Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. (P. Neruda)
mercoledì 16 settembre 2015
sabato 12 settembre 2015
venerdì 10 luglio 2015
IO SONO
Sono un groviglio, lo so.
Sono un groviglio di contraddizioni,
mescolo la rabbia con i sogni
I sogni con la speranza
L'amore con il desiderio
la delusione con la determinazione
il pianto con una sana risata.
Lancio un sasso e nascondo la mano per tirarle fuori entrambe.
Sono un groviglio di tutto
nel mio essere donna
madre, compagna, amante, amica con tutta la mia luce
E con tutta la mia oscurità.
Sono un bagaglio di vissuto di lividi
nascosti sotto pelle
di battiti improvvisi soffocati
di sogni caduti a terra
prima di prendere il volo.
Di traguardi raggiunti, di fallimenti
di rabbia uccisa
di momenti si e momenti no.
Sono un groviglio di donna
di passione, amore
di odio, di indifferenza.
Sono schiava e solare
Rido e piango con la stessa forza
sono mare in tempesta
onda calma che abbraccia
Passione che travolge.
Troppo presente, troppo assente
troppo vicina, troppo lontana
ma se non mi trovi è solo perché
non hai allungato la mano.
Gioco in difesa
ma senza armi d'attacco,
mi arrendo davanti a un sogno
e so ascoltare i battiti
Perché vivo di quei" battiti"
Sono un groviglio di contraddizioni,
mescolo la rabbia con i sogni
I sogni con la speranza
L'amore con il desiderio
la delusione con la determinazione
il pianto con una sana risata.
Lancio un sasso e nascondo la mano per tirarle fuori entrambe.
Sono un groviglio di tutto
nel mio essere donna
madre, compagna, amante, amica con tutta la mia luce
E con tutta la mia oscurità.
Sono un bagaglio di vissuto di lividi
nascosti sotto pelle
di battiti improvvisi soffocati
di sogni caduti a terra
prima di prendere il volo.
Di traguardi raggiunti, di fallimenti
di rabbia uccisa
di momenti si e momenti no.
Sono un groviglio di donna
di passione, amore
di odio, di indifferenza.
Sono schiava e solare
Rido e piango con la stessa forza
sono mare in tempesta
onda calma che abbraccia
Passione che travolge.
Troppo presente, troppo assente
troppo vicina, troppo lontana
ma se non mi trovi è solo perché
non hai allungato la mano.
Gioco in difesa
ma senza armi d'attacco,
mi arrendo davanti a un sogno
e so ascoltare i battiti
Perché vivo di quei" battiti"
web.
sabato 4 luglio 2015
ANNI
“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”
MARIO ANDRADE – Poeta, romanziere, saggista e musicologo brasiliano
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”
MARIO ANDRADE – Poeta, romanziere, saggista e musicologo brasiliano
mercoledì 24 giugno 2015
VOGLIO
“Voglio qualcuno con la paura folle di perdermi,
qualcuno che, se mi guarda negli occhi ci trova il suo mondo,
qualcuno che sappia prendimi in giro mentre io proverò ad abbracciarlo.
Qualcuno che sappia stringermi le mani più forte.
Qualcuno che sappia sfinirmi dalle risate e distruggermi dal troppo amore.”
qualcuno che, se mi guarda negli occhi ci trova il suo mondo,
qualcuno che sappia prendimi in giro mentre io proverò ad abbracciarlo.
Qualcuno che sappia stringermi le mani più forte.
Qualcuno che sappia sfinirmi dalle risate e distruggermi dal troppo amore.”
giovedì 4 giugno 2015
AMORE
“Avevano
anche fatto l'amore da lontano, più di una volta.Senza dirselo, si
erano ritrovati a sudare, a piegarsi in mezzo a un parco, su un autobus.
Il pensiero era così forte, erano braccia che aprivano le costole. Come
se l'altro stesse cercando il tuo cuore dal lato opposto della città,
attraverso muri di macchine e di cemento.”
domenica 31 maggio 2015
PERCHE' ?
"Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in
metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone
dicendoti che hai un sorriso bellissimo?
Perché dopo trent’anni, in un café del centro, non rincontri mai la
persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i
propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva
sempre durante il momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre
sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo
scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti
labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei
qui’? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al
telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? Se fossimo più
coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e
se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura
che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone
che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per
vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che
ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere
più sincere di noi."
venerdì 29 maggio 2015
giovedì 28 maggio 2015
NON TI MUOVERE
Ricordo d'aver pensato che niente può salvarci da noi stessi, e che l'indulgenza è un frutto che cade a terra già cariato. Avevo tolto la briglia a quei pensieri indecenti, e adesso ero inutile come un cecchino morto.
