai ribelli, agli originali, alla solitudine che alimenta il loro spirito.
A chi non si conforma, nè torna indietro e non si fa da parte.
Per quelli che non sono nati per adattarsi ma per camminare gloriosamente altrove.
Per la tribù dei disturbatori che pensano fuori dagli schemi e sognano sui bordi dell'infinito.
A coloro che danzano anche se non conoscono i passi, che cantano anche se sono stonati e fuori sintonia.
Ai risvegliati il cui scopo è alimentare la propria anima e non morire di fame, il cui mantra è il battito del tamburo del proprio cuore e le infinite possibilità che scintillano all'orizzonte.
A quelli che hanno il coraggio di essere aperti, d'amare e vivere.
Ai maghi, ai mistici, agli incompresi.
Ai saggi che si muovono tra l'ombra e la luce.
A coloro che ululano alla Luna Piena e danzano nudi nei ruscelli.
A coloro che seguono la bussola dei loro cuori e credono nella stella polare del loro spirito.
Per chi ha il coraggio di cadere, di rompersi e frantumarsi.
Ai cacciatori di tempeste, a voi anime antiche che camminate su questa Terra.
Allo spirito selvaggio, queste parole sono per te.
martedì 1 ottobre 2019
ASSENTI DISTANZE
Quando non ci sei
quando non mi chiami
quando non ti fai sentire
quando sei lì per dire
io mi sento affogare dalle piogge passate
non respiro che le bugie mai dimenticate
scivolo nell'abisso delle incomprensioni
tutte le volte in cui tu mi abbandoni.
Ho paura di non mancarti abbastanza
ho paura che abbia già vinto la distanza
ho paura che non te ne freghi niente
non capisci che è così che ci si sente?
E divento il tipo di donna che non vorrei
mi allontano e penso solo ai fatti miei
maledetto il giorno in cui ti ho incontrato
perché tu non lo sai quanto ti ho già amato.
Posso cavarmela benissimo da sola
ma se benissimo non fosse abbastanza?
Io voglio vivere in modo straordinario ora
benissimo è soltanto una scusa che avanza.
Ma poi lo so che anche tu mi pensi
mi arrivano i tuoi pensieri densi
non importa che ti manchi il tempo
mi importa che ti manchi il tempo
con me
per me.
Per le nostre assenti distanze
per dare linfa alle speranze
per abbattere i pesanti venti
per far finta che non ti penti
e devo solo prenderti la mano
quella che tu non dai mai a nessuno
so che ti sembra sempre strano
stringimi forte e diventiamo uno
per vincere contro il mondo intero
per dire che stavolta è tutto vero
perché sono troppe le volte
nelle cose che mi son state tolte
in cui mi sono chiesta:
sei come tutti gli altri?
No, allora resta.
giovedì 19 settembre 2019
IL QUADRO MAI DIPINTO
Dovrà
capitare prima o poi che due anime selvatiche che non vogliono sentirsi
strette da nessuno, né chiuse agli angoli del mondo e che si amano
abbastanza da non scappare né inseguire, si fermino a comprendere che
completarsi è questo. È chiudersi all’aperto sapendo che a nessuno
dall’esterno sarà permesso entrare dentro. Si può rischiare di restare
insieme tutta la vita così, senza che sia una minaccia ma solo un
sublime stato di grazia e di strafottente e imbarazzante felicità.
Innamoratevi, non di chi vorrete raggiungere ad ogni costo,
ma di chi una volta raggiunto non vi farà più desiderare uscite di sicurezza.
ma di chi una volta raggiunto non vi farà più desiderare uscite di sicurezza.
Massimo Bisotti
mercoledì 18 settembre 2019
AMO PER NON POSSEDERE
Amo per non possedere, per lasciare andare, per riempire di me una donna e darle la mia voglia indomita di vivere.
Amo affinché tu sia tua, affinché non abbia padrone.
Amo per sminuire quelli che conoscerai dopo di me.
Amo perché sono superiore al mio amore, perché in lontananza tu sappia che io sono qualcosa che possiedi e non che ti manca.
Tutto questo per dirti che mi manchi e che non trovo l’antidoto.
Tutto questo per dirti che il fatto che mi manchi non mi ferisce né mi cura.
Tutto questo per dirti che il tuo ricordo è il male più forte che mi faccio io stesso.
Ma questo male è l’unico modo in cui posso ancora amarmi e respirarti.
Amo affinché tu sia tua, affinché non abbia padrone.
Amo affinché tu sia tua, affinché non abbia padrone.
Amo per sminuire quelli che conoscerai dopo di me.
Amo perché sono superiore al mio amore, perché in lontananza tu sappia che io sono qualcosa che possiedi e non che ti manca.
