venerdì 19 marzo 2021

AUGURI PAPA'


 

Ti vengo a prendere io, non preoccuparti.
Adesso riposati, ci pensiamo domani.
La macchina è a posto.
Te li do io i soldi che ti mancano per il viaggio.
E’ pronta la cena, corri!
Ti ho messo il caffè in frigo
così quando torni, lo trovi freddo.
Non sarai un po’ leggera vestita così?
La prossima volta andrà meglio, vedrai.
Vai piano!
Lo so che adesso ti manca e ti senti morire, ma passerà.
E’ un dolore infinito, ma sei più forte tu.
Mi vesto e arrivo.
Scegli una stella che te la vado a prendere.
Non chiamare il tecnico, vengo io.
Sei bella quando sorridi.
Questi occhi te li ho fatti proprio bene!
Tieni, mangialo tu. Io non ho più fame.
Sei sicura che va tutto bene?
Fatti una bella doccia, così ti riscaldi.
Dammi il trolley, lo porto io.
Parto un po’ prima, così quando arrivi mi trovi in stazione.
Questo vestito ti sta benissimo!
Non sono stanco, andiamo!
Vieni a pranzo, ti aspettiamo?
Fammi solo uno squillo quando arrivi
così posso mettermi a dormire.
Vorrei vederti sempre felice, come adesso.
Ho sbagliato tante di quelle volte
ma l’ho fatto soltanto per proteggerti.


Quante volte i nostri papà
ci hanno detto “ti amo”
senza che noi
ce ne rendessimo conto.

domenica 14 marzo 2021

SEI PERFETTA


 

Sei perfetta.
Sei perfetta perché sai sbagliare bene e non hai paura di buttarti e di spaccarti il muso. Non hai paura di rialzarti e di pulirti dal sangue, guardarti in giro e rassicurare chi ti guarda e fare con le spalle quel verso di chi si è fatta niente.
Sei perfetta non perché non fai errori ma perché ne fai tantissimi. Perché ci provi sempre e ci riprovi ancora, non molli mai. Testa dura, cuore morbido.
Sei perfetta perché riconosci le tue cazzate e sai chiedere scusa. Sai chiedere scusa guardando negli occhi, non ti nascondi dietro un messaggio. Tu esci fuori all’ improvviso come i petali del girasole e ti fai trovare sotto casa e consegni a domicilio le tue scuse.
Sei perfetta. E perfetta non significa impeccabile, perfetta significa “per-fetta”. Significa che ci hai provato così tante volte da essere a fette, a pezzi, distrutta, disintegrata, che ci hai provato così tanto che ora è da stupidi mollare.
Sei perfetta. Sei perfetta perché tutte le persone che anche per un secondo ti passano accanto si ritrovano all’ improvviso con la voglia matta di lottare per i propri sogni.

BEATI VOI...