Margaret Mazzantini
dal libro "Non ti muovere" di Margaret Mazzantini
lunedì 25 maggio 2015
venerdì 22 maggio 2015
SONO CHIUSA NEL SEGRETO
Sono chiusa nel segreto.
Chi mi ci ha obbligato, d'altronde?
Da sempre.
Stare zitta.
Tenere per sé.
Interiorizzare.
Il mio silenzio è un corpo.
Il mio silenzio è una casa.
Il mio silenzio è un'abitudine.
Il mio silenzio è una fortezza.
Non dire niente.
Osservare.
Trattenere le lacrime.
Ascoltare.
Non rispondere.
Non raccontare.
LA VITA MARCIA VERSO LE UTOPIE
"L'utopia è là, all'orizzonte.
Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Faccio dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi.
Per quanto cammini, mai la raggiungerò.
A cosa serve l'utopia?
Serve a questo: a camminare"
Eduardo GaleanoCOME SONO FELICE DI ESSERE CON TE
“Aveva un desiderio terribile di dirgli, come la più banale delle donne: non lasciarmi, tienimi con te, domami, soggiogami, sii forte. Ma erano parole che non poteva, né sapeva, pronunciare. Quando l’ebbe sciolto dall’abbraccio, disse soltanto: «Come sono felice di essere con te.» Con il suo carattere riservato, era il massimo che potesse dire.”
-Milan Kundera-
giovedì 21 maggio 2015
Un anarchico tra i ribelli del Donbass!
Un anarchico tra i ribelli del Donbass!
• Nome di battaglia?
Ludwig
• Come il compositore?
Come il più grande compositore di sempre
• Perché sei qui?
Vivo di ideali ma sono anche una persona molto pratica...
• In che senso?
Sono un anarchico, ho la mia utopia per cui combattere. Ma ciò che succede nel Donbass è qualcosa di diverso. E' un qualcosa di tetro che può succedere anche in Italia se non lo fermiamo in tempo. La fascistizzazione dell'Ucraina è una questione seria. Una società evoluta dovrebbe puntare alla distruzione dei padroni mentre avviene il contrario in Ucraina, quella "liberata" come dicono loro a Kiev. Lì c'è proprio la massima espressione di quel che di peggio può combinare un padrone. L'indottrinamento e la propaganda stanno promuovendo il massacro di migliaia di persone.
• Quindi sei qui per partecipare ad una sorta di fronte antifascista?
Sì, fondamentalmente qui come in tutta Europa non c'è nemmeno un germoglio di quel futuro che un uomo dai principi di sinistra come me si augurerebbe di trovare. E' una situazione generalizzata dei tempi che viviamo, possiamo solo porre resistenza alle barbarie che esondano di fronte ai nostri occhi, in attesa di una ricostituzione delle forze attorno ad un'idea comune di sinistra, di progresso.
Per il resto, mi chiedo, è possibile che nel 2015 ancora non si parli del benessere comune come argomento principale? Gli Stati Uniti, l'imperialismo, sono i promotori di questa visione omicida del mondo che porta l'uomo ad odiare l'uomo. Lo hanno dimostrato qui in Italia proteggendo i fascisti, utilizzandoli per soffocare i movimenti popolari. In Ucraina stanno sperimentando ora la regia statunitense, voglio sinceramente evitargli questa "democrazia" a stelle e strisce. Da questa storia o ne usciremo tutti un po' più liberi o finiremo tutti un po' più schiavi.
• Ludwig, la presenza degli italiani nel Donbass è veramente limitata se confrontata con quella gli spagnoli. Ti senti un po' una specie di eroe?
Che sia un periodo storico in cui farebbe bene a tutti avere eroi questo mi pare evidente, purtroppo. In una società malata il popolo ha bisogno di eroi, nel casino della modernità fatta d'apparenza, sì, sarebbe proprio la medicina giusta. Ma ho solo una buona dose di senso del dovere, forse è empatia, forse sapere che è la cosa giusta da fare.
• Che ne pensi dei ribelli?
L'arma più forte che hanno i ribelli è la verità e non basteranno le armi più tecnologiche americane per sconfiggerli. Sono animati di un misto tra lotta di classe e guerra nazionalista. E' già successo nella storia e continuerà a succedere. Sta a noi indirizzare e valorizzare una delle due tendenze.
• E dell'esercito ucraino?
Loro invece sono un misto fra nazionalisti, mercenari ma anche gente comune mandata a morire.