Tutto questo per dirti che mi manchi e che non trovo l’antidoto.
Tutto questo per dirti che il fatto che mi manchi non mi ferisce né mi cura.
Tutto questo per dirti che il tuo ricordo è il male più forte che mi faccio io stesso.
Ma questo male è l’unico modo in cui posso ancora amarmi e respirarti.
Amo affinché tu sia tua, affinché non abbia padrone.
lunedì 16 settembre 2019
MI DICHIARO COLPEVOLE
Mi dichiaro colpevole
di sognare a voce alta
di fidarmi dell'altro
di cercare la poesia.
Mi dichiaro colpevole
di dire quello che sento
di scommettere sul sentire
di credere in ciò che è detto.
Mi dichiaro colpevole
di sentire che è possibile
piangere un’assenza
battermi per un incontro.
Mi dichiaro colpevole
di vivere un altro tempo
di fidarmi di un gesto
di insistere per la verità.
Mi dichiaro colpevole
Sì.
Mi dichiaro colpevole.
Non me ne pento.
di sognare a voce alta
di fidarmi dell'altro
di cercare la poesia.
Mi dichiaro colpevole
di dire quello che sento
di scommettere sul sentire
di credere in ciò che è detto.
Mi dichiaro colpevole
di sentire che è possibile
piangere un’assenza
battermi per un incontro.
Mi dichiaro colpevole
di vivere un altro tempo
di fidarmi di un gesto
di insistere per la verità.
Mi dichiaro colpevole
Sì.
Mi dichiaro colpevole.
Non me ne pento.
Araceli Mariel Arreche
martedì 10 settembre 2019
FRAGILE
Ci sono persone troppo fragili, ed è proprio questa la loro debolezza
ma anche la loro bellezza: un’immensa fragilità, quasi fossero fatti di
cristallo, così trasparenti e luminosi, ma difficili da maneggiare, anche per gli altri.
Non resistono agli urti della vita, agli ostacoli, agli ammaccamenti, alle cadute.
Non resistono agli urti della vita, agli ostacoli, agli ammaccamenti, alle cadute.
~ Ferzan Ozpetek ~
lunedì 19 agosto 2019
NON HO VOLUTO SAPERE
…Non ho mai voluto sapere
Non ho mai voluto capire
Ho buttato via il mio tempo
Finché il tempo ha buttato via me
Non ho mai voluto andarmene
Ho sempre voluto rimanere
Perché la persona che sono
Sono le parti che recito
Così faccio trame e progetti
Spero e fantastico
Nel luccichio di una notte
Piena di sogni incompleti
E mi tengo aggrappata
A un mondo che va in rovina
Mentre mi addebitano anni
Che non posso permettermi di pagare
- SAVATAGE -
Non ho mai voluto capire
Ho buttato via il mio tempo
Finché il tempo ha buttato via me
Non ho mai voluto andarmene
Ho sempre voluto rimanere
Perché la persona che sono
Sono le parti che recito
Così faccio trame e progetti
Spero e fantastico
Nel luccichio di una notte
Piena di sogni incompleti
E mi tengo aggrappata
A un mondo che va in rovina
Mentre mi addebitano anni
Che non posso permettermi di pagare
- SAVATAGE -
giovedì 11 luglio 2019
TI MANCHERO'
"E ti mancherò un giorno. .. Sì..
Ma non come un dolce ricordo del tuo passato..
No...
Ti mancherò come l'aria quando sarai in apnea..
Ti mancherò come l' acqua quando sarai nel deserto..
ti mancherò così tanto..
Che vorrai strapparti di dosso il mio odore inciso nella tua mente ..
E vorrai graffiare la tua carne che si è mischiata con la mia...
E maledirai la tua bocca e tutto quello che ha fatto al mio corpo..
E piangerai.. Sì..
Tu che non hai pianto mai per nessuno.. Piangerai per me..
Solo...
in una stanza..
Chiuso nel silenzio della tua rabbia..
E soffrirai così tanto che vorrai lobotomizzarti il cervello... l' anima ...il cuore...
Per non dover sentire così più nulla..
Ti mancherò un giorno..
Arriverà...
Ma quel giorno..
Quel preciso giorno in cui desidererai tornare da me..
Io..
Io... non sarò più lì ad aspettarti.. "
A. D. Carelli
Ma non come un dolce ricordo del tuo passato..
No...
Ti mancherò come l'aria quando sarai in apnea..
Ti mancherò come l' acqua quando sarai nel deserto..
ti mancherò così tanto..
Che vorrai strapparti di dosso il mio odore inciso nella tua mente ..
E vorrai graffiare la tua carne che si è mischiata con la mia...