Beati voi che sapete sempre qual è la cosa giusta.
Che non sbagliate mai.
Che avete le idee chiare, non vi sfiora mai il dubbio e non vi mettete in discussione.
Che avete sicurezze granitiche e verità assolute.
Che non vivete come funamboli sul filo di incoerenza, volubilià, contrasti e contraddizioni.
Beati voi che non avete paure, che non avete limiti.
Che fate tutto senza pensarci.
Voi che non sapete quanto fortunati siete.
Voi che date tutto per scontato.
Voi che non vi godete mai la bellezza delle piccole cose: andare a comprare il giornale a piedi, godersi un pomeriggio di sole, bere un caffè con un amico.
Beati voi che sentite di meno, che non vi fate scalfire da niente ,che mantenete distacco.
Beati voi che non sapete cos'è la paura di qualcosa che non c'è, che non sapete com'è quando non puoi scappare né staccare da te stesso, da ciò che hai dentro.
Beati voi che non dovete lottare costantemente con qualcosa di così grande e che non vi sudate i momenti.
Beati voi che non avete nausea e rigurgiti di insofferenza per questa decadenza imperante.
Beati voi che non sapete la fatica che ci vuole a sorridere comunque, a parlare, a fare conversazione, a dissimulare.
Sempre, continuamente, incessantemente.
Beati voi che avete vite lineari prive di tempeste.
Che non sentite il caldo e il freddo, che vi nutrite di pasti preriscaldati tiepidi e insipidi.
Che non mettete pepe, che avete una routine consolidata e rigida.
Che non avete sogni troppo grandi e ingombranti.
Che non pretendete il massimo da voi stessi.
Voi che trovate scuse e pretesti.
Che vivete di alibi.
Che non siete così maledettamente inadatti a una vita che stride con l'anima e il sentire.
Beati voi che non avete ideali, che non ascoltate le parole delle canzoni, che non leggete e non vi immedesimate nei personaggi dei film.
Che non fantasticate mai prima di addormentarvi e che non vi aprite mai davvero con nessuno.
Beati voi che non avete mostri, fantasmi e demoni.
Voi che fate psicoanalisi per moda e date gli abbracci cosmici per vezzo.
Voi che avete bisogno della bifamiliare col cane e il giardino.
Voi che fate lavori che vi rendono infelici per risparmiare soldi per comprare cose di cui non avete bisogno per illudervi di essere felici.
Voi che vivete amori sintetici, misto acrilico e cellulosa.
Voi che neanche quando scopate vi lasciate andare, perché non si fa, non è perbene.
Che fingete gli orgasmi e vi censurate.
Che date baci in plexiglas e vi anestetizzate anima e cuore con lo spritz campari del sabato sera, perché "si sboccia poveri" come stile di vita.
Che siete così morbosamente legati all'ossessione della fedeltà e vi dimenticate della lealtà.
Che l'importante è l'etichetta, non l'intensità.
Beati voi che ogni due mesi trovate il grande amore e l'amore vero non l'avete mai provato.
Che scambiate passione e bisogno.
Amore e necessità.
Sentimento e possessione.
Sesso e intimità.
Che avete la vostra lista di priorità e vi dimenticate delle cose veramente importanti.
Che usate il profumo di Hugo boss e avete il cuore incrostato.
Che vi pettinate i capelli ma mai i pensieri.
Che volete bene un po' a tutti e nessuno.
Beati voi che non vi innamorate ogni giorno a prima vista e non dovete fare i conti con l'incapacità di amare.
Che non siete consapevoli di tutte le balle che dite, specialmente a voi stessi.
Che non siete obbligati a fingere di non sapere, di non capire, di non volere.
Beati voi che voglia e volontà son la stessa cosa.
Che bisogno e desiderio vi sembrano sinonimi.
Che mai, mai, vi interrogate su qualcosa.
Qualsiasi cazzo di cosa.
Sopratutto su voi stessi.
Beati voi che non avete la testa che va per i cazzi suoi e non dovete rincorrerla.
Voi che fate le foto posate e non vi importa di sembrare finti.
Voi che esibite con orgoglio la vostra merda, la vostra schiavitù, la vostra inconsistenza.
Che non importa la sostanza ma la forma.
Che parlate ore senza dire niente, che cianciate e non comunicate.
Voi che stringete mani senza convinzione, che non ridete troppo forte per non rovinare il trucco, che non sapete neanche cosa volete, di cosa avreste bisogno.
Beati voi che tutti i venerdì pesce e due volte a settimana carne rossa.
Che i carboidrati la sera mai.
Che cantate le stesse canzoni e percorrete sempre le stesse strade.
Che andate ogni anno nello stesso lido ad Ostia o viaggiate per il mondo per accumulare miglia e lo fate da turisti, non da viaggiatori.
Beati voi che potete decidere di essere la versione più opaca di voi stessi.
Voi che non piangete leggendo un libro, che non subìte l'influenza della pioggia e delle stagioni.
Voi che vi annoiate con voi stessi.
Voi che siete superficiali e mai leggeri.
Che non conoscete la soavitá della profondità.
Voi che non conoscete altri modi, altri mondi, altre realtà.
Voi che non volete essere nient'altro che ciò che siete.
Beati voi, perché per gli altri è un fottuto casino.