• Se incontri un soldato ucraino sul campo, uno giovane, magari finito nella mobilitazione di Poroshenko... cosa farai?
Questa guerra l'ho scelta e lui no, è contro questo che combatto, per evitare che altri come lui siano spinti a trovarsi nella sua stessa situazione.
• Hai saputo della campagna che stanno portando avanti gruppi musicali anarchici come i Moscow Death Brigade?
Mi stupisce questa cosa, sono rimasto piuttosto deluso quando ho letto il loro appello contro le repubbliche popolari. Non tutti gli anarchici hanno le stesse priorità, evidentemente. Forse sono rimasti spaventati dalla partecipazione di alcuni elementi nazionalisti fra la resistenza... ma questo sta nella natura delle cose, anche in Italia contro i nazifascisti fu proprio così, la situazione era tutt'altro che pura. Il conto però si paga alla fine. La guerra non finisce con la resistenza.
• Come ti informi?
Su internet c'è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Le televisioni sono inutili ed assoggettate ai poteri forti, è da sempre così. Con internet tutto questo è stato scavalcato, per chi comanda è grosso un problema. Seguo soprattutto alcuni gruppi italiani e spagnoli, sono quelli che stanno più sul pezzo.
• Come descrivi questa guerra?
E' una guerra già vista, gli americani che armano e finanziano dei criminali ed il popolo che subisce le peggiori violenze di questa strategia scellerata. Ora c'è la tregua, prima ci riversavano proiettili e bombe dappertutto, senza badare alle zone abitate da civili inermi. Ogni area, anche a chilometri dalla linea del fronte, è a tiro dei missili Grad e dall'artiglieria.
• Quanto resterai lì?
Il tempo necessario, magari per mostrare ad altri che si può agire nella vita, che possiamo essere attori di questo spettacolo indecifrabile che è la nostra esistenza.
• Questa è la domanda che forse i più vorrebbero farti: non hai paura di morire?
Sono sicuro che quando giungerà la nostra ora ci torneranno in mente gli attimi in cui abbiamo voltato le spalle a chi aveva bisogno. Preferirei affrontare quel momento con il cuore sereno.
• Sei preparato per quello che ti aspetta?
Certo. Sono un fuciliere d'assalto.
• Vuoi mandare un messaggio ai compagni italiani?
Stare a casa ad impazzire sui socialnetwork, terribile, non credete?
• Nome di battaglia?
Ludwig
• Come il compositore?
Come il più grande compositore di sempre
• Perché sei qui?
Vivo di ideali ma sono anche una persona molto pratica...
• In che senso?
Sono un anarchico, ho la mia utopia per cui combattere. Ma ciò che succede nel Donbass è qualcosa di diverso. E' un qualcosa di tetro che può succedere anche in Italia se non lo fermiamo in tempo. La fascistizzazione dell'Ucraina è una questione seria. Una società evoluta dovrebbe puntare alla distruzione dei padroni mentre avviene il contrario in Ucraina, quella "liberata" come dicono loro a Kiev. Lì c'è proprio la massima espressione di quel che di peggio può combinare un padrone. L'indottrinamento e la propaganda stanno promuovendo il massacro di migliaia di persone.
• Quindi sei qui per partecipare ad una sorta di fronte antifascista?
Sì, fondamentalmente qui come in tutta Europa non c'è nemmeno un germoglio di quel futuro che un uomo dai principi di sinistra come me si augurerebbe di trovare. E' una situazione generalizzata dei tempi che viviamo, possiamo solo porre resistenza alle barbarie che esondano di fronte ai nostri occhi, in attesa di una ricostituzione delle forze attorno ad un'idea comune di sinistra, di progresso.
Per il resto, mi chiedo, è possibile che nel 2015 ancora non si parli del benessere comune come argomento principale? Gli Stati Uniti, l'imperialismo, sono i promotori di questa visione omicida del mondo che porta l'uomo ad odiare l'uomo. Lo hanno dimostrato qui in Italia proteggendo i fascisti, utilizzandoli per soffocare i movimenti popolari. In Ucraina stanno sperimentando ora la regia statunitense, voglio sinceramente evitargli questa "democrazia" a stelle e strisce. Da questa storia o ne usciremo tutti un po' più liberi o finiremo tutti un po' più schiavi.
• Ludwig, la presenza degli italiani nel Donbass è veramente limitata se confrontata con quella gli spagnoli. Ti senti un po' una specie di eroe?