E maledirai la tua bocca e tutto quello che ha fatto al mio corpo..
E piangerai.. Sì..
Tu che non hai pianto mai per nessuno.. Piangerai per me..
Solo...
in una stanza..
Chiuso nel silenzio della tua rabbia..
E soffrirai così tanto che vorrai lobotomizzarti il cervello... l' anima ...il cuore...
Per non dover sentire così più nulla..
Ti mancherò un giorno..
Arriverà...
Ma quel giorno..
Quel preciso giorno in cui desidererai tornare da me..
Io..
Io... non sarò più lì ad aspettarti.. "
A. D. Carelli
mercoledì 10 luglio 2019
AMATI
" Tutti vogliamo essere amati, se questo non accade, essere
ammirati, se questo non accade, essere temuti, se questo non accade,
essere odiati e disprezzati, vogliamo risvegliare un’emozione
nell’altro, quale che sia; l’anima rabbrividisce davanti al vuoto e
cerca il contatto a qualsiasi prezzo".
Hjalmar Söderberg
sabato 15 giugno 2019
SULLA VITA
„No, non posso crederti. Sono sicuro che ti è avvenuto di desiderare
un'altra vita". Gli ho risposto che naturalmente mi era avvenuto, ma ciò
non aveva maggiore importanza che il desiderare di essere ricco, di
nuotare molto veloce o di avere una bocca meglio fatta. Erano desideri
dello stesso ordine. Ma lui mi ha interrotto e voleva sapere come vedevo
quest'altra vita. Allora gli ho urlato:"Una vita in cui possa
ricordarmi di questa“
Albert Camus
Albert Camus
E' TUTTO...
E’ tutto un “mi manchi” ma nessun “ti vengo a prendere”.
E’ tutto un “ci sentiamo” ma nessun “svegliami anche di notte”.
E’ tutto un “ci vediamo” ma nessun “scendi subito! Sono sotto casa tua”.
E’ tutto un “non ti prenderei mai in giro” ma nessun “ti porto in giro in capo al mondo”.
E’ tutto un corrersi dietro, ma nessun corrersi incontro.
E’ tutto un “ci sentiamo” ma nessun “svegliami anche di notte”.
E’ tutto un “ci vediamo” ma nessun “scendi subito! Sono sotto casa tua”.
E’ tutto un “non ti prenderei mai in giro” ma nessun “ti porto in giro in capo al mondo”.
E’ tutto un corrersi dietro, ma nessun corrersi incontro.
SU DI ME
La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non
avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla
come se non ti vedesse nessuno... Ricordati che la pelle avvizzisce, i
capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni. Ma l'importante non
cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito
è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela. Dietro ogni traguardo
c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finchè
sei vivo, sentiti vivo. Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che
lasci perdere...
sabato 8 giugno 2019
giovedì 6 giugno 2019
mercoledì 5 giugno 2019
PER FARE UNA DONNA
Per fare una donna
ci vuole il sale delle sue lacrime,
la forza delle sue paure,
Il coraggio del suo essere. Per fare una Donna
ci vuole la passione che la distingue,
L'Amore che sa donare,
l'istinto che sa seguire.
Per fare una Donna
ci vuole tutto l'impeto
della sua vita,
tutta la consapevolezza dei suoi
limiti
e tutta la ricchezza della sua mente.
Per avere una Donna
unica nella vita,
ci vuole il piacere
di saperla vivere,
la grande capacità
di saperla capire
l'immensa forza di
saperla Amare
ci vuole il sale delle sue lacrime,
la forza delle sue paure,
Il coraggio del suo essere. Per fare una Donna
ci vuole la passione che la distingue,
L'Amore che sa donare,
l'istinto che sa seguire.
Per fare una Donna
ci vuole tutto l'impeto
della sua vita,
tutta la consapevolezza dei suoi
limiti
e tutta la ricchezza della sua mente.
Per avere una Donna
unica nella vita,
ci vuole il piacere
di saperla vivere,
la grande capacità
di saperla capire
l'immensa forza di
saperla Amare
lunedì 3 giugno 2019
IO SONO ATTENTA
Io sto attenta
a non calpestare i fiori
a non schiacciare le chiocciole
a non pestare i piedi a nessuno
a chiedere sempre permesso
a dire sempre grazie
io sto attenta,
a sorridere
a non crollare di fronte
a chi non tollera il dolore
a non dimenticare nessuno
alle parole che uso
io sto attenta
e mi si spappola il cuore
quando gli altri,
distratti,
non si accorgono se cado
se arranco
se muoio.