 

lunedì 8 marzo 2021

LOTTO PER I MIEI DIRITTI

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Nessuno ci dirà come dobbiamo essere o come dobbiamo esprimerci.
Per un femminismo critico, ribelle, inclusivo, antiautoritario e disobbediente che includa allo stesso modo le diverse voci di tutte le donne del mondo: bianche, nere, indiane, asiatiche, arabe, meticce, rivoluzionarie, artiste, casalinghe, puttane, imprenditrici, lavoratrici , madri, single, etero, lesbiche, bisessuali, trans, famose, invisibili e infinite altre realtà che lascio, ognuna con il suo processo e la sua lotta, ma tutte insieme sempre mano nella mano.

L'OTTO MARZO 2021


 

Il fenimismo è l'idea radicale che le donne siano persone
Una femminista è una donna che dice la verità sulla sua vita
Ignoriamo la nostra vera statura, finché non ci alziamo in piedi
Le tagliano le ali e poi la incolpano di non sapere come volare
Né il mio silenzio mi ha protetto, né il tuo silenzio ti proteggerà
Coloro che non si muovono non noteranno le loro catene
Il fenimismo è un modo di vivere individualmente
Non sono un uccello e nessuna rete mi cattura.

DEDICATA

Alle libertarie un pò sballate
alle solitarie come te
a quelle che ogni volta
dicon viva la rivolta
chissà mai perchè
alle sfruttate
alle inguaribili dimenticate
e anche per te
A chi guarda la violenza
senza smetter di gridare
a quelle che la violenza
l’han subita un esistenza
e non ce la fan più
a chi lotta ancora
a chi è stanca, ferita
troppo sola
A chi ha cercato una casa
e non l’ha trovata mai
a quelle che una casa
è solo un tetto di una sera
e la mattina volan via
Dedicata alle estremiste
che poi così estremiste
non sono mai
Per chi ti vuole una regina
e poi fa finta di rispettarti
dedicata a chi subisce
e ogni volta si rialza
sempre più su
alle battaglie
alle libertà sudate
e anche per te
E questa infame di una vita
non può finir così
quante cose ci son da fare
Dedicata al temporale
che annega le fontane
ai soliti sogni
alle nuove scelte
lontane da qui
A tutti i pensieri
ai boschi di ieri
e anche per te

 

mercoledì 3 marzo 2021

DIGNITA'


 

SOGNO


Occorre avere un sogno.
Non importa che sia un sogno realizzabile o meno, anzi se lo si realizza è bene inventarsene subito uno nuovo.
Occorre avere un sogno da coccolare, che ci tenga in sospeso, su cui riflettere per la sua realizzazione.
Dobbiamo renderlo partecipe della nostra vita perché lui ci doni in cambio la voglia di spingerci avanti, oltre i nostri limiti.
Occorre avere un sogno che ci faccia dimenticare per un attimo la realtà, darci respiro, e sollevarci da terra prima di non averne più la forza e finire ad accontentarsi di sopravvivere di quello che si ha già.