Che sia un periodo storico in cui farebbe bene a tutti avere eroi questo mi pare evidente, purtroppo. In una società malata il popolo ha bisogno di eroi, nel casino della modernità fatta d'apparenza, sì, sarebbe proprio la medicina giusta. Ma ho solo una buona dose di senso del dovere, forse è empatia, forse sapere che è la cosa giusta da fare.
• Che ne pensi dei ribelli?
L'arma più forte che hanno i ribelli è la verità e non basteranno le armi più tecnologiche americane per sconfiggerli. Sono animati di un misto tra lotta di classe e guerra nazionalista. E' già successo nella storia e continuerà a succedere. Sta a noi indirizzare e valorizzare una delle due tendenze.
• E dell'esercito ucraino?
Loro invece sono un misto fra nazionalisti, mercenari ma anche gente comune mandata a morire.
• Se incontri un soldato ucraino sul campo, uno giovane, magari finito nella mobilitazione di Poroshenko... cosa farai?
Questa guerra l'ho scelta e lui no, è contro questo che combatto, per evitare che altri come lui siano spinti a trovarsi nella sua stessa situazione.
• Hai saputo della campagna che stanno portando avanti gruppi musicali anarchici come i Moscow Death Brigade?
Mi stupisce questa cosa, sono rimasto piuttosto deluso quando ho letto il loro appello contro le repubbliche popolari. Non tutti gli anarchici hanno le stesse priorità, evidentemente. Forse sono rimasti spaventati dalla partecipazione di alcuni elementi nazionalisti fra la resistenza... ma questo sta nella natura delle cose, anche in Italia contro i nazifascisti fu proprio così, la situazione era tutt'altro che pura. Il conto però si paga alla fine. La guerra non finisce con la resistenza.
• Come ti informi?
Su internet c'è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Le televisioni sono inutili ed assoggettate ai poteri forti, è da sempre così. Con internet tutto questo è stato scavalcato, per chi comanda è grosso un problema. Seguo soprattutto alcuni gruppi italiani e spagnoli, sono quelli che stanno più sul pezzo.
• Come descrivi questa guerra?
E' una guerra già vista, gli americani che armano e finanziano dei criminali ed il popolo che subisce le peggiori violenze di questa strategia scellerata. Ora c'è la tregua, prima ci riversavano proiettili e bombe dappertutto, senza badare alle zone abitate da civili inermi. Ogni area, anche a chilometri dalla linea del fronte, è a tiro dei missili Grad e dall'artiglieria.
• Quanto resterai lì?
Il tempo necessario, magari per mostrare ad altri che si può agire nella vita, che possiamo essere attori di questo spettacolo indecifrabile che è la nostra esistenza.
• Questa è la domanda che forse i più vorrebbero farti: non hai paura di morire?
Sono sicuro che quando giungerà la nostra ora ci torneranno in mente gli attimi in cui abbiamo voltato le spalle a chi aveva bisogno. Preferirei affrontare quel momento con il cuore sereno.
• Sei preparato per quello che ti aspetta?
Certo. Sono un fuciliere d'assalto.
• Vuoi mandare un messaggio ai compagni italiani?
Stare a casa ad impazzire sui socialnetwork, terribile, non credete?
giovedì 14 maggio 2015
BACIO
Ho voglia di far l’amore con te, ma non fraintendermi. Non parlo di
carezze o di lingue che giocano, di tutta quella forza che troviamo
dentro all’improvviso mentre ci muoviamo
come se non facessimo altro da una vita intera. Non parlo di piacere
assoluto, di qualcosa di proibito, delle mie gambe intorno al tuo
bacino, dei miei piedi che si posano piano sulla tua schiena. Non parlo
di quando proprio non dovresti, eppure mi tocchi e te ne freghi, né di
quando diventiamo un po’ troppo erotici per il mondo e ci tocca
nasconderci in camera. Non parlo di quando mi sfiori il collo, mi chiedi
di avvicinarmi e mi sussurri che forse è ora di andare a fare l’amore,
ché tu non ce la fai più. Parlo solo di un bacio, di quel bacio che
viene dopo qualche bacio, ogni volta che ci vediamo. Il primo è sempre
un po’ così, imbarazzato. Poi ci ritroviamo più vicini e ci baciamo di
più, e mi sembra che tu entri dentro di me, tanto che forse inizio a
fare qualcosa che potrà sembrare strano, e di certo quasi
impercettibile: ti accolgo. Ogni volta in cui ti vedo, dopo tutti i
giorni passati lontana da te, mi apro e ti accolgo. E non sono nuda, e
non arrossisco. Ho voglia di far l’amore con te con un bacio, e lo so
che hai capito cosa intendo, lo so.