Susanna Casciani
a non calpestare i fiori
a non schiacciare le chiocciole
a non pestare i piedi a nessuno
a chiedere sempre permesso
a dire sempre grazie
io sto attenta,
a sorridere
a non crollare di fronte
a chi non tollera il dolore
a non dimenticare nessuno
alle parole che uso
io sto attenta
e mi si spappola il cuore
quando gli altri,
distratti,
non si accorgono se cado
se arranco
se muoio.
Susanna Casciani
lunedì 13 maggio 2019
VERO SENTIRE
- Oggi l’hai sentito?!
- Sì.
- Ti ha chiamato?
- No.
- Allora ti ha mandato un messaggio...?!
- Nemmeno.
- Non capisco.
- Eppure non è complicato, sai?! Oggi l’ho “sentito” senza parole e senza voce. Succede. È regalare spazio al pensiero. Ed è meraviglioso. Domandarsi chissàcomesta o cosastafacendo... senza domandare. Immaginare la sua vita che scorre... parallela. Sperare che vada tutto bene e sapere per certo che, per qualunque cosa di bello-brutto che sia, io sono qui e lui... anche. Concedersi il tempo della mancanza. Evitare conversazioni di circostanza o messaggi di forma che servono solo a colmare vuoti. Scoprire che il VERO SENTIRE è privilegio di pochi, gioco sottile di libertà e giusta distanza...
- Cazzate. Io se amo qualcuno lo voglio sentire tutti i giorni.
- Io lo sento tutti i giorni.
- Non fare finta di non capire...
- Io capisco. Pensa... a me, a volte, capita di sentirlo di più quando non lo sento davvero. E ho la sua voce nell’orecchio e le sue mani addosso... Mi piace pensare a tutta la vita che ci racconteremo e a tutti i pensieri che potremo condividere.
- Ma, cavoli, non ti manca?!
- Sì. Mi capita quando “sento” che non lo sento. A volte succede, sai... Allora ho un po’ paura. Però passa. È umano.
- Io non sarei capace...
- Nemmeno io, forse, sarei capace di amarlo... se non così.
- Sì.
- Ti ha chiamato?
- No.
- Allora ti ha mandato un messaggio...?!
- Nemmeno.
- Non capisco.
- Eppure non è complicato, sai?! Oggi l’ho “sentito” senza parole e senza voce. Succede. È regalare spazio al pensiero. Ed è meraviglioso. Domandarsi chissàcomesta o cosastafacendo... senza domandare. Immaginare la sua vita che scorre... parallela. Sperare che vada tutto bene e sapere per certo che, per qualunque cosa di bello-brutto che sia, io sono qui e lui... anche. Concedersi il tempo della mancanza. Evitare conversazioni di circostanza o messaggi di forma che servono solo a colmare vuoti. Scoprire che il VERO SENTIRE è privilegio di pochi, gioco sottile di libertà e giusta distanza...
- Cazzate. Io se amo qualcuno lo voglio sentire tutti i giorni.
- Io lo sento tutti i giorni.
- Non fare finta di non capire...
- Io capisco. Pensa... a me, a volte, capita di sentirlo di più quando non lo sento davvero. E ho la sua voce nell’orecchio e le sue mani addosso... Mi piace pensare a tutta la vita che ci racconteremo e a tutti i pensieri che potremo condividere.
- Ma, cavoli, non ti manca?!
- Sì. Mi capita quando “sento” che non lo sento. A volte succede, sai... Allora ho un po’ paura. Però passa. È umano.
- Io non sarei capace...
- Nemmeno io, forse, sarei capace di amarlo... se non così.
domenica 21 aprile 2019
OCTAVIO PAZ moriva 20 APRILE 1998
Due corpi
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due pietre
e la notte deserto.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte radici
nella notte intrecciate.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte coltelli
e la notte lampo.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due pietre
e la notte deserto.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte radici
nella notte intrecciate.
Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte coltelli
e la notte lampo.
mercoledì 17 aprile 2019
MI DETESTO
Mi detesto. Detesto il modo in cui parlo, la mia mimica facciale che non
mi permette di nascondere niente, non lascia spazio a libere
interpretazioni. Il modo in cui mi muovo e il modo in cui rimango inerme
di fronte a troppe situazioni. Detesto la facilità con cui perdo il
controllo, con cui alzo la voce. Odio la severità con cui mi tratto e la
permissività che concedo a chiunque, odio imporre a me stessa di non
raccontarmi per poi cedere, farlo, e pentirmene un secondo dopo.
Odio il fatto stesso che mi pento di ogni cosa; di essermi scusata, di
non averlo fatto, di aver concesso una seconda, terza e quarta occasione
o di non aver concesso nemmeno la prima.
Odio la mia eterna indecisione, il mio terrore costante di disturbare. Detesto lavorare su tutto questo, svegliarmi diversa, e detestare anche la nuova me, ogni volta. E più di tutto mi detesto per il fatto stesso di detestarmi.