 

sabato 6 febbraio 2021


Una persona perbene.
In una giungla di intrighi, tradimenti, urla, pagliacci, felpe, prosciutti, volgarità e bassezze Giuseppe Conte è sempre rimasto quello che è stato.
Una galantuomo.
Una persona semplicemente perbene, chiamata a tenere le redini di un Paese disastrato, nel momento più disastroso.
Lo hanno tradito, pugnalato, infangato, insultato.
Lo hanno accusato di tutto e il giorno dopo del contrario.
Ma non si è mai lasciato trascinare.
Gli hanno consegnato una 500 scassata appesantita da colossali debiti e ingolfata da corruzione, inefficienza, burocrazia, lacci e ruberie, e gli hanno rimproverato di non farla correre come una Ferrari.
Se chiudeva gli dicevano di aprire, se apriva gli dicevano di chiudere; se decideva lo accusavano di essere un dittatore, se delegava lo accusavano di scaricare responsabilità.
Ha tirato fuori l’Italia dalla prima ondata con decisioni che pochi altri avrebbero saputo prendere in Occidente.
E in Europa ha ottenuto più di chiunque altro. Come nessun altro.
Oggi tutti parlano di Recovery Fund, di occasione storica, di soldi mai visti prima, dimenticando che è stato lui a ottenere tutto questo. Lui ha portato quei soldi e ora gli altri si avventano famelici per averli.
Ha commesso errori e ne ha commessi tanti.
Come sono stati commessi in ogni nazione alle prese con una crisi mai vista.
Ma nessuno ha mai tirato fuori la formula magica per tenere in vita contemporaneamente economia ed esseri umani in un paese in cui non ha mai funzionato un cazzo. Però tutti a dare lezioni.
Ma due errori imperdonabili Giuseppe Conte ha commesso su tutti. Essere troppo popolare.
Ed essere stato una persona perbene.
Di essere stato ingenuo. Di essersi fidato.
Ha commesso l’errore di non essere un cinico figlio di puttana della politica. Uno di quelli che tradiscono, accoltellano per poi essere acclamati col titolo di “abile politico”.
Ha commesso l'errore di non essere stato lupo tra i lupi.
Ma almeno lui la mattina potrà alzarsi e guardarsi allo specchio. E sentire la leggerezza di una coscienza pulita, di chi ha fatto in buona fede tutto ciò che poteva, col poco che aveva.
E questa sensazione, rara in politica, non la donerà mai nessuna poltrona.
Conquistata col tradimento, il sotterfugio e l’inganno.
Per questo grazie di tutto, presidente.
Emilio Mola


martedì 19 gennaio 2021

PIANGO...


 
Questa lettera va a me stessa… a me che, ogni volta che piango e qualcuno mi chiede cosa sia successo, mi limito a dire che mi bruciano gli occhi.
Va a me… A me, che cerco di sorridere anche quando sembra impossibile, a me che guardo allo specchio e vedo le rughe dell’età, alla mia fottuta sensibilità che mi fotte nel vero senso della parola, perché fa approfittare gli altri di me. Va a me, al mio essere troppo buona e spudoratamente generosa.
Va a me che quando cado trovo sempre la forza di rialzarmi, a me che guardo intorno e vedo tante, tantissime luci, una città colorata… ma poi mi guardo intorno e vedo sorrisi spenti.
Questa lettera va a me, ai miei sorrisi, alle mie lacrime sprecate, alle mie grida, ai miei momenti di pazzie, ai miei momenti noiosi, semplicemente a me stessa.
Va a me, che quando devo aiutare gli altri sono un’esperta e quando devo aiutare me stessa, non sono neanche una dilettante.
A me, che trovo sfogo in una stupida sigaretta, a me che faccio l’indifferente e poi dopo piango, a me che quando mi trovo sola mi sento ansiosa perché i miei pensieri mi occupano la mente.
A me, che do tanto amore alle persone e non vengo mai ricambiata.
A me che sono stata delusa, a me… Una me che molte volte non riesco ad accettare, ma con la quale sto imparando a convivere, una me che tutti hanno cercato di cambiare, ma che nessuno è riuscito a farlo.
Mi vedo…un passo dal cambiamento, dalla voglia di essere presente a me stessa, ai miei sogni. Ma come tutti i cambiamenti, prima che diventino qualcosa c’è la confusione, la paura, la solitudine.
Ora mi sento persa dentro mille pensieri e parole, ma un giorno tutte queste vite che sto vivendo mi daranno ragione di quello che sono e sarò. Nel ritrovarmi mi sono accorta di aver lasciato qualcosa per strada ma è questo il momento di continuare il viaggio, con prospettive nuove.
Non devo aggrapparmi solo al passato, ma devo attingere ora da me stessa, da questo mio presente, doloroso sì, ma ricco di prospettive di me, dei miei sogni, dei miei desideri; ricordo di aver letto da qualche parte: “ i sogni sono mere rappresentazioni dei nostri più reconditi desideri, né via di fuga, sono al contrario strade maestre da percorrere”.
Ascolto me stessa i miei sogni, il gusto del bello che da sempre mi seduce, vela i pensieri dei miei desideri più veri, dei miei ideali, ho certezza che tutto questo non è vano, non è destinato a perdersi per sempre. Sono onde di un mare che non conosce né confini né tempeste e quando lo sconforto sarà più grande dei miei desideri allora mi affaccio alla finestra, guardo quella montagna che ho davanti, ascoltando il suono e godere del suo profumo farmi accarezzare dal vento che soffia leggero, come un giorno…leggeri saranno i miei affanni.
Penso che per ognuno di noi c’è un giardino, fatto di memorie, parole, profumi e suoni, che germoglia di anno in anno, attraverso il nostro cuore.
Quando la vita morde ed il pianto sembra vano, là troverò sempre me stessa e chi mi ama.