-Susanna Casciani-
-Susanna Casciani-
DISTANZE RELATIVE
Distanze relative...
Amami da vicino...da lontano..come ti riesce..come puoi...
Non mi importa di essere una di quelle che vanno in giro vestite bene la domenica pomeriggio con l'uomo per mano..
Non mi importa di andare a cena fuori per il mio compleanno..o per l'ultimo dell'anno....
Non mi importa se passeremo più tempo al telefono che a fare qualsiasi altra cosa che tutti gli altri fanno...
Io ho questa vita...e in questa vita mi sono innamorata di te...e in questa vita siamo lontani...
Ma non importa....
Tu amami......
Io sono forte abbastanza per amarti anche da qua.....
"Susanna Casciani"
sabato 9 maggio 2015
giovedì 26 marzo 2015
UN CASO NEL CAOS
Io creo caos.
Ma non quello dell’armadio dimenticato e dei piatti ancora da lavare, oltre tutto questo. Io creo caos. Non sto mai ferma, muovo mani , occhi e bocca in contemporanea, non riesco a fare una cosa, probabilmente dà anche fastidio il mio comportamento, ma sono insicura di natura, ad un complimento rispondo “no” , ad una bella parola rimango in silenzio.
Creo caos, dentro di me, quando un’emozione sbuca fuori, come nulla fosse.
Non ho troppi pregi e quei pochi che ho, li nascondo bene, mi difendo evitando l’attacco. Ottima tecnica. Pessima, in pratica.
Orgoglio e precisione nel non ottenere mai nulla. Penso che nessuno debba amarmi totalmente , perchè in fondo, son nata con l’idea che ci siano persone da amare e persone che amano. Io amo.
E non a piccolo prezzo, quando amo creo caos. Quando spero creo caos e quando le ferite non sono del tutto sanate, creo caos.
Un caso, nel caos.
*Via Paolo Fabbri 43*
Ma non quello dell’armadio dimenticato e dei piatti ancora da lavare, oltre tutto questo. Io creo caos. Non sto mai ferma, muovo mani , occhi e bocca in contemporanea, non riesco a fare una cosa, probabilmente dà anche fastidio il mio comportamento, ma sono insicura di natura, ad un complimento rispondo “no” , ad una bella parola rimango in silenzio.
Creo caos, dentro di me, quando un’emozione sbuca fuori, come nulla fosse.
Non ho troppi pregi e quei pochi che ho, li nascondo bene, mi difendo evitando l’attacco. Ottima tecnica. Pessima, in pratica.
Orgoglio e precisione nel non ottenere mai nulla. Penso che nessuno debba amarmi totalmente , perchè in fondo, son nata con l’idea che ci siano persone da amare e persone che amano. Io amo.
E non a piccolo prezzo, quando amo creo caos. Quando spero creo caos e quando le ferite non sono del tutto sanate, creo caos.
Un caso, nel caos.
*Via Paolo Fabbri 43*
STORIA
Una storia come la mia non andrebbe mai raccontata, perché il mio mondo è tanto proibito quanto fragile, senza i suoi misteri non può sopravvivere. Di certo non ero nata per una vita da geisha, come molte cose nella mia strana vita, ci fui trasportata dalla corrente. Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. Ma a me diceva che ero come l'acqua, l'acqua si scava la strada attraverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco.
- Sayuri Nitta - memorie di una Geisha -
martedì 24 marzo 2015
sabato 21 marzo 2015
venerdì 20 febbraio 2015
mercoledì 18 febbraio 2015
lunedì 16 febbraio 2015
sabato 14 febbraio 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
sabato 17 gennaio 2015
"IO sono Cl@"
"IO sono Cl@", un emerita ignorantona che non parla delle vignette
di Charlie contro Maometto o chissà chi, sono una di quelle persone che
fa parte di quella cerchia ristretta che lotta tutti i giorni per
sopravvivere, CHE SI FA UN CULO rischiando ogni giorno di vedersi
perdere il lavoro, IO sono Cl@, una persona che fa parte di quella
purtroppo NON più cerchia ristretta, che si suicida per aver perso un
lavoro e nessuno nomina mai, IO sono Cl@, quella che guadagna
a stento uno stipendio la quale la metà le viene portato via in tasse,
Io sono Cl@ e faccio parte di un paese che mette in evidenza un
selfie di Totti allo stadio piuttosto che discutere di problemi seri. Io
sono Cl@ , una cittadina qualunque di un paese che sta andando a
rotoli, dove il popolo si unisce per sistemare i problemi si... ma non
in casa propria!!!
giovedì 8 gennaio 2015
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