Odio la mia eterna indecisione, il mio terrore costante di disturbare. Detesto lavorare su tutto questo, svegliarmi diversa, e detestare anche la nuova me, ogni volta. E più di tutto mi detesto per il fatto stesso di detestarmi.
A CHI GIOISCE DELL’INCENDIO DI NOTRE DAME 16 / 04/ 2019
Le cattedrali, specialmente quelle gotiche, sono chiamate “libri
parlanti” poiché, con la capillare presenza iconografica sotto forma di
bassorilievi, statue, affreschi, dipinti, vetrate, “parlavano” al popolo
in epoche in cui la lettura era patrimonio di pochi e quella delle
sacre scritture era comunque severamente proibita. E in questa
iconografia gli autori del tempo immettevano le loro credenze non solo
cristiane ma culturali, popolari, tradizionali, di costume, di arcaiche
reminiscenze, di substrato pagano.
Chi le sa interpretare sa bene che vi si “legge” quel patrimonio culturale, storico e sociale che NON ci è pervenuto dai libri, perché, semplicemente, i libri erano monopolizzati dalla Chiesa e dal potere costituito che si pretendeva voluto da Dio stesso.
Se oggi conosciamo le vere radici dell’Europa, che non sono cristiane, ma sono pagane, celtiche, germaniche, classiche, slave, lo dobbiamo in buona parte a queste cattedrali “parlanti”.
Quegli atei che di ateo hanno solo il nome, ma che in realtà esprimono il loro ateismo inventandosi bestemmia e Pavoneggiandosi della propria ignoranza ed idiozia, e
denigrano le cattedrali in quanto cristiane, si mettono alla stregua dei cristiani che distrussero i templi pagani.
Un conto è accusare la Chiesa di aver fatto erigere edifici per imporre alle genti il proprio culto, e qui siamo d’accordo nel non giustificare un comportamento abietto che ci portiamo dietro da due millenni. Tutt’altro conto è “demolire” lavori che prima di essere opere religiose sono stati opere dell’ingegno umano, dell’inventiva e della intelligenza di progettisti, costruttori, mastri scalpellini, vetrai, muratori e via dicendo, e -soprattutto- sognatori che hanno voluto dare un tributo al Divino emulando la Natura nel raggiungere altezze simili a quelle di alberi e rocce, nell’imitare i giochi di luce e l’imponenza di boschi e radure tramite i colori delle vetrate, le capriate e le volte a crociera, nell’ispirarsi ai massicci alberi creando navate, colonne e capitelli fioriti.
Senza contare poi che tutti questi elementi architettonici erano ampiamente usati e conosciuti ben prima dell’avvento della Chiesa e adoperati secoli prima dell’avvento del cristianesimo, a cominciare dall’arco, prima vera sfida architettonica alla gravità.
Svilire così l’operato di masse di artisti ispirati non solo dal Divino ma principalmente dal mero e personale appagamento dell’esprimere creatività e del comunicare sentimento, significa essere sulla buona strada per diventare come quegli estremisti che hanno devastato i Buddha afgani, il museo di Mosul (coi reperti nientemeno che della città di Ninive, della quale hanno distrutto persino le mura), una cospicua parte dell’apparato museale del Cairo, Palmira e tante altre testimonianze delle nostre radici.
Se si potesse togliere quei capolavori al clero sarei il primo a farlo, ma le opere dell’ingegno umano vanno rispettate, protette, amate.
Altrimenti non si è uomini ma bestie.
(Grazie al gruppo : L'Arca del Libero Pensiero)
Chi le sa interpretare sa bene che vi si “legge” quel patrimonio culturale, storico e sociale che NON ci è pervenuto dai libri, perché, semplicemente, i libri erano monopolizzati dalla Chiesa e dal potere costituito che si pretendeva voluto da Dio stesso.
Se oggi conosciamo le vere radici dell’Europa, che non sono cristiane, ma sono pagane, celtiche, germaniche, classiche, slave, lo dobbiamo in buona parte a queste cattedrali “parlanti”.
Quegli atei che di ateo hanno solo il nome, ma che in realtà esprimono il loro ateismo inventandosi bestemmia e Pavoneggiandosi della propria ignoranza ed idiozia, e
denigrano le cattedrali in quanto cristiane, si mettono alla stregua dei cristiani che distrussero i templi pagani.