sabato 2 gennaio 2021

ASSISTENZA TECNICA....


Assistenza tecnica: - “Salve, come posso aiutarla?”
- “Mmmmm…. Ho pensato di installare di nuovo l’Amore. Mi può aiutare?”
- “Certamente. Se è pronta, possiamo farlo adesso.“
- “Penso di si. Da che cosa inizio?”
- “Prima di tutto, apra il “Cuore”. Lo sa dove ce l’ha, il Cuore?
- “Si, ma posso installare l’Amore se lì ho anche altri programmi?
- “Quali programmi ha attivi?“
- “Eeeeeeh… Ho “I vecchi rancori”. “La bassa autostima”. “La delusione e la frustrazione”
- “I vecchi rancori” non sono un problema, l’Amore li sposterà gradualmente dalla memoria ma conserverà come i file temporanei. Lo stesso dicasi della “Bassa autostima”. Ma lei deve cancellare “La delusione e la frustrazione”, perché ostacolano installazione del programma.“
- "Ma non so come cancellarli.”
- “Allora, vada al menu Start e provi a cliccare il “Perdono”. Clicchi finché non si cancelleranno “La delusione e la frustrazione.”
- “Oh, ok! Ci sono. E’ iniziato, da solo, il download dell’Amore.. E’ normale?”
- “Si, ma è un programma di base, l’upgrade finale aggiunge “Altri Cuori”.
- "Mi scrive “Errore. Il programma non funziona con i componenti interni.” Che significa?”
- “Significa che l’Amore già funziona con i componenti interni ma non è ancora nel suo Cuore. Per farlo, deve iniziare ad amare se stesso.”
- “Che devo fare?”
- “Clicchi su “Auto accettazione” e poi carichi i file “Auto perdono” ed “Essere consapevoli dei propri pregi e difetti”.
- “Fatto”.
- “Ora copi tutto nel “mio cuore” e il sistema provvede. Però deve cancellare a mano, da tutti i menu, “L’autocritica verbosa”, e svuotare il Cestino. Non carichi mai più “L’autocritica verbosa.“
- “Ci sono! Il “Mio Cuore si sta riempiendo di nuovi file. Vedo il “Sorriso”, “L’equilibrio dell’anima”. Succede sempre così?”
- “Non sempre… a volte serve più tempo. Un dettaglio solo: “L’amore” è un software gratuito. Ma per farlo funzionare deve regalarlo agli altri e loro vi regaleranno le loro versioni…”
 
~ Nikolay Bulgakov ~