Un conto è accusare la Chiesa di aver fatto erigere edifici per imporre alle genti il proprio culto, e qui siamo d’accordo nel non giustificare un comportamento abietto che ci portiamo dietro da due millenni. Tutt’altro conto è “demolire” lavori che prima di essere opere religiose sono stati opere dell’ingegno umano, dell’inventiva e della intelligenza di progettisti, costruttori, mastri scalpellini, vetrai, muratori e via dicendo, e -soprattutto- sognatori che hanno voluto dare un tributo al Divino emulando la Natura nel raggiungere altezze simili a quelle di alberi e rocce, nell’imitare i giochi di luce e l’imponenza di boschi e radure tramite i colori delle vetrate, le capriate e le volte a crociera, nell’ispirarsi ai massicci alberi creando navate, colonne e capitelli fioriti.
Senza contare poi che tutti questi elementi architettonici erano ampiamente usati e conosciuti ben prima dell’avvento della Chiesa e adoperati secoli prima dell’avvento del cristianesimo, a cominciare dall’arco, prima vera sfida architettonica alla gravità.
Svilire così l’operato di masse di artisti ispirati non solo dal Divino ma principalmente dal mero e personale appagamento dell’esprimere creatività e del comunicare sentimento, significa essere sulla buona strada per diventare come quegli estremisti che hanno devastato i Buddha afgani, il museo di Mosul (coi reperti nientemeno che della città di Ninive, della quale hanno distrutto persino le mura), una cospicua parte dell’apparato museale del Cairo, Palmira e tante altre testimonianze delle nostre radici.
Se si potesse togliere quei capolavori al clero sarei il primo a farlo, ma le opere dell’ingegno umano vanno rispettate, protette, amate.
Altrimenti non si è uomini ma bestie.
(Grazie al gruppo : L'Arca del Libero Pensiero)
domenica 14 aprile 2019
INDIMENTICABILI
Avere una storia non vuole per forza dire “stare insieme”. Non in senso
tradizionale. Ci sono storie bellissime senza lieto fine, destinate a
non durare per sempre, ma cariche di vita, intense, pazzesche, piene di
contraddizioni, dense, passionali, appese a un filo, bagnate di lacrime,
grondanti di risate, assurde, fragili... umane... e vere. Come Noi.
Perché Io e te non abbiamo solo una storia... SIAMO una Storia. Una storia che a raccontarla... beh... difficile crederci! E allora ci limitiamo a viverla - a viverci - con quella curiosità bambina fatta di istanti, dove pensare “domani” è già troppo, dove l’unica promessa è ora e qui: eterno presente. La nostra storia somiglia a quei sogni che ti rimangono addosso al mattino, vestendoti di Emozioni, anche se non ne ricordi la trama. Ecco... è questo il finale che vorrei: che di me ti resti infilato, in qualche angolo di vita, il sapore di un’Emozione.
Esserti indimenticabile è il per sempre che vorrei.
Letizia Cherubino
Perché Io e te non abbiamo solo una storia... SIAMO una Storia. Una storia che a raccontarla... beh... difficile crederci! E allora ci limitiamo a viverla - a viverci - con quella curiosità bambina fatta di istanti, dove pensare “domani” è già troppo, dove l’unica promessa è ora e qui: eterno presente. La nostra storia somiglia a quei sogni che ti rimangono addosso al mattino, vestendoti di Emozioni, anche se non ne ricordi la trama. Ecco... è questo il finale che vorrei: che di me ti resti infilato, in qualche angolo di vita, il sapore di un’Emozione.
Esserti indimenticabile è il per sempre che vorrei.
Letizia Cherubino
giovedì 11 aprile 2019
RABBIA
IO: "ti sento salire dalla pancia. Chi sei??"
La Rabbia: "sono la Rabbia."
IO: "talvolta arrivi all'improvviso e mi prendi"
La Rabbia: "sono la Rabbia."
IO: "talvolta arrivi all'improvviso e mi prendi"
La Rabbia: "e perché dovrei farmi annunciare?"
IO: "affinchè mi prepari!"
La Rabbia: "A che serve? Contro di me non devi lottare. Ascoltami."
IO: "No! Non ti voglio, voglio eliminarti."
La Rabbia: "sono una parte di te, non puoi farlo. Lasciami fluire ..."
IO: "quando mi sento prendere da te ... sei incontenibile! Cerco di reprimerti ma non ce la faccio. Monti piano, dal mio ventre, sento che sali e mi riempi."
La Rabbia: "smetti di resistere. Ascoltami!"
IO: "non posso! Non ti voglio!. Sento che vieni da me, ma io non ti controllo. Mi sali dentro come una schiuma. Ho voglia di distruggere tutto ciò che mi sta intorno!"
La Rabbia: "non prendertela con il fuori, io sono dentro. Se lotti finirai per distruggerti."
IO: "mi hai riempito il cuore, mi arrivi al cervello! Vai Via!!!"
La Rabbia: "No. Io resto. Ascoltami."
IO: "mi fermo. Ascolto. Spero che presto questa bufera dentro di me si plachi. E che questa mareggiata si calmi, come un'unica onda che si infrange sulla spiaggia."
La Rabbia: "Tu puoi farla infrangere solo se non fai resistenza."
IO: “ non amo chi lede la mia fiducia, mi fa male questo,il rispetto, la stima,la fiducia e la chiarezza sono capi saldi della mia esistenza desidero che questi siano presi in considerazione da chi mi sta vicino.”
La Rabbia: “allora ascoltami...abbandonati a me”
IO: "Mi siedo. Guardo fuori dalla finestra e mi immagino di vederti allontanare all'orizzonte, come una tempesta che mi ha appena travolto e che ora va oltre."
La Rabbia: "E poi? Tu che fai?"
IO: "e poi mi riposo. Come se avessi sostenuto una battaglia per la mia stessa vita. Mi alzo e me ne vado, lasciando sulla sedia l'armatura vuota che mi è servita per lo scontro. Mi allontano come un cavaliere che sa che vincere una battaglia non significa vincere la guerra: il nemico tornerà."
La Rabbia: "Tornerò. Forse. Ma se smetti di considerarmi un nemico e se impari ad accogliermi come il fuoco che dentro di te riscalda anche tutte le cose belle che fai ... se mi riconosci come una tua passione ... Non sarò più un fuoco che divampa e distrugge, ma saprò illuminare i tuoi progetti e aiutarti a realizzarli. Un po' del mio spirito ti è necessario, la mia energia può sostenerti, scoprirai che possiamo convivere e che io sono per te una risorsa ..."
web
IO: "affinchè mi prepari!"
La Rabbia: "A che serve? Contro di me non devi lottare. Ascoltami."
IO: "No! Non ti voglio, voglio eliminarti."
La Rabbia: "sono una parte di te, non puoi farlo. Lasciami fluire ..."
IO: "quando mi sento prendere da te ... sei incontenibile! Cerco di reprimerti ma non ce la faccio. Monti piano, dal mio ventre, sento che sali e mi riempi."
La Rabbia: "smetti di resistere. Ascoltami!"
IO: "non posso! Non ti voglio!. Sento che vieni da me, ma io non ti controllo. Mi sali dentro come una schiuma. Ho voglia di distruggere tutto ciò che mi sta intorno!"
La Rabbia: "non prendertela con il fuori, io sono dentro. Se lotti finirai per distruggerti."
IO: "mi hai riempito il cuore, mi arrivi al cervello! Vai Via!!!"
La Rabbia: "No. Io resto. Ascoltami."
IO: "mi fermo. Ascolto. Spero che presto questa bufera dentro di me si plachi. E che questa mareggiata si calmi, come un'unica onda che si infrange sulla spiaggia."
La Rabbia: "Tu puoi farla infrangere solo se non fai resistenza."
IO: “ non amo chi lede la mia fiducia, mi fa male questo,il rispetto, la stima,la fiducia e la chiarezza sono capi saldi della mia esistenza desidero che questi siano presi in considerazione da chi mi sta vicino.”
La Rabbia: “allora ascoltami...abbandonati a me”
IO: "Mi siedo. Guardo fuori dalla finestra e mi immagino di vederti allontanare all'orizzonte, come una tempesta che mi ha appena travolto e che ora va oltre."
La Rabbia: "E poi? Tu che fai?"
IO: "e poi mi riposo. Come se avessi sostenuto una battaglia per la mia stessa vita. Mi alzo e me ne vado, lasciando sulla sedia l'armatura vuota che mi è servita per lo scontro. Mi allontano come un cavaliere che sa che vincere una battaglia non significa vincere la guerra: il nemico tornerà."
La Rabbia: "Tornerò. Forse. Ma se smetti di considerarmi un nemico e se impari ad accogliermi come il fuoco che dentro di te riscalda anche tutte le cose belle che fai ... se mi riconosci come una tua passione ... Non sarò più un fuoco che divampa e distrugge, ma saprò illuminare i tuoi progetti e aiutarti a realizzarli. Un po' del mio spirito ti è necessario, la mia energia può sostenerti, scoprirai che possiamo convivere e che io sono per te una risorsa ..."
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IL GRANDE SPIRITO
Il Grande Spirito ha nominato questa terra per noi; ecco la ragione per la quale temo di dire qualsiasi cosa su questa Terra..
La ruberò o la venderò?
O che cosa farò?
Ecco perché il mio cuore è triste...
Amici, il Creatore fece i nostri corpi dalla Terra (Argilla Rossa secondo le credenze Yakima) perché fossero differenti da quelli dei bianchi...
Che cosa farò?
Darò la terra che è una parte del mio corpo e lascerò che io diventi povero e miserabile?
Owhi-Yakima o Yokima
La ruberò o la venderò?
O che cosa farò?
Ecco perché il mio cuore è triste...
Amici, il Creatore fece i nostri corpi dalla Terra (Argilla Rossa secondo le credenze Yakima) perché fossero differenti da quelli dei bianchi...
Che cosa farò?
Darò la terra che è una parte del mio corpo e lascerò che io diventi povero e miserabile?
Owhi-Yakima o Yokima
TI SENTO O... SPIRITO
Ti sento o... Spirito
Ti sento attraverso le orecchie del mio Spirito di Lupo.
Ti sento o Spirito, negli alberi mentre il vento mormora tra le fronde che coprono il mio villaggio nella sera.
Ascolto la tua voce nell’acqua mentre scorre sulle pietre del ruscello che passa accanto alla mia famiglia, alla mia gente.
Ti sento o Spirito in tutte le cose.
Ti vedo o Spirito, ti vedo attraverso gli occhi del mio spirito falco...
Ti vedo nel viso dei bambini del mio villaggio quando fisso i loro occhi e ti vedo quando guardo le stelle nella volta del cielo notturno che copre la mia casa.
Ti vedo al lavoro nelle pennellate del paesaggio dipinto nel deserto che mi circonda.
Ti vedo o Spirito in tutte le cose.
Ti assaporo o Spirito, attraverso la lingua del mio spirito serpente.
Assaporo la tua brama per la mia saggezza.
Assaporo la tua tolleranza verso il mio apprendimento.
Assaporo la tua compassione per l’anima mia.
Assaporo la tua compassione per l’anima mia...
Preghiera Hopi
By Marco Risaliti
Ti sento attraverso le orecchie del mio Spirito di Lupo.
Ti sento o Spirito, negli alberi mentre il vento mormora tra le fronde che coprono il mio villaggio nella sera.
Ascolto la tua voce nell’acqua mentre scorre sulle pietre del ruscello che passa accanto alla mia famiglia, alla mia gente.
Ti sento o Spirito in tutte le cose.
Ti vedo o Spirito, ti vedo attraverso gli occhi del mio spirito falco...
Ti vedo nel viso dei bambini del mio villaggio quando fisso i loro occhi e ti vedo quando guardo le stelle nella volta del cielo notturno che copre la mia casa.
Ti vedo al lavoro nelle pennellate del paesaggio dipinto nel deserto che mi circonda.
Ti vedo o Spirito in tutte le cose.
Ti assaporo o Spirito, attraverso la lingua del mio spirito serpente.
Assaporo la tua brama per la mia saggezza.
Assaporo la tua tolleranza verso il mio apprendimento.
Assaporo la tua compassione per l’anima mia.
Assaporo la tua compassione per l’anima mia...
Preghiera Hopi
By Marco Risaliti
giovedì 31 gennaio 2019
sabato 12 gennaio 2019
CHISSA' ...
Chissà come sei fisicamente nuda e che odore hai,
se calda o tiepida, se morbida o fremi.
Chissà se scaldi o incendi.
Chissà se sciogli i ghiacciai, o argini la lava.
Chissà se fai urlare come le cascate nascoste.
Chissà se sei un segreto da sussurrare o da promettere.
Chissà se le tue labbra fanno nascere il mondo.
Chissà il ritmo del tuo respiro come cambia.
Chissà se il tuo corpo è teso,
corpo in guerra, o rilassato, corpo in pace.
Chissà dove posano i tuoi occhi.
Chissà se ami mentre il corpo gode.
Chissà se i pensieri fuggono o se il corpo di lui ti cattura.
Chissà se vuoi con forza o prendi con dolcezza.
Chissà se l' odore della tua pelle sudata e sfregata
sa di anni di piacere o di anni di mancanza.
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se calda o tiepida, se morbida o fremi.
Chissà se scaldi o incendi.
Chissà se sciogli i ghiacciai, o argini la lava.
Chissà se fai urlare come le cascate nascoste.
Chissà se sei un segreto da sussurrare o da promettere.
Chissà se le tue labbra fanno nascere il mondo.
Chissà il ritmo del tuo respiro come cambia.
Chissà se il tuo corpo è teso,
corpo in guerra, o rilassato, corpo in pace.
Chissà dove posano i tuoi occhi.
Chissà se ami mentre il corpo gode.
Chissà se i pensieri fuggono o se il corpo di lui ti cattura.
Chissà se vuoi con forza o prendi con dolcezza.
Chissà se l' odore della tua pelle sudata e sfregata
sa di anni di piacere o di anni di mancanza.
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lunedì 7 gennaio 2019
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